Ci ha scritto un lettore, raccogliendo la nostra iniziativa “in itinere” volta a modificare in qualche modo il sistema che porta alle candidature politiche. E’ una necessità impellente, a parer mio, come ribadisco anche nel mio ultimo DisAppunto quotidiano. Pubblico integralmente la proposta perché ben dettagliata e in grado di segnare l’inizio di una nuova era che noi condividiamo totalmente. E’ giunto anche il momento di fare nomi come sollecita l’articolista che vuol mantenere, per ora, l’anonimato. Sta a voi che chiamo lettori, ma che siete principalmente “cittadini votanti” cioè elettori, iniziare a citare le generalità di persone che ritenete degne di rappresentarvi, anche voi stessi, poi sarà nostro compito pubblicare (dopo accettazione dei nominati) curriculum vitae e peculiarità dei nominativi suggeriti. In un secondo tempo, con l’aiuto di persone esperte troveremo il sistema migliore per far sì che chi è interessato possa dare un unico voto. Se palese o no verrà deciso in corso di discussioni ad hoc che saranno necessarie per smussare gli angoli di quella che potrebbe essere una pietra miliare per il nostro territorio. Ecco l’invito del lettore:
«Un invito al “Popolo di Internet” ad esprimere un giudizio sulla volontà di rinnovamento e soprattutto invogliare giovani “eccellenze” nel campo del sapere umanistico e scientifico, che si sono affermate in campo regionale e nazionale. Non sono solo le gelide folate della crisi che producono disoccupazione, cassa integrazione, lavoro precario e mancanza di fiducia nel futuro. Sembra siano venuti meno due punti forti di riferimento:
– le istituzioni che hanno sempre rappresentato un ancoraggio nei momenti difficili, e che oggi, invece, sono la fonte della divisione e spesso della rissa;
– i partiti quale strumento di servizio, occasione di solidarietà umana e strutture organizzate per reagire insieme e insieme affrontare i problemi nella fiducia piena nel ruolo della democrazia.
Avremmo bisogno di un colpo d’ala per allontanarci dalla tempesta. Ma chi è in grado di imprimere la svolta di cui abbiamo bisogno? Il Comune è in crisi e “discute” su chi voterà o non voterà il bilancio. I partiti sono ridotti a piccoli gruppi di sodali e quando hanno un carattere popolare, come il PD e il PDL, sono diventati strumenti per la conquista del potere.
La creatività dei partiti è chiusa nel ghetto del proprio circolo, non è capace, e non vuole guardare il nuovo che la società esprime. Eppure nel territorio vi sono delle “eccellenze” nel campo del sapere umanistico e scientifico, che si sono affermate in campo regionale e nazionale, e giovani di trenta-quarant’anni di grande professionalità in ogni campo che possono dare speranza ai cittadini e rendere credibile la politica. Questa ricchezza e questa “forza” del nostro territorio viene ignorata.
Allora ci assumiamo noi l’onere di aprire una discussione finalizzata a creare il necessario consenso, ma anche per rianimare la fiducia dei cittadini nella politica e nella sua missione: governare la società nel principio della solidarietà sociale, della tutela dei diritti delle persone, di uno sviluppo improntato al principio dell’equità e del rispetto della natura.
Ci rivolgiamo al “Popolo di internet” perché tutti possano esprimere il proprio parere e dare il proprio contributo a una discussione sempre più ristretta agli “addetti ai lavori” sul come e con chi organizzare le istituzioni che debbono occuparsi dei “nostri” problemi.
Abbiamo uno strumento straordinario che il sapere ha reso disponibile per arricchire la partecipazione e la creatività della democrazia. Facciamone uso! Irrompiamo nella discussione, facciamo proposte, facciamo avanzare le “eccellenze” che nel nostro territorio sono relegate al ruolo di icone. Facciamo in modo che le “ritrosie” naturali delle persone di qualità non ci privino del loro contributo, lasciando spazi a chi vuole “comunque” arrivare.
Il “Popolo di internet” può assolvere a questo compito di rinnovamento della classe dirigente e di valorizzazione delle “eccellenze” del nostro territorio. Se non ora quando»
Grazie da parte mia e, credo, da tutti coloro che ritengono giusto e necessario “cambiare la politica”, parole tra virgolette che propongo come motto.
