ANCONA – La corte d’Assise d’appello di Ancona conferma le condanne per l’omicidio di Petrit Keci, avvenuto il 19 gennaio del 2008 nelle campagne di Acquaviva Picena per via di un regolamento di conti interno alla mala albanese.

In secondo grado, sono state confermate le pene di 30 anni ad Ervis Cela, 26 anni (la procura generale aveva chiesto l’ergastolo) e al 27enne Hiceni Fatos. Aumenta di due mesi e dieci giorni la pena di 18 anni inflitta al fratello di Ervis, Ardian Cela, in primo grado dal gup di Ascoli Piceno Alessandra Panichi.
Petrit Keci, 30 anni, venne trovato carbonizzato nei pressi di un casolare rurale in contrada Fontepezzana, a poche centinaia di metri dal centro abitato collinare piceno. Secondo l’autopsia fu pestato, assassinato a colpi di pistola e poi bruciato. Per gli inquirenti il quadro dell’omicidio va riferito a un regolamento di conti nel racket della prostituzione gestito dagli albanesi. .