SAN BENEDETTO DEL TRONTO – «Se non fosse frutto della fantasiosa dietrologia del consigliere comunale Primavera, la tesi secondo cui il sottoscritto sarebbe ispiratore della proposta di modifica del Piano della Costa presentata qualche giorno fa in Regione dai consiglieri Sara Giannini e Vittorio Santori non potrebbe che lusingarmi, oltre a rappresentare un buon auspicio per le prossime elezioni regionali».
Risponde così il candidato del Pd alle regionali (e segretario regionale di Confesercenti) Paolo Perazzoli sul tema della proposta di modifica al Piano regionale della Costa, presentata in maniera bipartisan da Sara Giannini e Vittorio Santori, consiglieri regionali di Pd e Pdl.
Per Perazzoli il pidiellino Santori non si farebbe mai “imbeccare” da un suo potenziale concorrente alle elezioni. E comunque lo spirito della proposta va difeso.
Perché? Ecco come lo spiega Perazzoli: «Se approvata, la modifica non solo non danneggerebbe nessuno perché non si toccano le aree libere, ma costituirebbe un formidabile impulso al rilancio del turismo balneare. Realizzare pavimentazioni stagionali, sulle quali poter installare arredi mobili e strutture ombreggianti come gazebi vorrebbe dire ampliare e diversificare l’offerta di servizi a disposizione di bagnanti e turisti. E non mi sembra scontato sottolineare che maggiori sono i servizi messi a disposizione dagli operatori, maggiore è il personale che i gestori degli stabilimenti balneari potranno impiegare nell’erogazione di tali servizi, maggiore sarà il livello di occupazione di personale nel periodo estivo».
Intanto lunedì prossimo ad Ancona si terrà la tanto attesa riunione fra tutti i sindaci dei Comuni costieri con l’assessore regionale Gianluca Carrabs sul tema dell’erosione marina e della difesa della costa. Scogliere e ripascimenti, i rimedi invocati per risparmiare la spiaggia marchigiana dalla furia delle onde. Già, perché mentre si parla di strumenti urbanistici e pavimentazioni in alcuni tratti del litorale lo spazio per gli ombrelloni e i lettini diventa impietosamente sommerso dal mare.