SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Tu chiamale se vuoi e-mozioni. Fra mozioni di sfiducia circolanti, sotterranee o portate alla luce del sole, documenti per cui si devono raccogliere firme e clima teso in maggioranza, il sindaco Giovanni Gaspari sdrammatizza con una battuta: «Mi chiedete se sono sereno? Beh, un’e-mozione non si nega a nessuno».
Sindaco, sono tempi bui, immaginiamo che anche a livello umano non sia un gran momento per lei. «La maggioranza nel Consiglio di lunedì sera ha dato prova di compattezza, votando concordemente l’assestamento di bilancio e il regolamento comunale sul Piano Casa. C’è stata una interessante discussione sulla privatizzazione del servizio idrico, ma alla minoranza non interessava, si vede che erano impegnati a raccogliere le firme».
La mozione di sfiducia non fa piacere a nessuno, e Gaspari muta umore, dall’ostentare serenità passa al sarcasmo.
Sindaco, ha paura del consiglio comunale del 21 dicembre, quando il consiglio discuterà sul bilancio di previsione? «E perchè dovrei avere paura, io temo gli ulteriori tagli economici dal Governo, temo i minori fondi per l’assistenza domiciliare agli anziani, ai malati di Alzheimer. Questi sono i problemi veri, non i giochetti di chi raccoglie le firme. Io non raccolsi mai le firme contro l’amministrazione Martinelli tout court, ma le raccolsi quando l’allora assessore Bruno Gabrielli voleva far diventare la Palazzina Azzurra un ristorante. Le firme non si annunciano, quella è solo propaganda. Le firme prima si raccolgono, poi si depositano, poi si fa il dibattito e si danno le motivazioni in consiglio comunale».
Quindi si torna a parlare del 21 dicembre, se l’opposizione raggiunge le 12 firme per portare la mozione in consiglio…
«Mi aspettano? E va bene, io sono sereno. Raccolgano le dodici firme, e io da parte mia sono disposto ad andare in consiglio comunale dal decimo giorno dopo la consegna delle firme. La legge dà tempo dal decimo al trentesimo giorno successivo alla consegna, beh io sarò pronto l’undicesimo giorno. Io sono tranquillo».
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Mi pare quindi che Gaspari abbia cambiato idea. Aveva detto non più di una settimana fa che in presenza di una mozione si sarebbe dimesso. Oggi invece dichiara la sua disponibilità a discuterne in consiglio comunale. Mi pare un passo avanti: bene. Tuttavia a questo punto la necessità della mozione mi pare superata. Se il Sindaco troverà 16 consiglieri disposti a votare il suo bilancio di previsione potrà dirsi ancora dotato di una maggioranza; qualora non succedesse, al di là del risultato, il sindaco dovrebbe prendere atto della mancanza di una maggioranza e dimettersi. Esiste una posizione intermedia: ovvero che… Leggi il resto »
Lo ripeto da anni che Gaspari ha diversi limiti. Mi spiace, perché umanamente capisco che la sua situazione non sia semplice, ma ormai è un serio peso per la città. Credo che per il bene di tutti, debba rimettere il suo mandato. La città è bloccata. E non c’entrano nulla i cittadini che hanno perso il lavoro, quelli che hanno l’ufficiale giudiziario in casa ecc… Questi non sono alibi che possono giustificare i fallimenti dell’attuale giunta.