SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Dustin Hoffman come Ollio. Il paragone arriva direttamente da Mina che, sulle pagine de “La Stampa” boccia senza mezze misure lo spot della Regione Marche interpretato dall’attore statunitense.
«Sarebbe andato benissimo anche Oliver Hardy – scrive polemicamente la popolare cantante – al quale, paradossalmente, in questa demoralizzante performance, mi sembra che assomigli».
Parole dure, che lasciano trapelare dosi di patriottismo mescolate ad una convinta difesa dell’opera di Leopardi.
«Giacomino, ti sei arrabbiato?», continua la “tigre di Cremona”. «Io sì, un pochino. Sentire la nostra potente, meravigliosa lingua strapazzata dal pur bravo divo americano mi ha rigettato giù, nella nostra condizione di sempiterna colonia. E sentire i tuoi versi alla “uazzammerica” mi ha fatto nascere un sentimento come di protezione nei tuoi confronti».
Ecco allora che Mina si spinge oltre, gettando nella mischia altisonanti nomi dello spettacolo italiano, a suo avviso più idonei di Hoffman a recitare nell’ormai “famigerato” promo. Da Giorgio Albertazzi a Massimo Popolizio. Ma pure Mariangela Melato ed Ennio Fantastichini. «Non andavano bene?», si domanda l’artista.
«Lui, Hoffman, in fondo non c’entra granché. L’hanno chiamato, gli hanno dato una paccata di soldi, perché dire di no? Ma sì, e poi gli spaghetti, i mandolini, le belle donne, lo shopping, eccetéra eccetéra, come direbbe lui. Le Marche, anche se Dustin non conosce l’italiano, declinate come un vezzeggiativo, singolare, femminile diventano quello che, in buona sostanza, è stata la ragione di questa prestazione. Ma lui, immagino, non sa neppure cosa siano».
La Regione, per ora, evita di commentare, nonostante in passato abbia più volte giustificato la scelta del due volte premio Oscar, legata soprattutto alla pellicola del 1972 “Alfredo, Alfredo”, girata interamente ad Ascoli e che lo vide protagonista sotto la regia di Pietro Germi.
Una scusante che probabilmente non basterà a Mina, che chiude il suo pezzo citando Vincenzo Cardarelli: «”Di esser marchigiani bisogna meritarselo”. Fierezza e selezione accurata che non sono state praticate, questa volta».
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Una persona italiana chiamata in vezzeggiativo ” Tigre di Cremona ” dà lezioni di italianità, Marche o non Marche, che poi ha scelto come residenza, la sua, la Svizzera mi sembra la persona meno adatta x esporre problematiche riguardo ad uno spot ancora non visibile nella sua integrità. Ma rimanga in Svizzera dove si è richiusa x pagare meno tasse e continui a deliziarci con la sua voce che è meglio. IL DIRETTORE RISPONDE Tutte le opinioni aiutano a capire ma a me, delle parole di Mina, mi ha colpito questa sua sorprendente diagnosi «Le Marche, anche se Dustin non… Leggi il resto »
Le parole di Mina sarebbero state stonate se si fosse espressa polemicamente sulla decisione di TIZIO di lasciare l'Italia per andare a risiedere in un 'posto x'. In quel caso si', avremmo potuto criticare la cantante e avremmo potuto affermare in coro "da che pulpito".
Di fronte ad una critica di questo tipo invece, non capisco che nesso ci sia con il suo 'vivere in Svizzera'. Cio' le impedisce di esporre un'opinione sugli errori di dizione di Hoffman e sull'offesa – a suo dire – arrecata a Leopardi?
