MONTE SAN GIUSTO – Vittoria con il minimo sforzo contro la modestissima Cingolana, allungo in testa alla classifica per manifesta superiorità nei confronti di tutte le altre concorrenti, o, volendo, per manifesta inferiorità di quest’ultima. Perché la Samb vista allo stadio neutro di Villa San Filippo di Monte San Giusto è stata tra le peggiori della stagione, nonostante di fronte avesse una squadra che manifestamente annaspa nelle zone basse dell’Eccellenza e, oltre a correre, ha mostrato ben poco. Nove uomini a difendere, il centravanti Bonsignori che agisce come primo elemento di rottura dell’azione.
Troppo facile per la Samb avere il dominio del gioco, ma qui iniziano i problemi: sfortunato forse Cacciatore che sbaglia almeno due occasioni limpidissime, irrintracciabile Menichini che prima deve giocare contro le sue ombre e poi contro gli avversari, compassato Giandomenico che ha buone giocate ma forse nella posizione meno adatta, fuori ruolo D’Aniello, non efficace Oresti e soltanto generoso Rulli. Un bel pasticciaccio, tanto che sembrava impossibile arrivare alla rete.
Meno male che Palladini ha indovinato gli unici due cambi sensati: via due uomini portati a ragionare e costruire, dentro i due giocatori – con Cacciatore – più veloci a disposizione, uno a destra l’altro a sinistra. Il colpo di testa vincente di Bianchi è sintomatico: ennesimo cross invitante ma stavolta l’esterno ex Real Montecchio non va timido sulla palla ma si fionda con vigore, anticipando fisicamente l’avversario in vantaggio e inzuccando con decisione.
Scacciati i fantasmi, siamo al primo “allunghino” della stagione: in 17 partite sono stati dati 15 punti alla seconda in classifica, la Fermana. Basterebbe per brindare, quasi. Invece l’involuzione di Cacciatore e la crisi di Menichini non fanno star tranquilli, e Palladini probabilmente dovrà ancora tornare al 4-4-2 che già nel girone di andata ha permesso alla squadra di rimontare tante posizioni. Zazzetta, Bianchi e D’Angelo (irrinunciabile) sono esterni come pochi, Giandomenico può davvero giocare come seconda punta o entrare a gara iniziata e svolgere il suo ruolo ideale, il trequartista. Rulli, Oresti e D’Aniello possono alternarsi alla pari, anche se forse il primo ha caratteristiche diverse dagli altri due.
Troppe critiche e analisi per una squadra prima in classifica? Forse. Ma l’Eccellenza è dura veramente per tutti.