GROTTAMMARE – È ormai stato di allerta per l’erosione in atto sulla Riviera delle Palme, interessata da mareggiate, con una situazione di rischio di erosione elevato sotto gli occhi di tutti. Il problema riguarda tutta la costa, da Cupra Marittima a San Benedetto passando per Grottammare, problema che fa giustamente impensierire gli operatori balneari, problema discusso anche nei manifesti elettorali delle prossime Regionali di marzo.

E proprio il 19 gennaio ad Ancona, si terrà l’incontro convocazione indetta dalla Regione di tutti i Comuni costieri, per esaminare il problema dell’erosione marina e individuare soluzioni unitarie, che possano quindi trovare soluzioni paritarie per tutte le città della Riviera delle Palme.

La stessa unità cercata e promossa dal consigliere comunale per i Verdi di Gorttammare Daniele Mariani che, in una nota stampa, afferma che «pur rispettando le richieste e gli allarmi lanciati da San Benedetto non posso non rilevare, da consigliere di maggioranza del comune di Grottammare, che le mareggiate degli ultimi mesi hanno colpito duramente anche le nostre coste e quelle della vicina Cupra Marittima, con danni ingenti soprattutto a danno di infrastrutture pubbliche come la pista ciclabile».

«Pertanto – continua Mariani – nei prossimi giorni inviterò il sindaco Merli a scrivere una lettera all’assessore regionale Carrabs per chiedere l’apertura di un tavolo comune tra tutte e tre le città della Riviera delle Palme per valutare congiuntamente gli interventi urgenti da effettuare e le risorse a disposizione, in modo da evitare che si facciano interventi diversi e incompatibili tra loro a distanza di poche centinaia di metri».

«Credo che noi amministratori – conclude il consigliere comunale – per la risoluzione di problematiche comuni dovremmo per primi cominciare a ragionare in termini di “Città Territorio”, abituandoci sin da ora per quanto concerne la spiaggia e il mare a comportarci come se di fatto fosse già istituito il Parco Marino del Piceno, invitando i nostri operatori turistici e commerciali a fare altrettanto evitando così un’inutile divisione che rischia di indebolire la nostra riviera».