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sicuramente sarò bannato ma non rinuncio a dire il mio pensiero. Ossia che tale lettera è stata scritta tre anni fa da un comico di nome Beppe Grillo ed a cui si richiama il Movimento 5 Stelle. Tre anni di sberleffi da parte di chi (cittadini disinformati inclusi) hanno seguito per interesse le sirene del PD e PDL facendoci ritrovare in questa maledetta situazione ossia in piena dittatura oligarchica (o mangi questa minestra oppure salti dalla finestra) a cui gli ultimi fatti danno ancora più potere isolando le uniche voci coerenti e di forte rinnovamento. Occorre oggi più che mai… Leggi il resto »
Quanto espresso nell'articolo è molto giusto, almeno in teoria. La Cultura del merito è un nobilissimo valore ma affinchè possa dare i sui frutti si necessita di un terreno culturale estremamente fertile. Non penso che nella nostra città ci sia un contesto pronto ad una cultura del merito ed è proprio questo quello che blocca la città. Prima di essere un problema di merito c'è un grosso problema culturale. Problema culturale a cui asistiamo in pieno nel modo di fare politica che è diventata l'atrye del baratto non solamnete alle vicende legate al Consigliere comunale Felicetti ma ogni singolo cittadino… Leggi il resto »
Caro Pippo Berlusconi è stato eletto con un voto popolare in una repubblica democratica con libere elezioni, ed ha avuto un consenso altissimo da parte degli elettori di questo paese!! Quindi parlare di dittatura e quindi appellarsi agli avi partigiani per difendere la democrazia mi sembra al quanto esagerato!!! E' vero abbiamo una legge elettorale che può e deve essere rivista per dare un maggior potere di rappresentanza al popolo, sono d'accordo poi in un rinnovamento (ringiovanimento) della classe politica attraverso la valorizzazione delle "eccellenze" del nostro territorio, chi merita e crede in quello che fa si faccia avanti, senza… Leggi il resto »
Mi riferivo al messaggio che parte dal primo Vday con “le primarie dei cittadini” ossia proposte “su cosa” interessava realmente i cittadini e come realizzarle e le 350.000 firme del 1°Vday servivano per creare gli spazi di rappresentanza ai giovani ( si ricorda il limite di due mandati?) ..Il pensiero che per chi non lo vuol capire sarà sempre confuso!! Si deve uscire dai partiti contenitori solo di interessi di pochi ed aprirsi a movimenti civici dove poter liberamente e non strumentalmente sostenere le idee innovative! PS: dove manco di democrazia? * Orami questo termine lo si usa anche nell’insalata!… Leggi il resto »
Caro Direttore, al lettore che si rivolge al popolo di internet vorrei dire che quello che scrive è tutto vero e condivisibile anche dal mio punto di vista. Quello cioè di una generazione nata prima. In particolare mi ritrovo nell’ invito a connetterci fuori dai circuiti “classici”. Siamo in molti , nel Piceno, nelle Marche ed in Italia, a pensare che per rimettere in moto le tante energie positive in grado di cambiare i territori ed il Paese sia necessario che le persone si colleghino fra loro per quello che sono, guardandosi in faccia, con il proprio nome e cognome,… Leggi il resto »
Sinceramente non saprei fino a che punto, le eccellenze del nostro territorio possano garantire una rappresentanza adeguata del territorio stesso, non voglio con ciò negare che c’è un bisogno di svecchiamento della politica Sambenedettese, anzi esso è necessario affinché si esca da questa palude che, negli ultimi decenni ha spinto la classe politica locale, sia essa di maggioranza che di opposizione, sempre più in basso. Sarebbe più utile, a mio avviso recuperare coloro che, non sono nuovi alla politica ma da essa si sono allontanati o ne sono stati allontanati perché non condividevano metodi di omologazione verso il basso. Ci… Leggi il resto »
Un bel tema, che ora come ora dev’essere messo all’indice per migliorare un futuro politicamente incerto. Sicuramente una sfida difficile (idee e rinnovamento) che può trovare con internet un interesse giovanile se riesce a trovare la chiave giusta che crei entusiasmo e speranze. Molti sono capaci “inconsapevolmete” ma hanno paura. Sì, paura di mettere a rischio il proprio curriculum con una sconfitta (oggi vissuta tragicamente) personale al di là delle proprie idee. Ritrovare una forza di gruppo aldilà delle gerarchie (come accade nei partiti classici) è importante quindi anche riunioni virtuali come Skypate oltre a quelle tradizionali. Metodo innovativo che… Leggi il resto »
Rossetti, diversamente da te credo,nel mio caso, che il PD sia una novità ed una opportunità di partecipazione e di innovazione della politica,anche se al momento, ni principali attori (se vuoi i padroni) nostrani continuano come prima. Dico che può essere un nuovo inizio (se vuole durare) per tutti, mettendo da parte pregiudizi e recriminazioni che possono solo dividere e ci fanno stare con la testa girata al secolo scorso del quale dobbiamo far tesoro della cultura , del pensiero e del sistema di valori espressi dai principali filoni dei movimenti popolari ,per innovare anche radicalmente la politica. Le nuove… Leggi il resto »
Gentile Direttore,da uomo di mondo,lei va subito al sodo.In tema di discorsi ” alti” , incoraggiare e sostenere significano aiutare a decidere, non votare. Si parla di figura di alto valore simbolico che può dare un contributo pecu= liare nel settore della cultura che è una delle attività delle Regioni oltre che rendere sempre più visibile e concreto il ruolo crescente della donna anche nelle istituzioni. Naturalmente ciascuno vota per chi gli pare. Filifili IL DIRETTORE RISPONDE Non ho nulla contro la Ballestra anzi mi è stata sempre simpatica ma “un alto valore simbolico” non basta. E, che significa? Quel… Leggi il resto »
Gentile direttore, non voglio apparirle stucchevole ma un Rubbia, ministro della ricerca scientifica in un qualsiasi governo non le suggerisce nulla? Certamente contribuira autorevolmente prima a redigere e poi ad attuare un programma del
settore, all’altezza del suo valore, mica farà la bella statuina, almeno spero? Se come, quando, perchè si metterà a disposizione certamente, è ovvio, lo esternerà.
