CUPRA MARITTIMA –Giovanna Nobilioni, giovane imprenditrice titolare dal 2008 dello chalet Il Borghetto Beach, risponde alle dichiarazioni dell’assessore all’Ambiente Marco Malaigia relative all’ultima mareggiata, avvenuta tra il 9 e 10 gennaio.
«Il primo pensiero che voglio esprimere è di profonda delusione – afferma la Nobilioni – ma non di sconfitta. E’ disarmante pensare ad un investimento economico di quella portata che viene giorno per giorno distrutto. Se vogliamo chiamarla “calamità naturale”, sono d’accordo, perché oggettivamente di questo stiamo parlando».
Eppure, Giovanna Nobilioni ha delle forti recriminazioni: «Io rappresento quella fascia di cittadini che sono stati abbandonati dalle istituzioni. Abbandonati da due anni. Ho comprato quella concessione da un regolare Piano di Spiaggia, che prevedeva e prevede tutt’ora interventi di risanamento come scogliere e ripascimento. Esistono dei progetti esecutivi, non chiacchiere. Ma i lavori non partono, né sono mai partiti».
«Sono passati due anni – continua – Ho cercato di avviare la mia attività imprenditoriale, creduto nel progetto. Ma ora devo ammettere di aver fatto un investimento evidentemente sbagliato. In quella zona non si doveva prevedere alcuna attività commerciale. Nessuna, perché non c’erano e non ci sono le condizioni Però guardiamo quel che ci è stato detto: pareri favorevoli di tutti gli enti, proprio tutti. Qualcuno compra quell’attività imprenditoriale… Però il capo “difettato” non torna alla ditta di produzione, anzi: ho sbagliato persino località! Ho quindi sbagliato l’investimento non solo in quella zona, ma proprio in tutto il Comune!»
«Me la prendo anche con il Comune perché l’amministrazione ha prodotto tutto tranne che fatti. Certo, si sarà impegnata. Ma qui parliamo di turismo, di una Bandiera blu che ogni anno facciamo sventolare sulle nostre spiagge. Ma quale Bandiera blu? Abbiamo la spiaggia, dal confine con Grottammare fino al Gabry, distrutta. Uno dei tratti di mare più belli della nostra costa, Borghetto Beach a parte, ora è distrutta e abbandonata. Cosa bisogna fare? Restiamo con le mani in mano ad aspettare? Cosa mi consigliate di fare? Arrabbiarmi sterilmente? Ma non risolverei nulla… Esistono sempre delle priorità da affrontare, cara amministrazione comunale e cara Regione. A voi il verdetto».
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lo sfogo può anche essere giusto,ma le responsabilità sono della vecchia amministrazione e di chi a autorizzato a costruire tale opera, in quella zona non c'è stata alcuna calamità naturale,ma soltanto una cementificazione selvaggia e la natura si riprende sempre quello che gli viene tolto, prenditela con chi ha fatto un piano spiaggia palesemente irregolare, e ora che chi sbaglia paga! troppo comodo scaricare le colpe a questo o a quello! chi a dato via libera per costruire in una zona di forte erosione adesso dica se la sua opera era in regola
L'articolo è veramente interessante. La domanda che uno si fa è la seguente: di chi è la colpa? di Giovanna Nobilioni? Non credo: ha ragione lei nel dire che se quello che fa è conforme al piano di spiaggia il "controllo" della fattibilità dovesse essere "a monte". Dei tecnici? non credo: se le leggi hanno permesso quegli insediamenti la valutazione, con ogni probabilità, doveva essere fatta "a monte". Di chi ha redatto il piano della costa? non credo: dopotutto quante pressioni politiche si fanno su questi temi (basta guardare l'emendamento PD-PDL in questi giorni in discussione in consiglio regionale) da… Leggi il resto »
Ora asistiamo anche allo sfogo. Abbiamo già detto che lì anche solo il buon senso non avrebbe dovuto far costruire. Lo sfogo dovrebbe essere di noi cittadini. Sarà anche vero che la vecchia ammistrazione ha fatto costruire. Questa, interpellata da alcuni cittadini, si è sempre trincerata dietro l'adeguatezza (capirai) del piano spiaggia. Non sono neanche servite le denunce verbali dopo la mareggiata dello scorso anno. Dunque dico: e' vero che i cittadini hanno le amministrazioni che hanno votato e che li rappresentano. Quindi pochi piagnistei oggi. Per chi non li ha votati: se non sono stati in grado di fare… Leggi il resto »
Chi è arrivato prima il mare o lo chalet??? Lungo quel tratto di spiaggia è uno scempio della cementificazione, grazie alla vecchia amministrazione!!!! Sarebbe giusto che chi ha sbagliato pagasse e non se ne stia solo a borbottare!
Ha sbagliato proprio il comune di Cupra a considerare la sola possibilità di costruire o concedere concessioni in quel tratto di spiaggia, altro che storie.
Ma non per motivi geografici o idrogeologici, ma proprio per motivi ambientali e soprattutto paesaggistici: quel tratto di spiaggia deve tornare ad essere spiaggia libera e senza chalet di sorta.
Basta col cemento ovunque.
magari ritornasse ad essere spiagggia libera! ma se rifaranno le scogliere, non le faranno certo per lascera una spiaggia alla collettività,bensi costruiranno altri chalet, che non sono stati realizzati solo perchè la spiaggia non c'è più! a cupra la spiaggia libera non esite! l'unica parte ancora libera che è rimasta è quella nord del torrente menocchia che però non ha alcun acesso ammeno che non si decida di raggiungerla per mare o attraversando la ferrovia!