SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Una premessa fuori tema: sono veramente felice che la Regione Marche, inserendo la nostra città nello spot, ha dato retta alle giuste rivendicazioni del popolo sambenedettese, che ci onoriamo di rappresentare in gran massa.
Il tema: variante al Piano Regolatore e non un nuovo Prg che nessuno pare riesce a realizzare, nonostante tanto denaro pubblico, speso inutilmente, per progetti finiti nel cestino. Come quello egualmente costoso di alcuni anni fa sulla Sentina che, ce lo hanno assicurato, è validissimo ma gode anch’esso sonni tranquilli in un cassetto di Palazzo dei Capitani dopo aver buttato le chiavi e saldato il conto con architetti e progettisti vari.
Questo è il problema, direbbe William Shakespeare. Senza questi precedenti, due di tantissimi, i cittadini probabilmente ragionerebbero diversamente sulla proposta scoop dell’agonizzante giunta Gaspari. Alla base dei “dubbi” del cittadino comune c’è la sfiducia ed il rischio di interessi troppo privati, di possibili tangenti per i politici proponenti, di imprenditori oramai rassegnati all’unica strada per vincere la concorrenza: quella della forza del denaro, simbolo della debolezza umana.
Un modo di pensare abbastanza realistico che però non tiene conto di un particolare che un popolo più sereno non si farebbe sfuggire: costruire equivale ad un indotto lavorativo enorme dal quale solo l’informazione (spero, anche se non ne sono… convinto) e poche altre attività non ne traggono beneficio. Nessuno ha pensato a questo lato positivo (certamente meno importante dell’ambiente, però lo è), come nessuno si è chiesto: ma se già ci sono tanti appartamenti sfitti e tante costruzioni artigianali (o da adibire a servizi) inutilizzate, che vantaggio hanno i costruttori a costruire sempre di più con un mercato del mattone che rischia di abbattersi, anche per la maggiore offerta e la minore domanda?
Dopo aver esaminato il problema e letto o ascoltato tantissimi pareri sulla cosiddetta Variante Gaspari il mio primo pensiero è questo: sono ancor molti, troppi i cittadini (per l’esattezza quelli non comuni) che ragionano in funzione della loro appartenenza politica: se la proposta arriva dal centro sinistra quelli del centrodestra la attaccano mettendo in evidenza esclusivamente gli aspetti negativi trascurando quelli positivi, superiori o inferiori che siano. Il “pericolo” prevalente è che l’avversario ne tragga qualche profitto. E viceversa naturalmente. Su questi “fatti concreti” scriverò, se Dio vorrà, il mio primo e probabilmente ultimo libro. Sto raccogliendo dati da circa dieci anni e, vi assicuro, che farà ridere, nonostante l’argomento sia effettivamente “tragico”.
Mi riferisco oltre che ai rappresentanti della politica, anche a grande parte dei nostri commentatori, dei quali, mi basta leggere la firma per capire dove vogliono andare a parare. Devo ammettere sinceramente che l’unico ad avermi “spiazzato” è stato, recentemente, Daniele Primavera anche se, solo lui, può sapere se la mia interpretazione deve ritenersi positiva o negativa.
E’ il motivo principale per cui cone Direttore pretendo la firma a chi, commentando un articolo, ritiene di poter tirare il sasso e nascondere la mano. “Roar” e altri stanno scomparendo. Ci fosse più serenità di giudizio, i vantaggi sarebbero enormi per tutti. Passo al mio parere sulla vicenda lasciando a voi il giudizio sulla mia serenità.
In quello che doveva essere l’ultimo consiglio comunale gaspariano, oltre alla mancata sfiducia, c’è stato un coupe de theatre che va interpretato. Una città più bella e servita in cambio di future concessioni edilizie. La mia prima curiosità è questa: diventeranno edificabili terreni già acquistati a prezzo agricolo? Cosa che farebbe pensare a inciuci e tangenti, pensieri maligni che nel “mio libro” provengono, chissà perché, sempre dalle opposizioni. Che poi dimenticano tutto al cambio di fronte.
L’altra mia accezione è che non capisco perché sono passati in secondo piano il lungomare nord, la circonvallazione e il “Madonna del Soccorso” che sta sprofondando nonostante il detto: prima la salute. Il suo nuovo look (sempre più vivibile dentro, sempre più carcere fuori) è inversamente proporzionale alla sua utilità. Avrei preferito un percorso inverso o parallelo.
Arrivo al punto: le promesse gaspariane, seppur non prioritarie, s’hanno da fare perché San Benedetto del Tronto è da troppo tempo immobile ed in declino su tutto, ostacolarne la realizzazione sarebbe un errore gravissimo. Ancor più, se gli attuali denigratori lo stanno facendo per impedire che Gaspari & C, ne possano trarre vantaggi elettorali. Anche perché se cade Gaspari poi ai nuovi amministratori sarà difficilissimo, se non impossibile, fare le stesse cose (in effetti molte di loro servono e come) dopo averle boicottate. Rinviando così a chissà quando una nuova estetica e altro per la nostra ex bella città.
