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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Articolo scritto in tempo reale
SPADONI Riganò? L’ipotesi è svanita, se ci sarà l’occasione prenderemo un giocatore, ci guardiamo intorno. Con Menichini siamo stati molto onesti, ci avevano chiesto una squalifica di sei mesi. Ha avuto delle difficoltà ma ha dato un discreto contributo anche se al di sotto delle sue credenziali e ci aspettiamo qualcosa in più, anche se non si può dire che soffra della concorrenza o se risente della trattativa con Riganò o altri. E’ l’unico ruolo dove abbiamo un solo giocatore, personalmente sono un grande estimatore di Marinelli, attaccante del 1991, giocatore pupillo di Di Francesco, nuovo allenatore. Ho sentito Lucchesi ieri, d.s. del Pescara. Se fosse possibile punteremmo su di lui, altrimenti cerchiamo altri ragazzi in giro per l’Italia. Aspettiamo.
GALIE’ La squadra è forte. Rispondevo ad un tifoso che scriveva su Sambenedettoggi.it che quest’anno ho detto che negli ultimi anni non abbiamo visto un calcio di questo livello… Sono contento che l’affare Riganò si sia arenato. Un grande calciatore, che ha fatto una carriera che poteva fare Chimenti ai suoi tempi. La squadra è già forte, non è ammazza campionato, a volte rischiamo, anche in trasferta dove non perdiamo. La squadra ha una sua struttura, anche andando alla gara di domenica, penso che per una volta sono d’accordo con Pino Perotti. La quadratura del cerchio ce l’abbiamo avuta a centrocampo, con D’Aniello, Rulli, Oresti e D’Angelo. Poi abbiamo Giandomenico, un bravo giocatore ma non per l’Eccellenza. La squadra è forte, ma si tratta di essere calmi. Giusto stigmatizzare quel che è accaduto domenica con l’arbitro, ma non dobbiamo assolutamente scendere nel vittimismo.
SPADONI Spina è un passionale, noi siamo stati sempre zitti, tranne che a Macerata e domenica scorsa. Poi ci sono state le brutte parole del guardalinee a Ogliari e quella cosa ci ha innervosito. E’ stato un episodio brutto, questo ha amareggiato tutti noi e anche il presidente. Secondo noi non c’è malafede, ma speriamo che qualche volta ci sia un errore dall’altra parte per bilanciare le cose… Oggi il presidente ha cercato di rimarcare la sua fiducia alla squadra. Andiamo avanti.
GALIE’ Fa bene la società ad incentivare iniziative che attraggono i bambini. I tifosi della Samb sono anche migliori di altri, ma non mi piace la violenza nel calcio e anche tutte le parole che si sentono allo stadio. Ho piacere che Spina sia tifoso, ma forse dovrebbe qualche volta dare l’esempio e sapere che ha una responsabilità, non mi piacciono le frasi “mi dimetto”… Le ascoltiamo da 50 anni negli stadi. Cerchiamo di fare qualcosa di ottimo, collaborazioni con le piccole società e ricreiamo un clima diverso.
PEROTTI Per questo riparleremo, come suggeriscono anche dei lettori, il tema di Tifosi Pro Samb.
SPADONI Ha ragione Galiè, anche se noi siamo tifosi oltre che dirigenti. E’ vero anche che la nostra tifoseria ha una certa cultura, nella gara contro la Vis Pesaro nonostante la sconfitta la curva ha applaudito i giocatori… Sabato alla partita dell’Ancona, scontro diretto per andare in Serie A, lo stadio era semivuoto… quello è un fatto di cultura, qui a San Benedetto. La nostra recriminazione sono le tre sconfitte in casa. All’inizio abbiamo pagato la troppa voglia di vincere, ricordo i due tiri della Cingolana e la vittoria del Piano San Lazzaro, addirittura vincevamo a 4 minuti dalla fine.
GALIE’ E’ vero, ma con tutto quello che creiamo, facciamo pochi gol. Ci manca davanti qualcosa, abbiamo buoni calciatori come Cacciatore ma sono un po’ flemmatici… ci manca l’uomo rozzo che mette la palla dentro, pensiamo a Ludovisi del Grottammare.
SPADONI Lo abbiamo cercato due volte, sia d’estate quando era a Vasto in C2, stavolta so che è voluto andare a Grottammare per motivi privati. Ludovisi sicuramente è un lusso per questa categoria, avrebbe fatto bene lo stesso a San Benedetto. Ad esempio un anno a Macerata Pazzi faceva sempre gol, se non segnava lui era finito. Noi un po’ per caratteristiche un poco per necessità segniamo un poco con tutti. Ad esempio Pulcini lo conosco benissimo, lo sapevo che era un difensore che ogni anno realizza qualche gol. Ad esempio Gilardino a Parma ha fatto 24 gol, al Milan non era così.
