SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Ad un certo punto Francesco De Gregori interrompe l’esibizione e sbotta: «E’ impossibile cantare con questi continui flash e lucette rosse. Ma che ci farete mai con tali reperti?».
L’ammonimento riceve sorprendentemente gli applausi scroscianti della platea e da quel momento nel mega auditorium del PalaRiviera cala il buio. Non immortalabile De Gregori. Ma nemmeno avvicinabile, né durante le prove del pomeriggio – come confessato da qualche addetto ai lavori – né tantomeno dopo il concerto, terminato verso le 23.15.
Non proprio gli atteggiamenti che l’inaugurazione dello splendido impianto di Via Paganini avrebbe meritato. Tirato al lucido per il grande evento di presentazione, l’ex “panettone” si è infatti mostrato pienamente all’altezza della situazione, con la sala rossa da quasi mille posti capace di offrire un’ottima acustica, totalmente insonorizzata all’esterno.
Polemiche a parte, in quasi due ore di spettacolo il cantante romano ha comunque deliziato il pubblico con molti dei suoi successi trentennali. Alternando interpretazioni da solista con altre supportate da un’impeccabile band, De Gregori ha riproposto tra le altre cose “Per le strade di Roma”, “Capo d’Africa”, “La storia siamo noi”, “Viva l’Italia”, “Vai in Africa Celestino”.
Immancabile il bis, con “L’agnello di Dio” e “La donna cannone” acclamate dai presenti.
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Buongiorno, non concordo sul tenore delle critiche mosse a De Gregori. Per una serie di motivi, il primo dei quali molto semplice: leggendo il retro del biglietto è lampante come sia vietato l'uso di qualsivoglia apparecchio elettronico, anche digitale (macchine fotografiche, telecamere, cellulari etc.). E questo già basterebbe per non parlare più della questione, a casa mia se c'è una regola (opinabile o meno) la si rispetta. Non siamo in anarchia. Al di là di questo e tralasciando l'irritazione di De Gregori, anche a me, facente parte del pubblico pagante di ieri sera, ha dato molto fastidio l'uso dei citati… Leggi il resto »
Siamo nell’epoca delle immagini e delle (vuote ) apparenze. La sostanza – in questo caso le canzoni di uno dei migliori artisti italiani – passa in secondo o terzo piano. Io – se fossi stato nei suoi panni – avrei fatto come Keith Jarrett ad un famoso concerto di qualche anno fa: mi sarei alzato dal piano e sarei andato via (visto che, pur essendo vietato, qualcuno usava camere, flash e voci in libertà, nonostante un primo avvertimento andato bellamente eluso). Ad una bella rassegna estiva all'aperto a Colonnella, ad es., i concerti sono disturbati da campane che battono i… Leggi il resto »
Scusate ma era necessario tenere l'aria condizionata a palla che ci ha fatto stare col cappotto per tutta la durata del concerto? …….per il resto De Gregori è così prendere o lasciare io sapevo del suo fastidio l'importante era fare foto senza flash!
Caro Christian 79, esiste un diritto inalienabile DEI CITTADINI che è quello sancito dall'articolo 21 della Costituzione: la libertà di stampa. Se è vero che sui biglietti era chiaro l'invito, PER NESSUNA RAGIONE può essere impedito a un giornalista di svolgere il suo lavoro. Nell'interesse della collettività. Nell'interesse delle migliaia di persone che, non avendo avuto la possibilità – economica o di tempo – di godere del concerto, si possono permettere almeno 1 euro per acquistare un giornale o per leggere gratis Sambedettoggi. Neppure Madonna con i suoi milioni di dischi venduti, o l'uomo più importante del mondo, oggi Obama,… Leggi il resto »
Sicuramente viviamo in una società in cui l'abuso dell'utilizzo delle immagini è ben sintetizzato da Christian. Fatto sta che esiste il diritto della libertà di stampa, che è anche un dovere. Prima dell'ingresso ai giornalisti accreditati è stato fatto esplicito divieto di usare fotografie o fare riprese. Quindi vorrei pubblicamente intervenire su un aspetto che (specie per chi lavora sulla Rete) ho fino ad ora confinato nelle mail private. Abbiamo rinunciato a fare fotografie o riprese anche se questo contrasta con i nostri diritti/doveri, perché nessuno può impedirci di considerare cronaca una eventuale stonatura di De Gregori, o un applauso… Leggi il resto »
Io al concerto non c'ero e dal post di Christian ho dedotto che a scattare foto fossero persone del pubblico e non solo fotografi nell'esercizio del loro lavoro. Laddove fosse proprio come ho capito, non vedo cosa c'entri la libertà di stampa limitata, come da sdegnato post di lripani. Qui avevamo a che fare con un concerto musicale di cui una foto racconta quasi nulla e un articolo, pure ben fatto, poco più. C’è proprio necessità da parte di professionisti del settore di tempestare di flash, oltre un certo limite, al punto da infastidire chi sta facendo il proprio lavoro?… Leggi il resto »
Concordo particolarmente con quanto scritto da Galiè, sempre più spesso film e musica sono più godibili dentro casa piuttosto che in concerti o proiezioni cinematografiche. Quanto al commento di Lripani, credo sinceramente sia uscito un tantino fuori tema. Cosa c’entra la libertà di stampa? Qualcuno ha impedito ai giornalisti di scrivere una recensione, qualcuno ha impedito a qualcun altro di firmare il proprio pezzo? Il cantante ha del resto polemizzato contro chi gli puntava le lucine rosse dei cellulari in faccia mentre cantava, non di certo verso un eventuale giornalista munito, si spera, di una macchina fotografica in grado di… Leggi il resto »