SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Dopo due mesi e mezzo il sindaco Gaspari ha risposto alle domande sulla cassa di colmata che aveva lui posto il 29 ottobre scorso, ma Nazzareno Torquati non mostra estrema soddisfazione e anzi rimarca la distanza che lo divide da questa amministrazione, pur senza entrare nello specifico delle dieci risposte.
«L’eleganza del sindaco Gaspari non si smentisce e dopo aver dato risposte scontate alle dieci domande sulla discarica di colmata non riesce trattenersi e afferma che tutta la faccenda resterà uno sgradevole ricordo – scrive Torquati – Su questo ha ragione: per i sambenedettesi veri, e ce ne sono ancora tanti per fortuna, il ricordo di questa operazione sarà non solo sgradevole ma susciterà anche un senso di vergogna perché per colpa di politici senza carattere assoggettati a poteri forti abbiamo subito un affronto diventando una discarica di fanghi inquinati che nessuno voleva».
«Per alleviare questa ingiuria a nulla servirà pensare ai benefici di un piazzale portuale sulla cui utilità esistono seri dubbi. A cominciare dall’ipotesi di un abbattimento del muro che creerà una fortissima turbolenza nel bacino portuale e alla stabilità del piano strada dopo una inertizzazione fatta con una miscela di calce viva e cemento impastato con i fanghi inquinati e con le tonnellate di cavi di acciaio, reti, binari, plastica che ci sono stati riversati dentro e che sicuramente andranno a lacerare i teloni isolanti» continua l’ex assessore della giunta Perazzoli, collega in quegli anni proprio di Giovanni Gaspari.
«Ancor più sgradevole sarà il ricordo di questi amministratori pubblici che si sono scagliati con veemenza e violenza verbale verso cittadini che chiedevano spiegazioni per una sorta di lesa maestà, senza riconoscere loro il diritto al dissenso ed alla dialettica. Una spregevole criminalizzazione del disaccordo che ha colpito anche uomini anziani della marineria sambenedettese che con me firmarono l’ esposto alla Procura di Ascoli, estrema reazione a fronte di un atteggiamento protervo dei nostri democratici amministratori. Non sto a commentare per adesso le risposte di Gaspari o chi per lui per non diventare stucchevole ma spero che questa faccenda sia servita a risvegliare nei sambenedettesi il rispetto per il mare e la necessità di salvaguardarne l’habitat» termina Torquati.
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MI ripeto; i politici devono rendere conto alla cittadinanze!
Le domande sono un leggittimo diritto dei cittadini ed è un dovere civile e politico rispondere in maniera esaustiva ai cittadini. Inutile vanatrsi di percentuali vecchie di 4 anni…
Tranquilli è tutto regolare, e non solo, quando, poi, si sarà arrivati a metà dell'opera, ed i fondi saranno terminati, pur di non ritrovarci con un paizzale monco, vedrete che arriverà il PRIVATO di turno, che finirà l'opera e se la gestirà come meglio crederà per i prossimi decenni (in concessione), per perseguire i propri affari. Ad alessandro84 dico che ha ragione, ma è pur vero che ogni cittadinanza ha i politici che si "merita" (dal Comune fino allo Stato), ce li mettiamo noi lì e, quindi, a mio avviso, è la cittadinanza che deve rendere conto dei propri politici.… Leggi il resto »