ASCOLI PICENO – «Con riferimento agli articoli apparsi sulla stampa circa il destino della motonave Geneviève, di proprietà della Provincia, riteniamo opportuno fare chiarezza per sgombrare il campo da inutili polemiche».
Sono il presidente della Provincia Piero Celani e l’assessore ai trasporti Filippo Olivieri rispondono ufficialmente su quella che sarebbe dovuta diventare una nave scuola, e invece sembrerebbe essere stata abbandonata.
«Nel marzo del 2007 – spiegano – la Giunta Rossi acquistò la Geneviève allo scopo di trasformarla in nave scuola per la formazione del personale marittimo e per studi sull’ambito marino. L’iniziativa però ha incontrato ostacoli insormontabili nella gestione e sono venute a mancare le fondamentali collaborazioni degli enti che avevano proposto il progetto».
Aggiungono Celani e Olivieri: «Non solo si rischiavano costi di manutenzione troppo onerosi per il Bilancio Provinciale, ma anche uno stallo per insuperabili difficoltà operative. L’Amministrazione Provinciale si è quindi immediatamente fatta carico del problema attivandosi per la soluzione. Abbiamo infatti scritto al Ministero delle Politiche Agricole, alla Direzione Generale della Pesca marittima e ad altri enti competenti dello Stato per un parere sugli adempimenti ed i vincoli relativi alla vendita della motonave».
«Tutto ciò – sottolineano – tenendo ben conto che sono state sostenute spese di diversa natura per la manutenzione e l’assicurazione del natante, oneri dei quali la Provincia vorrebbe rientrare nella relativa disponibilità economica seguendo le opportune procedure indicate in sede ministeriale mediante l’acquisizione del parere richiesto».
Concludono Olivieri e Celani: «C’è il preciso impegno della Provincia a destinare parte del ricavato della vendita a progetti didattici e sociali come, ad esempio, il finanziamento dei lavori di potenziamento della nave “Francesca Palestini” di proprietà dell’Ipsia di San Benedetto de Tronto. Qualora non fosse possibile procedere alla vendita, la Provincia richiederà l’autorizzazione alla rottamazione della nave per evitare ulteriori aggravi di costi a suo carico».
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mi sembra la decisione più giusta!!! non rappresenta la nostra tradizione marinara, e poi la spesa non vale la candela, e và a liberare un pezzo di banchina molto utile alla flotta della nostra marineria.
non rappresenta la nostra tradizione marinara.
E' l'esatto contrario in quanto unico esempio di peschereccio"de lu MArrocc" ancora esistente, il signor Sarb ne trovi un'altro se e' capace. io proporrei di trasformarlo invece in museo galleggiante dell'epopea samebenedettese magari trovandogli un posto vicino la Secca . facendoci arrivare i visitatori direttamente dal molo sud , e
comunque il genevieve' e' stato REGALATO ALLA PRovincia e mo se lo VENDONO ??
saluti
Complimenti a Celani & C. per il busines che daranno alla provincia se poi c’è da potare i tagli inutili quali più superflui di quelli che vengono dalla costa?
Quello che propone “” potrebbe essere buona cosa, perchè non venderlo o fare lì un financy proiect dove realizzare un museo della civiltà marinara sambenedettese, oppure realizzare un ristorante galleggiante?
No bisogna fare cassa con tutto ciò che è possibile.
Sono deluso per quanto deciso da Olivieri, principalmente.
x pasquale.. hai parlato di (Marocco….) ma a mio avviso non sai nemmeno cosa significa…. tradizione marinara!!!! per poterla restaurare costa na barca de soldi!!!! il sottoscritto viene spesso censurato ( a mio avviso perchà magari dico la verità) e molte volte fà male!!! tempo addietro ci sono stati scafi da poter salvare ed i politici di turno non hanno fatto niente.. quelli si che rispecchiavano la nostra cultura!!! ( marinara) tra il comprato ed il regalato, non cambia nulla perchè??? ci rivuole la suola ,la suoletta e giro, per avvicinarci alla normativa sulla sicurezza.. ( stucche e pitture fa… Leggi il resto »