SAN BENEDETTO DEL TRONTO – In Potenza-Samb del dicembre 2007 (1-1 il risultato finale, reti di Ferrini e Kontè) si vantava di aver inventato il terzo tempo nel mondo del calcio, dopo aver accolto la Samb dei Tormenti con un buffet al termine dell’incontro. Il 13 aprile 2008, nella gara di ritorno (terminata 0-0), fu in effetti accolto come un caro amico. Spigliatissimo in sala stampa, lo si ricorderà. Ma forse era meglio non averlo neppure come amico, men che meno caro, visto che proprio Samb-Potenza è finita nel mirino della Procura potentina perché anche quel risultato sarebbe stato accordato per permettere a Postiglione (solo a lui?) di vincere forti somme alle scommesse.
Peccato che Giuseppe Postiglione ora sia agli arresti, perché sfruttava la sua posizione per fare scommesse sulle partite di calcio, come la discussa Potenza-Salernitana che secondo gli inquirenti sarebbe stata aggiustata dallo stesso con un assegno da 150 mila euro consegnato attraverso l’attenta intermediazione di Luca Evangelisti, ex d.s. della Samb. In pratica Postiglione pagava per perdere.
Per ora l’attenzione è concentrata sui campionati di B e C1 del 2007-08, anche se potrebbero esserci risvolti clamorosi riguardo la passata stagione sportiva.
In particolare sono otto le partite del campionato 2007-2008 di serie B e C1 su cui si è concentrata, per il momento, l’attenzione degli investigatori: oltre Samb-Potenza, Perugia-Potenza, Arezzo-Massese, Taranto-Sangiovannese, Ravenna-Lecce, Gallipoli-Crotone, Pescara-Pistoiese, Massese-Taranto. Su queste il risultato era concordato e poi “utilizzato” per scommesse il cui introito per Postiglione, secondo gli inquirenti, sarebbe stato stimato intorno ai 400 mila euro.
Per alcune gare si sospetta addirittura «una regia occulta a livello nazionale», che non sarebbe sempre direttamente legata alla dirigenza delle squadre coinvolte. Ci sono poi i casi di Potenza-Salernitana, “pilotata” da Postiglione, che avrebbe anche impedito ad alcuni suoi giocatori di entrare in campo, e di Potenza-Gallipoli, con un primo “invito” a perdere la gara rivolto ai pugliesi, trasformatosi poi in minacce ai dirigenti e giocatori.

Non c’è da stupirsi: una volta le scommesse erano vietate e le si poteva fare solo al mercato nero. Adesso sono legalizzate. E’ la liberalizzazione, bellezza. E’ il calcio moderno, cari tifosi.