La Fermana ci fa paura? E’ un termine improprio. So che questo campionato è anomalo, è una C2 mascherata da Eccellenza, dato dal fatto che in Serie D ci sono molti under e i più esperti vengono qui. Rispettiamo la Fermana, ha un buon organico, tutti dicono che sarà una lotta a due, ma secondo me anche la Vis Pesaro può dire la sua. Non è detto che si vinca per distacco, abbiamo rimontato tanti punti e in questa prima fase loro hanno un calendario più facile.
GALIE’ Temo anche la Vis, che qui comunque giocò bene. Il livello comunque è alto.
SPADONI Siamo soddisfatti di Palladini, una nostra scommessa, che comunque si vedeva avesse queste caratteristiche, anche se all’inizio qualcuno era scettico. Sta gestendo un gruppo buono, siamo soddisfatti e poi noi siamo tutti di San Benedetto e avere un allenatore di San Benedetto ci piace. E’ un allenatore che deve fare esperienza, io facevo il settore giovanile quando lui è emerso, ha avuto la dote importante dell’umiltà, qualche volta ci dice anche a noi di aver fatto qualche errore.
GALIE’ Mi sembra che abbia anche la giusta flessibilità, mi aspetto anche che rimetta Oresti… (risponde ad un tifoso) Per me Rulli, Oresti e D’Aniello sono fondamentali, Rulli mi sembra indispensabile, così come Zazzetta. Il problema è il Giandomenico, giocatore un poco atipico da categorie superiori, il primo tempo ha giocato bene, poi nella ripresa è calato. Poi perché D’Angelo era a sinistra e non a destra?
SPADONI Giandomenico nelle ultime partite ha giocato alle spalle di Menichini, Palladini ha scelto il nuovo schema perché avevano gli under terzini, anche se D’Angelo ha sofferto.L’Ascoli? Negli ultimi 40 anni hanno avuto 3 o 4 presidenti al massimo, e sono stati bravi ad affiancarsi ad altre realtà cittadine. Questo è un fattore positivo, perché così si coinvolgono più facilmente altri imprenditori, hanno un loro centro sportivo da cui sono nati diversi giocatori. Perché a San Benedetto no? Non lo so, fino a Zoboletti si è riuscito, poi c’è stata sfortuna e anche altro. Forse in quel periodo non siamo stati bravi, adesso abbiamo una buona occasione, ma non vedo segnali confortanti, Spina e Bartolomei hanno deciso di ripartire dal basso ma il contorno non si muove. Sono stati lanciati diversi segnali, ad esempio il consorzio di sponsor, o l’iniziativa Tifosi Pro Samb. Noi abbiamo un’economia di questo tipo, non abbiamo tante persone che possono sopportare da soli questo peso, ma se ognuno dà una mano… mi auguro che ci sia questa apertura e volergli stare vicino, anche perché Spina ha voglia di coinvolgere gli altri. Se restano soli, il progetto Samb resterà serio ma rischia di non essere mastodontico. Meglio una categoria in meno e buoni investimenti. Noi dobbiamo vincere questo campionato, tornare in D e puntare ad un progetto a medio termine con un progetto ben ordinato, con tanti sottoscrittori magari.
GALIE’ D’Angelo riusciamo a tenerlo per un altro anno?
SPADONI Chiariamo che nei dilettanti non esistono contratti pluriennali, noi abbiamo accordi con diversi giocatori per farli restare per la prossima stagione, così lo stesso D’Angelo. Certo, se ci dovesse essere qualche richiesta di squadre di altre categoria gli daremo questa possibilità perché mi sembra giusto, dietro il pagamento di un corrispettivo economico. Molti giocatori andranno bene anche per l’anno successivo, se vinceremo il campionato avremo uno zoccolo duro anche per il prossimo. Abbiamo diversi osservatori, abbiamo 3-400 relazioni in sede con il coordinamento di Gabriele Consorti.
SPADONI Abbiamo una squadra che gioca bene al calcio, è una dote ma quello che conta è il risultato. Stiamo lavorando a livello tecnico e mi auguro anche a livello societario, stiamo lavorando a largo raggio, le porte sono aperte. Vogliamo rinviare la partita con il Fabriano, volevamo al 3 aprile ma la federazione non lo permette a causa di una concomitanza. Probabilmente giocheremo martedì 24 aprile.
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