ASCOLI PICENO – In occasione dell’assemblea del Consorzio Universitario Piceno, prevista per martedì 15, verranno prese in esame le nuove direttive previste dal Protocollo d’Intesa tra il Ministero dell’Istruzione, Università di Camerino e Univeristà e provincia di Macerata.

Intanto mercoledì, il sindaco Guido Castelli si è incontrato prima con il presidente del Cup De Santis e poi con il presidente della Provincia di Macerata Capponi, in previsione dell’incontro di martedì.

«Si è trattato – ha commentato il sindaco Castelli – di un incontro molto positivo e ho apprezzato il dinamismo con cui Franco Capponi ha affrontato il problema della prossima riforma dell’Ordinamento universitario che il Ministro Gelmini si appresta a varare. Al di là di un giudizio più articolato che sarà proprio l’assemblea di martedì a fornire, posso dire che per Ascoli e il territorio piceno ogni processo teso a sollecitare l’evoluzione del sistema istituzionale degli atenei marchigiani rappresenta un’opportunità da valutare con estrema attenzione».

«L’esigenza fondamentale per il territorio ascolano – ha proseguito il sindaco di Ascoli – è il concetto di “pari dignità” con gli altri player della vicenda universitaria. Sono anni che la comunità ascolana contribuisce con patrimonio e denaro all’arricchimento dell’offerta formativa superiore della nostra regione. Di fronte a questa evidenza e considerate le linee evolutive che il Miur vuole dare all’Università italiana, il fatto di non disporre di un blasone accademico conseguito nel Medio Evo non deve e non può più costituire una penalizzazione».

Argomentazione, questa, ribadita da Castelli anche giovedì pomeriggio nel corso del Convegno organizzato dal Cup nel Palazzetto della Comunicazione di Piazza Roma, intitolato “Il Valore delle Idee”, nel corso del quale sono intervenuti oltre al sindaco e all’assessore provinciale Bruno Gabrielli, anche diversi docenti di università marchigiane e rappresentanti di Confidustria.