SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Aveva lanciato la proposta di un “salario minimo garantito” per disoccupati, precari e inoccupati marchigiani: le regole che cercheremo di applicare per la campagna elettorale mirano a far sì che i lettori (e gli elettori…) possano capire se dietro agli slogan e alle idee ci sono solide basi di applicazione o se, invece, si poggiano solo su una fumosa interpretazione.
Così Pietro Colonnella (già due volte presidente della Provincia di Ascoli Piceno e sottosegretario al governo Prodi 2006-08, ora candidato per il Pd alle regionali) è venuto nella mattina di lunedì 8 febbraio – come già anticipato – nella nostra redazione, per mostrare come la sua proposta, già attuata nella Regione Lazio, sia ammissibile anche nelle Marche.
«Nel Lazio è stato realizzato il primo esperimento in Italia – inizia Colonnella – Si tratta della legge regionale del 4 marzo 2009, sul reddito minimo garantito. Sono arrivate 100 mila domande ma soltanto 12 mila sono state reputate idonee ad ottenere il contributo mensile di 580 euro. Le istruttorie che hanno permesso di giungere a tale sintesi sono comunque state condotte dalle Province».
«Questo sta a significare che la griglia di ammissibilità viene condotta sulla base di criteri severi e non casuali. Inoltre chi ottiene il reddito minimo garantito ne potrà usufruire fino al momento in cui i Centri per l’Impiego non lo segnalano per un nuovo lavoro: a quel punto, se rifiuta la mansione, il contributo decade. Come si vede quindi non si tratta di una misura assistenzialistica ma soltanto solidale. La proposta del reddito minimo garantito, ne ho parlato proprio nei giorni scorsi con l’onorevole Damiano, sarà portata alla discussione della Camera proprio alla fine di febbraio e quindi non escludo che possa essere affrontata a livello nazionale e non solo regionale» continua l’ex presidente della Provincia.
«Si tratta comunque di uno strumento delicato, studiato anche per evitare abusi: per due terzi, nel Lazio, è stato finanziato con gli stanziamenti del Fondo Sociale Europeo, per la parte restante con fondi regionali. E’ chiaramente applicabile anche nelle Marche, dove i beneficiari potrebbero essere qualche migliaio. Ovviamente, essendo il Piceno la provincia con la più alta incidenza di disoccupati (circa 8% contro il 3,5-4% della Regione) questa misura sarebbe molto più concreta nel nostro territorio. Inoltre si potrebbe pensare di incrociare il reddito minimo garantito anche con le borse lavoro e i work experience, che tra l’altro in questa Provincia ho introdotto io per primo con buoni risultati (circa un quarto dei giovani lavoratori sono poi stati stabilizzati)» conclude Colonnella.
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Il problema non è se si può fare o non si può fare, con la dovuta intelligenza tutto è possibile.
Il problema è che non innesca un comportamento virtuoso bensì un circolo vizioso che non porterebbe a nulla di edificante in un ottica di lungo periodo. Il problema è quale sia il destino economico della nostra provincia, cosa vogliamo fare da grandi: i mantenuti con i soldi dello stato ( o fondi europei, sempre assistenzialismo è!!!) oppure avere una propria identità economica magari cercando di mettere in piedi un distretto industriale caratteristico del territorio?
quello che deve fare la politica è creare occupazione non dare l'elemosina solo per ottenere voti, a regalare soldi siamo bravi tutti sopratutto se non sono i nostri ,ma poi l'italia non era un paese fondato sul lavoro!?
Vorrei che l'on Colonnella respondesse a quanto mi e' accaduto. Visto che la regione marche concedeva 200 euro mensili a tutti i licenziati nell'anno 2009 e con reddito isee minimo, rientrando nei suddetti parametri feci domanda tramite un sindacato,dopo alcuni mesi mi dissero di controllare sul sito della regione marche la graduatoria riguardante la richiesta fatta………… La domanda era stata accettata, bene pensai siamo a buon punto ……. Ricordo che la regione aveva deliberato per una spesa di circa due milioni di euro che non potevano coprire tutte le domande presentate (circa 5000 ) e che secondo la graduatoria sarebbero… Leggi il resto »
Soprattutto non fare come si è fatto con l'assegnazione delle case popolari, ovvero solo sulla carta, poi si vedono persone che abitano in case popolari con auto di grossa cilindrata, moto, un cellulare a persona, figli compresi e più di una volta vanno a cena fuori in ristoranti quasi di lusso, le idee sono quasi sempre giuste è il modo di applicarle che è sbagliato, ma quello che manca è il controllo a posteriori, verificare quanto si è dichiarato, allora forse qualcosa cambierà.
@c.c.c.srl@tiscali.it: hai ragione infatti di fornte ad ogni domanda ci vorrebbe un accertmento della guardia di finanza per verificare eventuali ilealità: è veramente strano vedere degli Isse negativi di famiglie composte da 5 elementi e magari un figlio all'università…..
La questione della legalità è fondamentale e va di pari passo con uno sviluppo economico sostenibile e di lungo perodo
Le work experience sono state una delle pagine nere degli ultimi anni. senza nessun tipo di controllo e nessun paletto. mance date a giovani con grandi speranze ed aspettative ed anche a meno giovani e allo stesso tempo lavoro gratuito per aziende e studi professionali. L'enormita' dello sforzo economico profuso ha partorito un topolino. Ci vogliono sforzi per portare nel piceno progetti, iniziative imprenditoriali vere, investimenti in alcuni settori cruciali. Con lo sviluppo e la crescita si crea ricchezza. Non con le elemosine o con la bassa propaganda che fa breccia in un momento difficilissimo e delicatissimo per il nostro… Leggi il resto »
Ilpres hai perfettamente ragione, purtroppo è la fantasiia di alcuni bananieri che vogliono solo accreditarsi certi ceti di non occupati e dei moltissimi che lavorano stabilmente in nero.
quanto detto vale anche per le case popolari. gli italiani devo fare la denunciia del reddito, gli extracomunitari NO perchè usano il metodo consolidato" IL LAVORO IN NERO". mettici anche le famiglie numerose e completi il quadro.
MI CHIEDO, alla domanda che hai fatto, mancavano poche persone per entrare nella graduatoria dei pagamenti:vuoi scommettere che eravate tutti marchigiani DOC ?