ANCONA – «Siamo la regione più longeva d’Italia? Abbiamo un grande vantaggio noi nelle Marche. Qui l’integrazione avviene davvero e le nostre famiglie “reggono”. Per questo si vive meglio e abbiamo una comunità più coesa». È quanto affermato da don Vinicio Albanesi presidente dell’Inrca, nel presentare il rapporto nazionale sugli anziani che si è tenuto nei giorni scorsi ad Ancona.

Con i dati che l’assessore ai Servizi Sociali della Regione Marco Amagliani ha portato come contributo alla discussione, la presentazione del “Rapporto Nazionale 2009 sulle condizioni ed il pensiero degli anziani” si è trasformata in un interessante dibattito su quel concetto che è anche riportato nel sottotitolo della ricerca: una società diversa.

«La Regione comunque – ha spiegato Amagliani – è andata incontro agli anziani fornendo 100 minuti di assistenza pro capite, equivalenti finanziariamente al sostegno di 20 milioni di euro annui, fino al contributo di 3,5 milioni per la sistematizzazione delle varie residenze per anziani sul territorio, per finire con l’accantonamento dai Fondi Fas di 20 milioni da destinarsi alla ristrutturazione ecocompatibile di strutture mirate per l’invecchiamento».

La tavola rotonda scaturita all’Inrca dal contributo di ricerca dato con il Rapporto nazionale ha poi toccato diversi punti chiave: dalla peculiarità marchigiana alla conoscenza dei ritmi di vita dell’anziano, dalle patologie frequenti alle condizioni abitative, alle differenze centro città e campagna.