Mi trovo profondamente deluso che nel video non sia evidenziata la parte più spiccata DELL'ECONOMIA MARCHIGIANA cioè il turismo balneare. Giusto risaltare le bellezze delle nostre provincie ma non dare nemmeno dieci secondi alla riviera delle palme mi sembra assurdo. Per la promozione turistica mi viene da sottolineare a chi abbia scelto.."Dustin Hoffaman " e in un momento di crisi come quella che sta attraversando le marche era giusto spendere diversi milioni di euro per un'artista grande ,ma che non ha nulla a che vedere con la nostra regione. Quando si poteva utilizzare artisti marchigiani che risaltavano le nostre tipicità… Leggi il resto »
Mina ha tutto il diritto di far sentire la propria opinione. Ne cito però un’altra, almeno altrettanto autorevole: Di parere diverso Francesco Sabatini, 78 anni, presidente onorario dell’Accademia della Crusca, emerito di Storia della lingua italiana all’Università di Roma Tre. Raggiunto al telefono nella sua casa in Abruzzo, il professore plaude all’«abbinamento di poesia, paesaggio e turismo», nonché agli sforzi titanici di Dustin: «L’infinito recitato da un americano ci sprovincializza: fa capire che i nostri tesori interessano diverse lingue e diverse culture. E l’italiano in bocca ad altri accenti non è affatto disdicevole». IL DIRETTORE RISPONDE Da politico sincero quali… Leggi il resto »
Caro direttore, mi creda, non ho intenzione di “lavarmi le mani” di un argomento simile. Poichè però le mie accuse su “marchette e simili” sono sempre state molto circostanziate tramite atti che ho potuto produrre, e che provavano una discrezionalità che potevo dimostrare, non mi sento in grado nè di lanciare una simile accusa – che come sa non ho certo remore a rivolgere anche ad “alleati”, avendola sollevata in altre occasioni – nè di poter controbattere a chi le solleva. Sono abituato – come sa – a portare atti a supporto di prese di posizione così pesanti; non essendo… Leggi il resto »
A parte la solita e stucchevole dietrologia su presunte marchette, la risonanza dello spot con Hoffman è tale da sviluppare un dibattito (internazionale!!) non solo turistico,ma soprattutto culturale. E' già un grande risultato per una Regione che non vuole giocarsi solo e sempre su mare e sole, ma soprattutto su qualità della vita e valori. Le immagini sono splendide e la storia si tiene. Hoffman non sta recitando Leopardi, lo sta IMPARANDO a conoscere/recitare, perciò se stenta e si impunta risulta più credibile. Un fesso qualunque reciterebbe l' Infinito in circa 35-40 secondi, troppo pochi per uno spot; dopodichè avrebbe… Leggi il resto »
Trovo molto bello e simpatico, per noi sambenedettesi e marchigiani, il secondo me espresso da Mina sulle pagine della Stampa. Trovo anche molto significativo il verso riportato, a chiusura del pezzo, del poeta Vincenzo Cardarelli, figlio di un marchigiano, ritengo che dovrebbe essere per alcuni motivo di grande riflessione. Mi rincresce che alla nostra San Benedetto non sia stato riservato alcun fotogramma dello spot e come su queste colonne “sambenedettesi” i commenti che mi hanno preceduto, seppur meritevoli di ogni rispetto, abbiano quel taglio politico dello stesso stile e spessore a cui purtroppo da alcuni tempi ormai siamo usi. Ho… Leggi il resto »
Il Governatore Spacca non è nuovo a queste iniziative arbitrarie e sulle spalle dei danari pubblici. Già con l’Inno delle Marche (peraltro senza parole… e alzi la mano chi ne ricorda almeno una sola frase melodica!) “regalò” qualche decina di migliaia di euro a un tal compositore ascolano che non mi sembra abbia bisogno di queste “regalie”… tanto più che parliamo di soldi pubblici. Ah, per inciso… la musica dell’Inno non è stata utilizzata nemmeno per fare da colonna sonora allo spot con Hoffman, ma è stata “retrocessa” al solo filmato che documenta il backstage delle riprese. E mentre c’è… Leggi il resto »
Concordo anche io con il commento di Luigi Pulcini:
"…Perché questi soldi non vengono investiti per ridare lustro agli oltre 70 teatri storici presenti in regione che ogni anno rischiano la chiusura e l'abbandono per mancanza di risorse?
Cosa pubblicizziamo a fare le Marche nel mondo se poi ai turisti che arrivano proponiamo Teatri dismessi, Musei chiusi e Chiese in degrado?…"
A me sembra tanto semplice.
La regione ha pubblicato un video su YouTube per precisare che lo spot in giro per la rete non è ancora definitivo e ogni valutazione è prematura prima dell'uscita ufficiale attesa per il 20 gennaio. Intanto nel video (che è una semplice carrellata delle pagine del comunicato emanato dalla regione) si precisano anche i termini della gara e del preventivo di spesa vincitore ed esecutivo. Lo spot è costato circa 2 milioni di euro, di cui 700 mila per la diffusione programmata sulle reti nazionali (e riguardo a questo la regione tiene a precisare che il valore di mercato degli… Leggi il resto »