GROTTAMMARE – Intervistiamo Guido Venieri, famoso artista grottammarese: «Sono nato a Grottammare il 16 settembre 1927. Mi posso definire pittore autodidatta, perchè fin da piccolo ho avuto la passione per la pittura e per il disegno. Fin da ragazzo sono stato incoraggiato da molti amici, tra cui Vito Rivosecchi, a coltivare la mia passione. Nei primi anni ’40 entrai in contatto con il professor Giuseppe Pauri, accademico dei Catenati Macerata, (gli affreschi del Pauri si possono ammirare, presso la chiesa di San Giovanni Battista, nel vecchio incasato di Grottammare, ndr), grazie al quale ho potuto affinare le mie qualità. Negli anni 50 mi trasferii a Milano, dove aprii un mio studio d’arte, e lì entrai in contatto con il Gallerista Bruno Lorenzelli e con la Galleria Pagani.
Negli anni ’60 tornai a Grottammare per motivi legati alla mia famiglia e per trovare il mio spazio ed il mio essere originario».

Come può ricostruire la sua storia artistica?
«Prima mi dedicai ai ritratti, nature morte e paesaggi a china, acquerello e matita, carboncino e penna biro. Poi passai successivamente al mondo delle tele. Oltre che delle tinte lavabili su tela, mi sono servito, come mezzo di espressione, di spaghi, corde, vinavil, tessuti, andando oltre la superficie della tela».

Ultimamente ha ricevuto un altro riconoscimento.
«In seguito ad una collaborazione iniziata nel 1997, con la mostra “Innamorarsi dell’Italia”, in accordo con il Diaghilev Lyceum, abbiamo deciso di invitare i ragazzi ad una nuova esposizione dal titolo “Festa degli Urali”, tenutasi nel 2007 e patrocinata dall’Unesco. Queste manifestazioni sono state per i ragazzi del liceo esperienze internazionali che hanno di certo contribuito alla loro crescita personale e artistica. Le manifestazioni hanno avuto un ottimo riscontro di pubblico che è rimasto sbalordito dalla bravura di questi giovanissimi artisti. Il sistema di formazione russo è differente da quello italiano: i bambini iniziano la scuola a 7 anni e frequentano sempre lo stesso liceo fino a 17 anni. In particolare viene data molta importanza alle arti, alla danza, allo sport. Tutte le scuole hanno un programma di studi completo, ma ognuna è specializzata verso una qualifica ben precisa. Nel particolare il Diaghilev Lyceum è un liceo artistico e fa parte del Progetto Scuole Associate dell’Unesco.
In occasione del 50° anniversario dalla fondazione, il Liceo Artistico Diaghilev della città russa di Ekaterinburg, mi ha conferito la medaglia d’oro alla mia arte e per il  contributo dato allo sviluppo dell’istituto».

Tanti i suoi estimatori tra i quali possiamo annoverare il grande scultore grottammarese Pericle Fazzini, l’artista maceratese Wladimiro Tulli, il Maestro Giuseppe Pauri, il critico d’arte Giulio Nardi, il professor Mario Rivosecchi delle Belle Arti in Roma, l’artista Sandro Trotti professore delle Belle Arti in Roma, l’artista professor Gianni Ottaviani (Ospitato di recente al Vittoriano in Roma), il critico d’arte Luigi Dania di Porto San Giorgio, lo scultore sanbenedettese Marcello Sgattoni, l’amico artista Franco Tizi, l’amico artista Giacomo Pomili.

Per chiunque volesse ammirare l’arte del Venieri lo può fare presso la mostra permanente che tiene nei suoi locali di Corso Mazzini a Grottammare.