SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Aumenta l’allarme per il punteruolo rosso. Il micidiale parassita di molte specie di palme sta infatti continuando a “mietere” vittime in Riviera, e la Confindustria locale vuole scendere in campo e trovare soluzioni.
«Siamo in piena emergenza ed andando avanti così rischiamo di perdere il simbolo della nostra città», ha affermato preoccupato Marco Calvaresi del settore Turismo dell’associazione, che ha poi lanciato una provocazione: «Perché non chiedere l’istituzione di un fondo per “calamità naturale”? In fondo anche questa è un’emergenza».
«Aspetterei tempi migliori», gli ha subito risposto il presidente provinciale Bruno Bucciarelli. «Non è infatti il momento più idoneo per certe richieste».
Resta comunque da parte di quest’ultimo il desiderio di porre un concreto rimedio al problema. Mediante altri incontri pubblici, dopo il convegno tenutosi recentemente a Sanremo o magari interpellando stavolta, oltre alle istituzioni, anche i privati. Sono infatti le palme dei giardini non comunali ad essere prese di mira da Confindustria, che spesse volte contaminano quelle piantate sul suolo pubblico. «Il problema è che molti fanno finta di nulla. I cittadini che hanno il problema in casa per evitare spese tendono a tacere. Il Comune deve al contrario essere informato per combattere il problema».
«Occorre trovare un sistema costrittivo di denuncia – continua Bucciarelli – a fronte dell’assenza di risposta del privato». E a chi gli domanda se non sia aspettato troppo prima di intervenire sulla vicenda “punteruolo”, replica prontamente: «Non siamo stati con le mani in mano. Non possiamo sostituirci a chi deve lavorare in questo senso, possiamo semmai supportarli cercando con loro di porre rimedio».
Ecco allora che il territorio si è da tempo mobilitato per avviare un Comitato Tecnico Scientifico di ricerca delle possibili soluzioni. Per il futuro infine, non si esclude un’ipotetica protezione delle palme con una rete fitta che impedisca l’attacco di coleotteri.
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A proposito, questo fine settimana passato dovrebbe esserci stato il convegno a Sanremo. Si sa se c'è andato anche qualcuno dalle nostre parti, o no? (p.s. ho sentito un'amica che fa la vivaista in Liguria e conosce anche il centro di ricerca di Sanremo. A suo parere,: 1) una volta che la palma viene attaccata, si può solo abbattere. "Pelarle" come si fa da noi è pressochè inutiile. 2) Trattamenti alternativi tipo le microonde non funzionano. L'unico modo sicuro per uccidere il parassita e le sue larve è fare un siringone di pesticida specifico alla palma, che entra nella linfa… Leggi il resto »
METEORIVIERAPICENA era presente al Convegno e farà presto sentire la propria voce. (Riego Gambini)
Comunque nel pubblico erano presenti i due dirigenti responsabili dei comuni di San Benedetto del Tronto e Grottammare. Vi era anche una delegazione di alcuni comuni del vicino Abruzzo. Presente anche il Sig. Traini di Ecoservice che è intervenuto in modo estermporaneo e ha esposto sommariamente la situazione sul nostro territorio. Presente anche un rappresentante della Conf***(?). Mi scuso ma non essendo sicuro non vorrei fare affermazioni inesatte. (Riego Gambini)
Mi rivolgo al Sig. Gambini di Meteoriviera che era presente.
Ma gli atti del convegno sono disponibili? E' vero come si dice che dagli atti non c'è nulla di nuovo, nessuna speranza per combattere il punteruolo?
Comunque è strano che nessuno citi gli atti di questo convegno…………e poi non capisco: ma l'Ecoservize è un ente pubblico o privato? Mi sembra che nel ns territorio ci sia solo questa ditta a far fronte….Come funziona la cosa?
Marco P.
Questo è il sito del centro ricerche di Sanremo: http://www.sanremopalme.it/ In particolare c'è una notizia del 20 gennaio 2010 in evidenza, dalla cronaca locale de Il Secolo: http://www.sanremopalme.it/includes/tng/pub/tNG_download4.php?l=it&s=centro-studi&p=notizie.php&n_id=50&KT_download1=325bc892a13b356fb4a465b12592bc81 A proposito di questa notizia, ovvero dell'individuazione della prima palma infetta a Sanremo e del conseguente abbattimento della stessa, il dott. Littardi, dirigente del centro ricerca di Sanremo, dichiara testualmente: "<b>… in questi casi l'unico metodo efficace è costituito dall'eliminazione tempestiva della pianta malata, per impedire la propagazione del coleottero, visto che non sono ancora state messe a punto misure antiparassitarie codificate, chimiche o biologiche</b>". E con questo, tanti saluti a chi… Leggi il resto »