SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Dopo quella con la Fermana, un’altra sfida con l’odore di serie C: è Samb-Vis Pesaro, il cui ultimo precedente risale al campionato 2004-05, quello della talentuosa Samb di Ballardini, e l’ultimo campionato di terza serie per i biancorossi, che da allora sono precipitati nell’inferno dei dilettanti e hanno vissuto mille traversie.
La Vis Pesaro è una delle società calcistiche più antiche d’Italia: nata nel 1898 con il nome di Vis Sauro Pesaro, era inizialmente una polisportiva, che in seguito si dedicò solo al calcio. Dopo alcuni anni nelle categorie regionali, nel 1938 approda in serie C; risale agli anni ‘20 la costruzione dello stadio comunale Tonino Benelli, dove i biancorossi giocano ancora adesso.
La Vis rimane in serie C fino al 1948, poi una nuova parentesi nelle categorie regionali, fino agli anni ‘60, quando la Vis vive un’altalena tra serie C e serie D, tra promozioni e retrocessioni. Gli anni ‘70 vedono la Vis in serie D, con una “puntata” in Promozione regionale nel 1972/73. Quindi, nel 1978, la sospirata promozione in serie C2: i biancorossi restano tra i professionisti tre anni, per poi subire l’ennesima retrocessione tra i dilettanti.
Dopo aver toccato un’altra volta la Promozione, nel 1985/86 la Vis viene promossa in C2 dopo uno spareggio a tre con Riccione e Gubbio. È uno dei periodi più belli nella storia biancorossa: anche il campionato di serie C2 1986/87 viene vinto e la Vis approda per la prima volta in C1. Nel 1989 la retrocessione in C2, ma nel 1991/92 i pesaresi vincono di nuovo il campionato e tornano in C1.
Nell’estate 1993 arriva la mazzata: la Vis viene esclusa dal campionato e deve ripartire dalla serie D. La promozione in C2 è immediata, e viene conseguita grazie a un gol di Montingelli viziato da un fallo di mano che vale la vittoria contro la capolista Fermana (poi comunque ripescata). Dopo diversi buoni campionati di C2 (nel 1998/99 la Vis disputa i play-off uscendo contro la Triestina) nel 1999/2000 arriva il ritorno in C1, grazie ai play-off vinti in finale contro i rivali del Rimini (davvero sfortunato in quel periodo: negli anni successivi sarà beffato anche dal Teramo e dalla Samb).
La Vis passa nelle mani del presidente Bruscoli, che mantiene i biancorossi in C1 per cinque anni un po’ a fatica ma sempre con dignità, fino al brutto campionato 2004/05 terminato all’ultimo posto. Dopo la retrocessione Bruscoli getta la spugna e cede la società al duo sambenedettese Carlo Viviani-Enrico Piccioni, che non riesce a iscrivere la Vis in C2: viene ottenuta a fatica l’iscrizione in Promozione regionale. È un campionato tragicomico, nel quale la Vis si vede negare persino lo stadio comunale a causa dei mancati pagamenti: arriva addirittura una vergognosa retrocessione dopo i play-out persi contro l’Ostra.
A salvare il calcio pesarese dall’onta arriva nell’estate 2006 il fallimento della società, accusata di bancarotta fraudolenta (Enrico Piccioni passerà il Natale 2007 in carcere a causa di questa vicenda). Dopo varie trattative con società locali, a raccogliere il testimone della Vis è l’Usi Urbinelli, che si estingue per diventare Nuova Vis Pesaro 2006. Il nuovo campionato di Promozione è positivo: la Vis arriva terza e vince i play-off contro l’Urbania. Il campionato di Eccellenza 2007/08 sembra partire con i migliori auspici, ma la Vis non ingrana e, tra mille cambi di allenatori e di giocatori, si arriva ai play-out, persi contro la Monturanese. Il calcio pesarese è di nuovo all’anno zero: a rilanciare la Vis arriva la fusione con il Villa Pesaro, che dà vita all’Asd Futbol Pesaro 1898.
Vengono poste delle ottime basi, e il campionato di Promozione 2008/09 viene vinto senza problemi. La società, che nell’estate 2009 riacquista lo storico nome Vis Pesaro 1898, si presenta al via del campionato di Eccellenza con alcuni rinforzi mirati su un telaio già valido. La squadra del nuovo allenatore Massimo Scardovi è partita subito bene e ha stazionato sempre nelle posizioni di testa, anche se non al primo posto. Se all’inizio si inseguiva la Fermana, da un paio di mesi il mirino è puntato sull’Urbania; nel frattempo, però, si è prepotentemente inserita anche la Samb nella lotta per il primato. Samb-Vis Pesaro è dunque una sfida importantissima per ambedue le squadre, anche se il duello tra le due “nobili decadute” continuerà fino alla fine del campionato.