MARTINSICURO – «Non abbiamo ancora divulgato i risultato delle analisi dell’Arta semplicemente perché ancora non ci sono stati riconsegnati»: il consigliere delegato all’Ambiente Massimo Vagnoni risponde al gruppo di opposizione degli ex An sul terreno di Villa Rosa di via Segantini, sul quale sono in corso indagini atte a verificare la presenza di elementi inquinanti.

«Le analisi sul terreno e sulla falda acquifera sottostante sono in via di ultimazione, sia da parte dell’Arta che del tecnico che sta lavorando per conto del Comune – prosegue Vagnoni – e non abbiamo ancora avuto modo pertanto di visionarle. Ma non appena avremo il resoconto ufficiale informeremo tempestivamente i cittadini sulle condizioni dell’area. Non c’è bisogno che sia un gruppo di opposizione a dirci come procedere».

Il consigliere delegato risponde anche alle accuse degli ex An sul documento del ’97 che indicherebbe inquinamento dell’area di Villa Rosa e della sottostante falda acquifera. «E’ evidente come quello studio sia stato tirato in ballo solo a fini strumentali: se per gli ex An risulta così preoccupante, perché quelli tra loro che in passato sono stati in amministrazione non hanno fatto mai nulla per intervenire? E’ strano che se ne ricordino solo ora, a distanza di così tanti anni, ergendosi improvvisamente a paladini dell’ambiente.

Riguardo le mie affermazioni su quel dossier, – aggiunge – mi sono sempre limitato ad affermare che dalla documentazione in possesso non risultavano correlazioni specifiche con l’area di Villa Rosa  e non avendo dati certi non potevo affermare che l’area fosse inquinata. Per questo ora attendiamo i risultati dell’Arta che ci forniranno una panoramica più dettagliata e ci permetteranno di conoscere con esattezza come stanno le cose».

Qualora dal nuovo studio tecnico si evincessero nel terreno di via Segantini tracce di inquinamento da rifiuti pericolosi (che in passato sarebbero stati scaricati abusivamente per anni nella zona di Villa Rosa, all’epoca ancora scarsamente urbanizzata), Vagnoni è in grado di anticipare come si muoverà l’amministrazione comunale: «Sicuramente dovremo procedere con un intervento di bonifica – spiega – e nel contempo informeremo i cittadini sullo stato delle cose. Di certo non saranno gli ex An a doversi assumere il compito di divulgare le informazioni sulle condizioni del terreno, a questo ci penserà l’amministrazione comunale, ma solo quando potrà basarsi su dati certi che ancora non sono stati forniti, e non su chiacchiere di paese come quelle circolate finora. Lasciamo lavorare i tecnici e aspettiamo il resoconto. Solo allora potremo decidere il da farsi, e naturalmente anche in questo caso ci avvarremo della consulenza di esperti del settore».

Infine sulle denunce che in caso di inquinamento dell’area dovrebbero essere effettuate per accertare le responsabilità, il consigliere delegato conclude: «Scatterebbero automaticamente d’ufficio, quindi gli ex An stiano pure tranquilli che i dovuti accertamenti saranno fatti anche senza il loro intervento. L’amministrazione comunale non ha nulla da nascondere e sulla questione ha operato finora nella massima correttezza e trasparenza».