TERAMO – La Provincia di Teramo contro l’estrazione di idrocarburi in Abruzzo: «Siamo assolutamente contrari – dichiara il presidente Valter Catarra – ad ogni ipotesi di estrazione di idrocarburi a terra e in mare. La Giunta esprime preoccupazione per la decisione del Governo di impugnare la legge regionale del 18 dicembre scorso, con la quale viene regolamentata l’attività di estrazione, e comunque ritiene che le istituzioni, così come le comunità locali, non possano essere esautorate di fronte a scelte che modificano in maniera sostanziale destini e vocazioni di un territorio.

La Provincia di Teramo – aggiunge Catarra – è fortemente orientata a disegnare uno sviluppo che fonda sulla tutela del suolo, sulla tutela ambientale, sulla cura del paesaggio. Fra i suoi impegni programmatici e nei suoi progetti strategici ha messo in primo piano la valorizzazione del sistema turistico, il sostegno e la promozione dell’agricoltura di qualità, la difesa delle tipicità.
La nostra costa, i sette Comuni che affacciano sul litorale, le colline sulle quali produciamo vino, olio e prodotti agricoli di eccellenza, sarebbero irrimediabilmente compromessi da un’attività estrattiva come quella che è possibile ipotizzare dalle richieste delle società petrolifere.
Dai dati del Ministero dello sviluppo Economico risulta che il 49,11% del territorio abruzzese è interessato da attività legate alla ricerca, all’estrazione e allo stoccaggio di idrocarburi. Riteniamo che la vastità del territorio interessato ed il numero dei Comuni coinvolto impongano una seria riflessione che consenta di rispondere con competenza ed autorevolezza alle pressioni che provengono dalle compagnie petrolifere e che faccia modificare l’orientamento del Governo centrale che assegna alla nostra regione una vocazione petrolifera».