SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il colesterolo è un grasso presente in tutti i tessuti umani ed in maggiore quantità nel cervello, nella bile e nel sangue.
La maggior parte di quello presente nel sangue è prodotta dal fegato, tuttavia una certa quantità di colesterolo viene introdotta con gli alimenti, dato che è presente nei cibi di origine animale, in particolar modo nei grassi.

Se il cibo è fondamentale per la sopravvivenza, quando si mangia troppo si ingrassa. Così vale per il colesterolo: pur essendo fondamentale per alcune funzioni dell’organismo, se è presente in quantità non corretta diventa un fattore negativo. Rappresenta infatti un fattore di rischio delle malattie cardiovascolari, poiché, se presente nel sangue in concentrazioni superiori alla norma porta alla formazione di placche occlusive nelle arterie.

Visto che non è possibile intervenire verso i fattori di rischio “non modificabili”, considerati individuali, quali l’età, il sesso e familiarità, molto si può fare verso i fattori di rischio “modificabili”, quali l’errata alimentazione, la sedentarietà, il fumo, l’abuso di alcol e lo stress.
Non solo. Un corretto stile di vita ed un’alimentazione più sana non può che favorire la prevenzione del sovrappeso, delle dislipidemie, del diabete e dell’ipertensione arteriosa.

Gli alimenti contengono quantità variabili di colesterolo. É importante imparare a conoscerli anche se non si deve demonizzare alcun alimento. L’aumento di colesterolo è la conseguenza di un’alimentazione squilibrata: eccessiva introduzione di calorie, grassi in genere, per lo più saturi, e colesterolo, ma anche scarso consumo di vegetali e fibre (verdura, frutta, legumi, cereali integrali …), scarsa introduzione di acidi grassi polinsaturi ed omega-3.
Per errato stile alimentare, in ogni caso, si intendono non la “trasgressione occasionale” ma il perdurare di comportamenti sbagliati.