MARTINSICURO – «Se c’è qualcuno a cui dobbiamo rendere conto delle nostre azioni sono i nostri elettori e quanti condividono le nostre posizioni, e non certamente al Pd e a Mauro Paci».

Città Attiva risponde in maniera circostanziata alle affermazioni del capogruppo del Partito Democratico, che aveva chiesto sia un chiarimento sulla posizione politica del gruppo civico, che una maggiore collaborazione dello stesso con le altre minoranze, per lavorare su tematiche comuni e costruire collegialmente un’alternativa credibile all’attuale amministrazione.

«Non ci sentiamo di accettare lezioni di politica da chi ha già avuto la possibilità di amministrare la nostra città – scrive il Comitato Esecutivo in una nota – con i risultati che tutti possono avere davanti ai propri occhi: anni di scelte sbagliate, di treni persi, di lotte intestine per il potere all’interno delle stesse maggioranze, la riduzione allo stato di decadenza e di ultimo della classe del nostro beneamato paese»

L’ACCUSA: «Si è detto – proseguono – che noi avremmo un atteggiamento autarchico, autosufficiente e da primi della classe: niente di più falso e gratuito».

«Forse primi della classe lo siamo – aggiungono – ma certamente non in arroganza e superficialità come certi tipi di giudizi vorrebbero far trasparire. Noi amiamo primeggiare in umiltà, raziocinio, ponderazione delle scelte, nell’onestà e nell’avere la “testa sulle spalle”».

LA POSIZIONE VERSO I PARTITI: «Non esiste nessuna diffidenza precostituita verso alcun partito politico, ma al contrario verso tutte quelle persone che hanno avuto modo di amministrare la nostra città per anni, a nostro avviso in maniera inadeguata, tanto a destra quanto a sinistra, senza eccezioni».

«Siamo diffidenti nei confronti di chi, al momento delle elezioni, si divide in due liste per ragioni di poltrona, verso coloro che portano avanti un’unità di facciata ma impiegano due anni e mezzo per eleggere un coordinatore, verso coloro che parlano di rinnovamento e sono consapevoli che le decisioni vengono prese sempre dagli stessi decani della politica, verso chi si adopera per la continuità del potere e non per le reali esigenze dei cittadini. Chi ci accusa dovrebbe prestare attenzione a non scambiare la nostra coesione ed unità di intenti per “atteggiamento autarchico ed autosufficiente”».

L’OPPOSIZIONE: «La nostra è e rimane una opposizione alla cattiva amministrazione di Di Salvatore, e non allo schieramento politico di appartenenza, perché riteniamo che le persone contino molto più delle sigle. Ci rendiamo conto, tuttavia, che per chi viene da una militanza politica più o meno lunga tali concetti sono duri da digerire.

L’ASTENSIONE DAL VOTO: «Astenersi da una votazione non significa essere a favore. Noi siamo soliti ragionare in termini di interesse per la città e non di colore politico, per cui se riteniamo che un atto vada in questa direzione, ma che si sarebbe potuto operare meglio, proponiamo i nostri rilievi che un’amministrazione avveduta, come non è quella in carica, dovrebbe recepire. Non votiamo contro per partito preso.

LA COMMISSIONE CONTROLLO E GARANZIA: «Per la prima volta nella sua storia la Commissione Controllo e Garanzia ha lavorato con Alduino Tommolini presidente: si è occupata di una tematica scottante come quella dei rifiuti ed ha prodotto un documento finale, una “Relazione consuntiva” unanimemente condivisa da tutte e forze politiche di maggioranza ed opposizione, caso unico nella storia politica di Martinsicuro.

L’UNIONE DEI COMUNI: «Se la memoria non ci inganna, Andrea D’Ambrosio è stato eletto a seguito delle dimissioni di Mauro Paci, e non ci risulta che lo stesso Paci ci abbia mai fornito un resoconto delle attività da lui svolte presso l’Unione dei Comuni all’epoca del suo mandato».