SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Andare contro corrente è di certo l’anima di UT. Gli autori che animano le pagine di questa piccola grande realtà della cultura locale, hanno sempre interpretato, a modo loro anche dissacrato concetti e luoghi comuni. Per questo numero che esce praticamente alla vigilia di Natale, si affronta un tema che solo apparentemente ci fa a pugni: la Solitudine.

La presentazione dell’uscita, sabato 19 dicembre, alle 17, nella Sala della poesia di Palazzo Bice Piacentini.

Due le ragioni della scelta, dalle parole del direttore Massimo Consorti: “da una parte l’idea di focolare domestico tutto quello che resta di un sogno da bambini, in attesa di diventare adulti e smettere di sognare. Il secondo è quello che prende spunto dalle statistiche post-festività, quelle che tracciano il percorso dei suicidi e delle fughe, delle alienazioni e delle frustrazioni che una festa vissuta da soli si porta appresso. Il Natale, al contrario di mille altre ricorrenze, ha mantenuto un fascino perverso. Intorno a noi tutto il mondo possibile si veste di Natale. Quando questo avviene c’è chi riesce a sollevarsi e chi non ce la fa. Il numero 5 del terzo anno di vita di UT affronta la Solitudine partendo da questi due presupposti. I nostri collaboratori, come sempre, danno del tema affrontato la loro personalissima visione e i racconti, i saggi, le poesie, gli scritti risentono solo delle loro diverse sensibilità e visioni della vita”.

Per l’occasione un collaboratore d’eccezione: Carlo Delle Piane che con Anna Crispino, regala la riflessione di un uomo-attore.

Le opere: Brazilian Babes di Alessandro Cascio, Editoriale di Massimo Consorti, Elzeviro di Pier Giorgio Camaioni, L’estranea di Emily Forlini, Senza riflesso di Sacha Naspini.
Immagine: Not my god di Giorgio Savino Pande, Elogio della solitudine di Maria Lenti, Beata solitudo di Carlo Delle Piane, Anna Crispino.
Poesie e Poeti: Via Gramsci di Francesco Scarabocchi. L’Opera di Vitaliano Angelini, La luna nera, con uno scritto di Massimo Consorti. Vignetta La solitudine di Giuseppe Piscopo.
L’oggetto pensante di Francesco Del Zompo, La nuvola e il gigante, tratto dall’omonimo racconto.

Per informazioni: www.ilmondodiut.blogspot.com