GIULIANOVA – Madre denuncia tabaccaio che ha venduto sigarette al figlio minorenne. L’episodio, avvenuto a Giulianova e risalente a lunedì 21 dicembre, sarebbe il primo del suo genere in Italia, tanto che la notizia è finita anche sulle prime pagine dei quotidiani nazionali, suscitando polemiche e scatenando commenti.
P.R. una signora giuliese di 38 anni, da qualche tempo aveva riscontrato strani comportamenti nel figlio dodicenne, tra cui manifesti sintomi di inappetenza ed insonnia. L’odore di fumo in bagno e tracce di tabacco nelle tasche accentuano i sospetti nella mamma, che una mattina decide di seguire di nascosto il figlio che esce di casa per recarsi a scuola. Il ragazzino durante il tragitto entra in una tabaccheria, ma all’uscita trova la madre ad attenderlo, che lo sorprende con il pacchetto di sigarette in mano.
La donna infuriata entra nel locale e si scaglia contro il tabaccaio accusandolo di aver venduto sigarette ad un minore di 16 anni. Dopodichè si reca alla stazione dei Carabinieri di Giulianova per sporgere denuncia.
Di fronte ai militari il tabaccaio dapprima si sarebbe difeso dicendo che non c’erano prove che il pacchetto fosse stato acquistato nella sua tabaccheria, ma poi, di fronte all’evidenza – l’episodio sarebbe stato registrato dalla telecamera a circuito chiuso del locale, il cui filmato è stato acquisito agli atti – ha affermato che quella mattina nel locale c’erano molti clienti e nella fretta di dover servire tutti non avrebbe avuto modo di chiedere al ragazzino il documento d’identità.
Ora oltre alla sanzione amministrativa, che verrà quantificata dai Monopoli di Stato di Ancona, il tabaccaio rischia anche un’accusa penale per vendita di tabacco a minore di 16 anni, in base ad un Regio Decreto risalente al 24 dicembre 1934.
«Sono estremamente tranquillo – ha affermato il tabaccaio – e sarà proprio il filmato della telecamera a permettermi di chiarire la vicenda, causata dalla confusione che c’era quella mattina nel locale, e dalle tante persone presenti che mi trovavo a servire».
Intanto per ora vicino alla cassa a scanso di equivoci ha esposto un cartello in cui c’è scritto «Vietata la vendita di tabacco ai minori di 16 anni. Il rivenditore può chiedere un documento che attesti l’età dell’acquirente».
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Una notizia del genere, in Italia diventa un precedente e suscita discussioni, in altre nazioni sarebbe scontata e banale. Noi abbiamo tutte le Leggi, forse anche di più, ma nessuno delle persone preposte le fa rispettare. Da noi un minore acquista sigarette, alcolici e superalcolici, confezionati o serviti al banco, tutto in vendita al pubblico senza controlli, contravvenendo alle Leggi Vigenti, e questa è la prima denuncia del genere in Italia??? Provate a chiedere a ragazzi o Docenti di ritorno da una vacanza studio in Inghilterra. Se i ragazzi vogliono fumare….le sigarette le debbono comperare gli insegnanti xche lì non… Leggi il resto »
Scommetto che il figlio non gli ha date nemmeno un ceffone!!!!!
Mio padre me ne diede di santa ragione quando mi sorprese a fumare.
Invece la signora ” giustamente” se la prende con il tabaccaio!!!!
Il tabaccaio ha la sua colpa, non lo metto in dubbio, ma,……..
Negli Stati Uniti a 16 anni si può guidare un'automobile e mettere in mano a un minore, dunque, uno strumento potenzialmente molto più pericoloso – per la vita degli altri – di una sigaretta o di una birra (a patto che sia una sola). Mio padre mi sequestro le sigarette ma avevo già 17 anni, esponendole sul comò di casa a futura memoria e dopo aver sospeso l'uso del motorino per le uscite con gli amici non ricordo per quanto tempo. Tutto inutile, fumo ancora, però non ho mai fatto un tiro di canna in vita mia. Sciocco denunciare il… Leggi il resto »
e' inutile che certe vicende ci sorprendano(tranne me),quando poi a 14 anni i giovani vanno in discoteca,tornano a tarda notte,si ubriacano.
La colpa e' solo dei genitori che sono diventati troppo permissivi e difendono i propri figli anche davanti all'evidenza.
E' giusto prendere esempio da paesi come Inghilterra,la Germania,li' se sbagli sei punito e hai paura a uscire di casa.
leggi severe,uguali per tutti e applicate. (questa e' la loro politica)
Questo è il Paese dei "però…, il problema è un altro o sta monte, si ma…" e così continuando, di eccezione in eccezione, ci ritroviamo senza una sedimentata etica comune che porterebbe, esistendo una legge, ad applicarla e basta. Come in Gran Bretagna dove si mangia male, piove quasi sempre e ci son altre cose che non vanno ma c'è un senso della collettività e del rispetto della legge che noi ci sogniamo. Certo i fumatori stanno pure lì, rimanendo allo specifico, ma non c'è quel micidiale cocktail di cinismo, opportunismo, giustificazionismo, perdonismo, vuota retorica e complottismo dei cosiddetti poteri… Leggi il resto »
Un colpo al cerchio e uno alla botte però!!
Verissimo che nei paesi anglosassoni se non hai 16 anni non entri nei pub, non ti vendono nemmeno una lattina di birra al supermercato, non ti vendono sigarette, ma anche in Italia esistono leggi a proposito no? Sui pacchetti c'è scritto a grandi lettere che I MINORI NON DEVONO FUMARE. Quindi responsabilità del tabaccaio indubbia. Fosse vero che si comincia a far rispettare le leggi che già esistono!!!!
Se poi negli USA uno a 16 anni può guidare o detenere un'arma, poco mi cale, non mi sembra che eccellano in equilibrio…
Capisco la signora che, innervosita dal comportamento del proprio figlio, si appella al fatto che ci sono delle leggi. Ha pienamente ragione ma non è la soluzione del suo problema. Lei può far multare il tabaccaio, se ci riesce puo anche far chiudere l'attività o far chiudere direttamente la strada che porta alla tabaccheria ma questo non le restituisce il rapporto di sincerità che dovrebbe avere con il figlio. Il problema è che il ragazzo sente l'esigenza di fumare e che non sente il bisogno di parlarne a casa (indipendentemente da quale tabaccaio venda le sigarette). Penso poi che applicare… Leggi il resto »
Esiste una legge che vieta la vendita di tabacco a minori di 16 anni, eppure se si pretende che venga rispettata si dice che è inutile o chi denuncia viene etichettato come sciocco. Non stupisce quindi che la denuncia sia un fatto talmente singolare da costituire una notizia. Dovrebbe essere invece la normalità. Se tutti i cittadini si impegnassero a far sì che le leggi vengano rispettate, il problema di certo non si risolverebbe, ma potrebbe in un certo modo ridimensionarsi. Altrimenti se rispettare una legge non porta a risultati concreti tanto vale abrogare la legge in questione, no? Ma… Leggi il resto »