ANCONA – «Vogliamo il ripristino della fermata del 9823, ex 9783, proveniente da Milano delle 17.55 a Falconara Marittima con l’orario in vigore alle 21.28 per consentire agli utenti il proseguimento sulla linea romana. Chiediamo la fermata del 9806, ex 9778, in partenza da Ancona alle 7.10, a Falconara Marittima per consentire all’utenza proveniente dalla Vallesina di proseguire verso Nord. Spingeremo anche per l’immediato rimborso agli utenti provenienti dal sud della Regione e in possesso della Carta Tutto Treno, della quota già versata e inutilizzabile dal prossimo 13 dicembre».
Sono le richieste di Pietro Marcolini, assessore ai trasporti della Regione Marche, inoltrate direttamente all’amministratore delegato Mauro Moretti del Gruppo Ferrovie dello Stato, ai responsabili nazionali di Trenitalia Vincenzo Soprano e direttore divisione regionale Giancarlo Laguzzi, alla luce dei cambiamenti degli orari dei treni.
Un segnale di protesta dalla Regione per l’inopinata scelta di Trenitalia, protesta anche in nome del Piceno, pur se l’assessore non menziona nelle sue richieste il ripristino di fermate a San Benedetto.
Prosegue Marcolini: «Il cambio orario sulla media e lunga percorrenza che entrerà in vigore il 13 dicembre prossimo determinerà un’ulteriore emarginazione della nostra Regione, in particolare nel Maceratese e nel Piceno».
«Che l’alta velocità sia una grande conquista per il nostro Paese è vero – aggiunge – ma solo per alcune regioni considerando che né i tempi né i costi risultano diminuiti nei territori come le Marche, non investiti dalla nuova tipologia di trasporto ferroviario».
E ancora: «Nonostante le reiterate proteste di questi ultimi giorni il cambio orario ridurrà la mobilità degli utenti di San Benedetto del Tronto, di Civitanova, di Porto San Giorgio e Falconara su cui gravitano i bacini di Ascoli, Fermo, Macerata e Ancona. Analoga situazione di disagio si determinerà per i collegamenti dei centri minori summenzionati con le regioni a sud, in particolare l’Abruzzo».
«La Regione Marche – conclude – intraprenderà tutte le iniziative necessarie per fronteggiare tale incresciosa situazione dei nostri cittadini, in accordo con le amministrazioni dell’Abruzzo e dell’Emilia Romagna e con il sostegno dei gruppi parlamentari già interessati alla questione».
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Ovviamente i principali problemi della Regione sono i passeggeri del fabrianese, ma già siamo abituati a questo; e non conta che la fermata di San Benedetto ha un bacino di passeggeri di 200 000 persone; però alle urne tutti se li ricorderanno questi 200 000 voti.
Inoltre si deve ribadire che una volta sulla tratta adriatica c'erano i più confortevoli ETR500 che sono stati dirottati sull'alta velocità e in cambio ci hanno dato dei treni degli anni '70 riverniciati con un bell'aumento della tariffa. Cornuti e mazziati!
si ma diamoci una mossa. Occupiamo i binari, facciamo uno sciopero del biglietto, ecc Sul sito della provincia AP non vi è accenno a questo problema. Se ne sono già dimenticati . D'altro canto hanno scoperto l'orribile orario solo perchè qualche studente glielo ha spifferato… Ma l'assessore ai trasporti (vedi articoli) dichiarava che "Trenitalia assicurava che così non era" . Ma quanto si può essere creduloni!!Per raggiungere Milano in mattinata il primo treno possibile è un regionale alle ore 5.10 (dicasi 5.10!!!) con attesa per ES ad Ancona di ben 70 minuti (arrivo a milano ore 11.35, mezza ora in… Leggi il resto »
Ogni anno la stessa storia.
Si accorgono troppo tardi dei problemi.
Ricordate lo scorso anno? La Regione minacciò Trenitalia di non pagare quanto dovuto per i trasporti locali.
Cosa è successo poi??? Nulla. Anzi, altri tagli.
Lavoro in una importante azienda della provincia, per ora una delle poche (e scusate se tocco ferro…) sopravvissute anche se con sofferte riduzioni. Parlavo qualche tempo fa con un responsabile che scende ogni tot per controlli e verifiche e giustamente mi faceva notare come la nostra zona sia già difficoltosa da raggiungere perchè non ci sono aereoporti e non c'è un efficiente servizio di treni. Faceva una sua giusta considerazione e cioè che anche questa scarsa rete di collegamenti scoraggia le grandi aziende ad investire nel territorio. Quando arriva/arrivava qualche visitatore – cliente – ispettore, si mandava un auto a… Leggi il resto »