SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Le defezioni nel Pd fanno fare una grama figura all’amministrazione Gaspari, a cui manca il numero legale per tenere una seduta tutt’altro che secondaria del consiglio comunale.
All’indomani, i consiglieri comunali del Popolo della Libertà manifestano «preoccupazione per le sorti della città» e attaccano il sindaco.
Com’è nelle cose della politica, una volta constatata l’assenza di quattro consiglieri di maggioranza, gli esponenti del Pdl e del resto dell’opposizione sono usciti dall’aula non garantendo quella che nel gergo di Palazzo viene definita una «stampella» alla giunta.
Luca Vignoli afferma: «Prima e dopo le elezioni provinciali abbiamo assistito a una lunga serie di schermaglie nel Partito Democratico. Ora, è pacifico che abbiano dei problemi interni legati anche alle prossime elezioni, le regionali di marzo. E allora mi chiedo e ci chiediamo: ma quand’è che l’amministrazione Gaspari torna ad occuparsi prioritariamente della città? Gli è rimasto un anno di governo, siamo legittimamente preoccupati sulla loro possibilità d portare a termine qualcosa di concreto». E aggiunge: «Ormai abbiamo un sindaco dimezzato, sta cominciando la resa dei conti anche con i suoi consiglieri comunali».
Pasqualino Piunti, premettendo di «non voler fare strumentalizzazioni», parla di una città «disamorata» verso l’amministrazione Gaspari, da lui accusata di una politica tutta basata sugli annunci e poco concreta.
«A inizio anno parlò di Ballarin e di Piano Spiaggia come sue priorità. Poi abbiamo visto come tutti i suoi annunci si traducano in flop. L’elenco è lunghissimo, cito solo il lungomare nord, il piano regolatore, il piano dei parcheggi con i fantomatici parcheggi silos di cui ora non si sente più parlare. Gaspari e la sua giunta sono fermi, ripiegati su loro stessi».
Sulla stessa linea Bruno Gabrielli: «La città è bloccata, il piano regolatore non va avanti perché pensano solo a fare varianti puntuali. Gaspari è stato capace di entrare in rotta di collisione con la Regione, la Provincia, con enti pubblici come la Ciip, con il precedente segretario comunale Roberto Vita. Non viene ben consigliato da chi lo circonda, manifestando una totale autoreferenzialità».