IL DIRETTORE RISPONDE
Sarò corto di comprendonio ma il suo discorso mi sembra abbastanza contorto e anche poco attinente alla mia risposta al suo commento precedente.
Filifi, anch’io credo, e fortemente spero nella riuscita del progetto del PD, e come giustamente come precisi, le case nuove vanno costruite con materiali nuovi, frutto della ricerca e dell’esperienza del capomastro, sono d’accordo, ma il capomastro dovrebbe accertarsi che i nuovi materiali siano ben collaudati prima di posarli in opera, ed eventualmente disposto a capire che in precedenza aveva scartato dei materiali che invece avevano quelle caratteristiche di modernità ed affidabilità che oggi si ricercano. Sulla candidatura della Ballestra, non posso non essere d’accordo, e tengo a ricordare che all’uscita del suo primo libro fui tra gli organizzatori della… Leggi il resto »
A leggere i commenti di Guido Rossetti mi tornano in mente i pensieri dell'ultimo anno, quando ho creduto di essere assalito da una sindrome che ho definito "Sindrome del Precipizio"! Tutto quello che dici avvalora la mia interpretazione in quanto credo che oggi la Politica (non solo il PD, ma siccome il PD è casa mia io parlo di quello) utilizzi i giovani intelliggenti e volenterosi (non necessariamente si deve essere eccellenza per essere un buon Amministratore o dirigente di partito!) a turno sfruttando la loro verginità per poi relegarli inevitabilmente nelle retrovia per mandare avanti i soliti Generali e… Leggi il resto »
All'inizio il PD aveva molte buone intenzioni che sono rimaste tali; la governance è la solita quindi non basta cambiare il "brand" per rifarsi una verginità e sperare di avere una diversa percezione nell'elettorato. Non è cambiato niente! E parlate ancora di rinnovamento??? Forse se fosse stato eletto Marino le cose sarebbero un po' diverse ma con l'elezione di Bersani si sono fatti solo passi indietro. E vorrei far notare che con questo atteggiamento autoreferenziale della politica i politici fanno solamente accrescere i voti di protesta e l'antipolitica. Che senso ha di parlare di rinnovamento se non saltano le teste?… Leggi il resto »
sono d’accordo con Alessandro, la politica non puo’ cambiare con le stesse teste. oggi parliamo di far rappresentare il nostro territorio a chi era Sindaco nel 1993 o Presidente della Provincia nel 1999 nel centrosinistra o da chi non ha neanche un nome(se non nelle segrete stanze) nel centrodestra. Al di la’ del discutere sui risultati ottenuti in questo territorio da chi ci ha amministrato, tema sul quale si potrebbe aprire un polverone, ma veramente la generazione successiva non ha la carte in regola per puntare a qualcosa di nuovo?Veramente tutte le belle parole di rinnovamento, cambiamento, riduzione dei costi… Leggi il resto »
Scusate la mia eccessiva presenza di qua e di là ma il buon alessandro quando parla di politica rende di meno di quando parla di economia (perchè mena solo da una parte) e vorrei dirgli qualcosa. Con Bersani "si sono fatti passi indietro" dice e poi gli altri concetti che conosciamo e che in parte condivido. Ora, è chiaro che ci vuole gente preparata per fare politica, e non solo preparata ma anche intellettualmente onesta ovvero capace di capire che fare politica non è un obbligo nè solo portatrice di benefit e di onori. Allora, dovrebbe spiegarmi che c'entrano tante… Leggi il resto »
@galie: hai ragione!!! Le cooptazioni del PDL sono una questione di Governance; viene scelto di in qualche modo fa rendere il Cavaliere indispensabile. E' un partito Berlusconi-centrico; dall'altra parte si fa fatica a capire se ci sia o meno una governance.
x Alessandro
In Via delle Botteghe Oscure, se cadranno teste non si avrà nessuno efetto sul futuro del PD, anche perchè dove non c'è più il P.C.I. , non c'è il PD, ma una società che revisiona bilanci.
Con piacere noto che il dibattito politico sta crescendo e maturando. Anche se non sembrano aumentate le consapevolezze di chi rappresenta i partiti sul territorio, e lo dimostrano le candidature in campo dei principali partiti di sinistra nonostante le recenti perdite dei voti, è cresciuta la voglia dei cittadini di esprimere opinioni, discutere e voler decidere. Questo mi fa sperare e mi restituisce quella fiducia nella partecipazione in politica, condizione imprescindibile per una democrazia matura e per il rinnovamento. In merito alla questione sollevata sulle candidature, pur condividendo l’analisi relativa al degrado delle istituzioni e dei partiti, trovo insufficiente l’appello… Leggi il resto »