Vadano avanti e si sbrighino Gaspari & C., che, tra l’altro, finora sono stati accusati di non aver sbagliato nulla perché nulla hanno fatto. Agli sbagli si può sempre rimediare, all’immobilità no.
Concludo alla Cecco Angiolieri: «Se fossi sindaco, come non fui e non sarò, proporrei una CITTA’ GRANDE che contenga Monteprandone, Acquaviva, Ripatransone, Cupra Marittima, Grottammare e San Benedetto del Tronto con un nome diverso (Tronto per esempio come ha fatto Pescara appena novanta anni fa) senza nulla togliere all’identità storica delle varie località che rimarrebbero come spazio geografico, perdendo solo quello politico-amministrativo che costa attualmente moltissimo alle comunità in tutti i sensi. Allora sì che a testa alta proporrei una variante al Prg o un nuovo Prg che diverrebbe più fattibile»
Una nota storica sulla città di D’Annunzio: «Pescara è a un tempo due città diverse, Pescara e Castellamare Adriatico che crescono indipendentemente, rincorrendosi fino al 1927, quando si fondono in un’unica realtà urbana con il volto ridisegnato dai nuovi provvedimenti amministrativi». Sarebbe stata la stessa città senza quell’unione? Io dico di no.
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Egregio Direttore stia tranquillo non la disturbero’ piu’. Mi cita nei suoi disappunti come fossi un appestato invece mi sono registrato cosi’ prevede la struttura organizzativa del suo giornale. Se non va bene la cambi ma lo faccia presto. Io non sono sottoposto a condizionamenti quando liberlmente esprimo delle idee ma se non sono di gradimento allora e’ buon segno. Le assicuro che questo e’ l’ultimo che le mando e se non lo pubblica tutti e due saremo felici e soprattutto sereni. Dimenticavo: complimenti per l’appoggio alla maxivariante a dispetto del prg… lei si che se intende. Con profonda e… Leggi il resto »
Concordo con il Direttore come penso la stragrande maggioranza (SILENZIOSA) dei cittadini di SBT. Sulla questione l'unica eccezione che si può fare l'ha sottolineata Vignoli: non è un bando pubblico, ma un accordo tra pubblico e DETERMINATI privati. Cosa ugualmente legittima, ma correttezza e trasparenza dovrebbero sconsigliare certe prese in giro. Aggiungo una postilla: chi parla criticamente di appartamenti sfitti ignora i seguenti punti: 1) SBT è la città a maggiore presenza turistica della regione marche. 2) SBT ha circa: 90 alberghi, 20 residence, 15 attività ricettive di altro tipo, 0 camping: LA SOMMA DEI POSTI LETTO DI TUTTE LE… Leggi il resto »
Caro Direttore; l’accusa che volgo alla mega variante di Gaspari è la totale assenza di una visione strategica dello sviluppo del territorio che un PRG avrebbe potuto colmare. C’è bisogno di un PRG per chiarire situazione ombrose in molti luoghi della città come per esempio il porto e la cassa di colmata, ma anche sulla sentina e sulla famosa bretella. La mega variante prevede opere occasionali di rilevanza non strategica per la città, a parte il discorso fondazione che senso ha costruire una nuova piscina a 500 metri da quella attuale? Non è forse meglio andarla a costruire all’Agraria al… Leggi il resto »
Io invece non concordo per niente. Non mi piace per niente come è diventata San Benedetto al giorno d’oggi, già intasata di appartamenti, macchine e inquinamento. Lo spazio edificabile dell’ultimo Prg si è consumato tutto fino all’ultimo metro quadrato e si è costruito oltre le reali necessità. Non mi pare il caso che la cittadinanza paghi in termini di compromissione del territorio, con tutte le conseguenze sulla vivibilità dello stesso, per gli interessi di chi affitta la sua casa per tre mesi all’anno (se gli va bene) OLTRETUTTO SENZA VERSARE TASSE ALLA COLLETTIVITA’! E lo dico, anzi LO GRIDO pur… Leggi il resto »
La cosa che a mio parere è più negativa è che si considera l'edilizia residenziale – che non sembra ma è comunque molto attiva, soprattutto nella ricostruzione e ristrutturazione di edifici preesistenti – ma non si considera da nessuna parte la necessità di spazi verdi e di verde pubblico. Qualcosa di bello si potrebbe fare col Ballarin (senza rivangarne le recenti vicissitudini) ed ora si sono messi gli occhi su una delle poche aree della città con ancora una visione aperta sull'orizzonte come la zona Brancadoro. Volendone fare invece anche lì una distesa di palazzi e palazzine che per la… Leggi il resto »
