SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Natale amaro per i lavoratori della ex Foodinvest, che dopo il periodo di cassa integrazione straordinaria ora si trovano in mobilità. Chiedono a gran voce una proroga al periodo di Cigs, con la speranza forse di venir riassorbiti dall’impresa che ha avuto il merito di far ripartire lo storico stabilimento agro industriale di Porto d’Ascoli (la Ortofrost di Vincenzo Ciulla), seppur non potendo riassumere tutto il precedente organico.
Dopo il fallimento della Foodinvest Verde del gruppo Malavolta, e nell’imminenza della fine della cassa integrazione per i lavoratori non riassunti, ci sarebbero state delle rassicurazioni positive da parte del Governatore Gian Mario Spacca, assieme ad altri personaggi di primo piano della politica locale. Questo è quanto sostiene la portavoce del gruppo di lavoratori in mobilità.
«Tuttavia guardiamo con apprensione l’avvicinarsi del nuovo anno – affermano – poiché per il momento tutto tace. Viceversa sappiamo che per altri lavoratori nelle nostre stesse condizioni, gli stessi politici sono riusciti a prolungare la cassa integrazione in deroga in forma eccezionale: tutto ciò ci fa sinceramente piacere per i nostri colleghi e le loro famiglie. Di contro c’è un gran fermento per lo spartimento delle poltrone, date le prossime elezioni regionali. E per ottenere una candidatura o comunque un posto al sole i nostri politici non si risparmiano proprio nulla: si accetta di prorogare il terzo mandato, anche lo statuto del Pd non lo consentirebbe, si approva una legge salvacasta per i “trombati” della politica, si creano alleanze fra partiti con visione politica e scopi contrastanti, ma tutto è lecito pur di conservare il proprio stato di privilegio. Ed ai 40mila lavoratori in cassa integrazione o in mobilità ed alle loro famiglie, chi ci pensa? Le poltrone sono spartite ma adesso bisogna vincerle le elezioni».