SAN BENEDETTO DEL TRONTO – «L’occupazione del suolo pubblico forse fino ad oggi è stata un po’ fuori dalle righe, ma non si può passare da un eccesso all’altro. Occorre buon senso. Tanti camerieri sono stati attualmente mandati in ferie a causa della rimozione dei gazebo nei bar del centro. Il lavoro è diminuito. Questo potrebbe diventare un problema sociale, oltre che per il turismo». Parole di Maria Angellotti, direttrice della Confcommercio.
Al termine dell’incontro avvenuto il primo febbraio tra Confcommercio, Confesercenti e Cidec (Confederazione Italiana degli Esercenti Commercianti), sono state indicate delle possibili modifiche da effettuare alla bozza di regolamento sull’occupazione del suolo pubblico che andrà in Consiglio Comunale il 9 febbraio.
Fino a quella data, secondo l’Angellotti, si tenterà di trovare degli accordi: «Non sono previsti ricorsi singoli o di categoria, ma proveremo durante l’ultimo incontro della Commissione Comunale che si dovrebbe tenere tra un paio di giorni a portare le nostre proposte di modifica al regolamento»
Queste possibili modifiche riguarderebbero un prolungamento della stagione invernale, permettendo a chi richiede l’autorizzazione di mantenere le chiusure sui tre lati, almeno fino a marzo /aprile.
Dato che la stagione invernale, secondo la bozza, terminerebbe il 15 marzo, per la direttrice della Confcommercio sarebbe il caso di prolungarla, visto il clima spesso non troppo mite di quel periodo. In più, prosegue l’Angellotti, «bisognerebbe prevedere l’utilizzo temporaneo delle chiusure anche per le giornate di pioggia torrenziali che a volte caratterizzano le nostre estati»
Un problema sollevato durante l’ultima Commissione Comunale è stato quello di permettere la realizzazione di un’area esterna al locale in relazione alle dimensioni totali del locale medesimo: «Chiederemo che rimanga la possibilità di realizzare strutture esterne pari al 100% del locale interno, perchè pare che lo vogliano diminuire» anticipa Maria Angellotti.
Certo che un punto focale del nuovo regolamento sarà l’estetica che, secondo la direttrice della Confcommercio, dovrà essere tutelata con indicazioni precise, per rendere le zone più gradevoli e garantire una maggiore visibilità al centro di San Benedetto.
Non mancano infine le polemiche rivolte all’Amministrazione comunale, già durante la riunione della Commissione, riguardanti l’adeguamento alle norme igienico-sanitarie: «Il piano di regolamentazione è comunale e deve occuparsi di ciò che gli compete. Non è prevista in nessuna legge regionale l’autorizzazione della Asur per le zone esterne dei locali. Questo è un regolamento restrittivo».
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si può creare lavoro anche rispettando le regole ! si a gazebo,ma solo se non intralciano il corso, basta ai gazebo sui marciapiedi o sui parcheggi!
dalla lettura si evince che la responsabile della Confcommercio voglia far realizzare strutture esterne ,sulla strada, identiche nelle misure dell'esercizio. Non so se ci si rende conto, le aree che si occuperebbero esternamente: 100 mt interni = a 100 mt esterni vale a dire 20 mt x 5mt o 10 mt x 10 mt. mi chiedo il corso che larghezza ha ?? non avevamo sempre criticato che vi era una enorme difficolta nel passeggiare o attraversare certi luoghi al corso?? Questo perchè oltrte ad avere i gazebo sul marciapiede si occupano spazi per il passaggio con tavoli e seggiole varie??.… Leggi il resto »
I limiti richiesti, dal mio punto di vista, sono assolutamente spoporzionati. Per quanto mi riguarda è ragionevole una percentuale tra il 30% e il 50%; una percentuale superiore è comunque eccessiva, distorsiva del mercato, e concentra gli sforzi degli imprenditori sull'occupazione del suolo pubblico anzichè sul miglioramento dei locali. Rimango inoltre della mia idea iniziale: l'occupazione dovrebbe essere TEMPORANEA, al massimo 270 giorni l'anno come previsto dal regolamento di Torino, oltre che per aree molto più piccole come previsto dal regolamento di Firenze. Qualche punto positivo c'è ma oggi la bozza di regolamento mi pare una bozza di regolamento troppo… Leggi il resto »
ma, a questi incontri i cittadini hanno possibilità di dire la loro oppure ogni pianificazione della città deve essere solamente concertato con le associazioni di categoria e basta? Dalle polemiche e dai commenti di questi giorni è emerso che il centro viene considerato il salotto buono della città, e se non sbaglio, la città e di tutti! Le associazioni di categoria, negli ultimi anni, a San Benedetto si sono sostituite all'amministrazione nei suoi compiti pianificatori, giusto, per carità, che vengano ascoltati e vengano tenute in considerazione le loro esigenze, ma, ai "proprietari" della città, e cioè ai cittadini, non viene… Leggi il resto »
Il Consiglio Comunale è sovrano; la mia idea è che gli spazi esterni debbano essere del 30% rispetto alle misure interne accessibili al pubblico, ma ciò che importa è che il Consiglio Comunale partorisca regole chiare, semplici, rispettose dei cittadini e degli imprenditori, ma soprattutto UGUALI PER TUTTI; possibilmente col più largo consenso, perchè le regole non dovrebbero cambiare ad ogni cambio di ammnistrazione. Sono anche d'accordo con la suddivisione a comparti territoriali basati su vincoli estetici, in modo da offrire uno scenario decente ed armonico della città.
Giustissimo Pao, ma affinchè le REGOLE CHIARE e UGUALI PER TUTTI non esistono, cioè affinche il Consiglio o la Giunta comunale non le fissano, nessuno può sentirsi in diritto di occupare QUANDO E COME MEGLIO CREDE. Dispiace che in questo caso non vi siano regolamenti Tipo Regionali o Direttive, Piani ecc. di indirizzo per i Comuni in materia di Occupazioni di Suolo Pubblico altrimenti già vi sarebbero stati "Proposte di modifiche amministrative", bipartisan, approvate dalla Regione in tutta fretta per venire incontro a tutte le esigenze. Ovvero sarebbe in procinto l'emanazione del "Legittimo Impedimento" nei confronti della categoria: "Esercenti di… Leggi il resto »