caro direttore, io ho commentato ed espresso la mia contrarietà a questo tipo di variante, e forse l’ho motivata con gli stessi motivi con cui lei ne auspica la realizzazione, pur essendo uomo di sinistra sostenevo che bisognava partire dalle linee teoriche lanciate dal piano casa di Berlusconi, quindi se le buone cose vengono da destra riesco a riconoscerle. Le dicevo la mia contrarietà solo perchè oltre alla mancanza di “visione” si lasciano o si spostano più avanti problemi annosi irrisolti legati alla riqualificazione e all’ammodernamento delle periferie, tema che ormai dovrebbe essere affrontato se non con un PRG con… Leggi il resto »
Direttore, nell’ultima conferenza stampa fatta insieme agli amici di Sinistra e Libertà e Comunisti Italiani, facevo esattamente la constatazione che fa lei. Ovvero che questa variante è dovuta non all’individuazione di priorità (che in ogni caso sarà sempre perfettibile, ma ciò non vuol dire che “tanto vale scegliere a caso”) ma all’ansia da prestazione di una amministrazione malata di immobilismo che vede esaurirsi il tempo a sua disposizione. Io non credo affatto che se si sta fermi per quattro anni il quinto è necessario fare qualcosa per evitare di restare fermi. Penso invece che gli anni persi, purtroppo, non si… Leggi il resto »
Caro Direttore, “tutti vogliono venire ad abitarci” è relativo: c’è chi vive in metropoli vere e proprie che qui comunque rinasce, c’è chi vive in posti senza il mare che ci compra la casa al mare per abitarla si e no un mese all’anno, c’è chi vorrebbe viverci perchè c’è nato e deve invece emigrare perchè non può più permettersi il costo ultimamente cresciuto a dismisura, grazie anche a chi invece ci si è comprato la seconda o terza casa come semplice investimento. La mia resta comunque un opinione del tutto personale. Sono andato a vivere ad Acquaviva da una… Leggi il resto »
Direttore ha pienamente ragione che un giovane non si deve arrendere ma implicherebbe che ci stia provando, nella nostra città chi “ci prova” non è ben accetto. Un giovane non ha spazio per inserirsi; anche perchè il loro inserimento di per se implicherebbe un cambiamento organizzativo e porterebbe a dei dinamismi che renderebbero la vita più complessa ai baroni. @SBTCapoluogo: è vero il turismo porta ricchezza ma è una ricchezza polarizzata: non è per tutti. @lux: ad oggi ci siamo arrivati proprio procrastinando l’attuazione dei PRG è dai tempi di Perazzoli (sarà almeno 12 anni fa) che si parla di… Leggi il resto »
Mi accodo alla lista di chi non è d'accordo. Non posso affermarlo con certezza, ma a SBT la speculazione edilizia pare averla fatta da padrona. Si è costruito troppo e male e nuove costruzioni non credo che miglioreranno la città; ormai la frittata è fatta. Forse sono stato informato male, ma un esempio di pessima edilizia potrebbe essere viale De Gasperi: doveva avere due file di alberi al centro, ampia strada e palazzi con tanto di porticato, invece ci ritroviamo una semplice via e nemmeno dritta. Non mi convince nemmeno l'affermazione "…costruire equivale ad un indotto lavorativo enorme…" Questo mi… Leggi il resto »
Citando Pescara in u mio precedente intervento; mi preme sottolineare che uno die fondamenti del Turismo è il rinnovamento continuo e periodico delle strutture/infrastrutture; ciò per rimanere al passo con la concorrenza, ma anche attraverso "la priorità delle idee e della creatività", proporre "un prodotto" innovativo, tipico ed originale. Però, stando attenti a non saturare "il giocattolo", poichè il sovraffollamento è uno dei rischi da scongiurare per l'Offerta turistica, in quanto sposterebbe la massa su altri lidi. Pescara ci insegna, altresì, che un "turista metropolitano" non la sceglie, in quanto ha delle caratteristiche "da città" che la rendono poco appetibile… Leggi il resto »
@... Alessandro 84: non intendo dire che bisogna rimanere inermi. Come ho detto prima, sono un tecnico, e capisco che rinnovare il piano strategico sia basilare, ma se si accetta di sfregiare il territorio per interessi di categoria a scapito della collettività la cosa non mi sta bene. Ci sono cose da cambiare e cose su cui si era basato il vecchio PRG per lo sviluppo cittadino che non si possono e non si devono abbandonare. A mio parere per migliorare la vivibilità della città l'opera più importante da portare a termine è la bretella fino al casello di grottammare,… Leggi il resto »
@lux: sulla bretella sono d'accordissimo! Anzi l'eventuale nuovo PRG dovrebbe prevedere solamente nuovi servizi e non nuove zone edificabili.