ASCOLI PICENO- Erano da poco passate le 11 di mercoledì quando C.G. 46enne e R.A. 19enne, entrambi ascolani, appena usciti da via Minuccia verso Piazza Arringo, venivano notati da una volante dell’Ufficio Prevenzione Generale della Questura diretto da Filippo Stragapede, i cui agenti si insospettivano dal fatto che i due si stavano scambiando del denaro.

Alla vista delle forze dell’ordine i soggetti si davano ad una fuga precipitosa ma alla fine erano entrambi bloccati. C.G. confessava di aver pagato quindici euro per una dose di eroina fornitagli da R.A. Da una perquisizione su quest’ultimo veniva fuori un vero e proprio assortimento per il confezionamento,  lo spaccio e l’utilizzo immediato della droga: un sacchetto in pelle nero contenente eroina avvolta nel cellophane per un totale di dieci grammi e un bilancino di precisione, una busta contenente 12 siringhe e un laccio emostatico e 3 fiale di soluzione iniettabile  occultati all’interno del giubbino.

A casa del soggetto è stato poi rinvenuto altro materiale utilizzato sia per tagliare la sostanza che per pesarla. R.A. è stato tratto in arresto e rinchiuso nel carcere di Marino del Tronto a disposizione del Sostituto Procuratore della Repubblica Carmine Pirozzoli.

Pochi giorni prima dell’arresto R.A. era stato salvato dall’essersi iniettato nei bagni dell’Ospedale Civile una dose di eroina grazie all’intervento della postazione di Polizia del Mazzoni che avvertiva immediatamente i sanitari del nosocomio. Lo stesso soggetto era stato una delle persone coinvolte nell’Operazione “Messenger” condotta  dal personale della Squadra Mobile di Ascoli Piceno.