SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Gabriele Cruciani non molla la sua “creatura” e annuncia nuovamente battaglia. Il Presidente degli Inventori Europei, ideatore del progetto del “Nuovo Campo di calcio Elettronico”, torna all’attacco dei potenti del pallone per veder riconosciuta, dopo anni di controversie, la paternità dell’idea per la risoluzione del famigerato “gol fantasma” nei campi di calcio.Nato nel 1994, il sistema di Cruciani si avvale di più strumenti comunicanti, quali il “pallone elettronico” (dotato di sensori alloggiati all’interno della camera d’aria), la “porta elettronica” (corredata da dispositivi nascosti che permettono il rilevamento della posizione del pallone), la “panchina elettronica” per il quarto uomo (dotata di un monitor che visualizza le immagini che sfuggono all’arbitro), il “bracciale elettronico” e “le bandierine elettroniche”.

«A maggio – informa l’inventore sambenedettese – conoscerò la sentenza della causa civile, riguardo alla proprietà intellettuale del progetto, indetta contro ignoti, il Cnr, la Figc e l’Udinese Calcio. Una volta vinta la causa potrò mettere in vendita il brevetto senza più ostruzionismo da parte di terzi».

Già nel 1999 fu possibile mettere in pratica il sogno di Cruciani nel corso dell’amichevole al “Riviera delle Palme” tra le vecchie glorie di Sambenedettese, Pescara e Ancona. Un evento che sancì ufficialmente l’inizio del duello con i piani alti, a suo avviso pronti a rubargli la creazione.

«Senza un accordo con la Figc – conclude – in Italia non proporrò più nulla»