ANCONA – «Una coalizione di centrosinistra riformista il cui programma di governo si caratterizza per la priorità riconosciuta a lavoro, sicurezza sociale, tutela dell’ambiente, sostegno allo sviluppo e crescita infrastrutturale». Così il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, ha presentato venerdì mattina all’Hotel Passetto di Ancona la coalizione che ne sostiene la ricandidatura e il programma di governo per i prossimi cinque anni. Un programma sottoscritto da Pd, Udc, Idv, Alleanza riformista (formata da Partito socialista, Democrazia cristiana, Repubblicani europei), Verdi, Liste Civiche Marche e Pensionati, forze alle quali ha annunciato che si unirà l’Api di Francesco Rutelli.

«Partiamo dal buon governo di questi cinque anni – ha spiegato Spacca – Un buon governo che è testimoniato dai fatti, a partire dalle misure di difesa del lavoro dalla crisi economica. Ulteriori passi nel consolidamento del reddito dei cittadini sono previsti nel programma di governo, così come interventi per la sicurezza sociale e personale e il forte riconoscimento dei diritti fondamentali della persona: salute, educazione, formazione».

Sui diritti della persona e sulle politiche sociali Spacca ha annunciato: «Intendiamo compiere un ulteriore scatto nella tutela di ogni forma di fragilità». Poi ha annunciato la creazione di un assessorato alla Famiglia «per una maggiore valorizzazione della famiglia naturale che genera la vita, al pari di altre forme di aggregazione sociale di cui è composta la nostra comunità e che hanno già avuto la nostra attenzione in questi anni».

Sul versante della salute, Spacca ha ricordato il consolidamento, nel corso della legislatura, del sistema sanitario regionale grazie al riequilibrio dei conti. «Dopo quella del consolidamento parte la fase dello sviluppo, con il rilancio degli investimenti (previsti 560 milioni di euro) e dei servizi, con una sanità che non solo risponda ai bisogni dei cittadini, ma si faccia propositiva rafforzando il senso di appartenenza dei marchigiani alla comunità».

Fulcro del sistema sanitario, afferma Spacca, saranno le reti delle professioni sanitarie ed infermieristiche, dei medici, delle farmacie,
Sulla scuola ha dichiarato: «Andremo ad intercettare risorse europee per far fronte ai pesanti tagli decisi dal Governo Berlusconi».

«Quanto all’ambiente, altra priorità del nostro programma, dovremo sempre più rapportarci con l’Ue: cambiamenti climatici, biodiversità, energie rinnovabili saranno al centro dell’attenzione. Sul versante energetico, proseguiremo sulla linea del Pear, richiamando le Province all’autosufficienza energetica».

Sul tema dello sviluppo, Spacca ha parlato di voler creare le condizioni affinché le imprese «che sono come le piante del deserto che trasportate dal vento si fermano solo laddove trovano l’acqua, vengano e restino nelle Marche. La politica fiscale sarà una di queste condizioni. La pressione fiscale è già scesa negli ultimi anni da 169 a 90 milioni di euro ma proseguiremo ulteriormente il trend della riduzione, puntando in particolare all’azzeramento dell’Irap».

Infrastrutture, infine: «L’imperativo sarà accelerare affinché siano rispettati i tempi che ci siamo posti per alcune opere prioritarie come il completamento delle trasversali, la Civitanova-Foligno e la Ancona-Perugia, della terza corsia dell’A14, l’avvio dell’intervalliva Ostra-Osimo-Fermo-Castel di Lama fino a Campobasso». Quanto alla Fano-Grosseto, accantonata per ora l’ipotesi di un project financing per mancanza di fondi dello Stato, Spacca ha ipotizzato il ricorso alla formula della Quadrilatero per il completamento dell’infrastruttura. Sperimentare nuove forme di collaborazione pubblico-privata per utilizzare le linee ferroviarie secondarie sarebbe la strategia per far fronte ai tagli di Trenitalia e Rfi.

La nota strettamente politica, infine. «L’aggregazione che si sta componendo sull’asse Pd-Idv-Udc-Sel è finalizzata ad unificare le forze che sono all’opposizione in Parlamento, per creare un’alternativa al Governo Berlusconi. Una aggregazione che si vuole candidare a governare l’Italia nel 2013. Consideriamo Sel comunque parte organica dell’area della coalizione in un rapporto che potrà costruirsi oggi o anche successivamente. Quanto al rapporto con la Sinistra radicale non sarà sicuramente di conflittualità, anzi vorremmo che fosse all’insegna della collaborazione, magari dopo una fase anche aspra di competizione elettorale».