SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Nello scorso luglio Riviera Oggi annunciava l’approvazione di un progetto che prevedeva la costruzione di un nuovo albergo di lusso nella zona più “turistica” di San Benedetto, sul lungomare a Porto d’Ascoli. Il Consiglio Comunale aveva infatti ratificato la variante al Piano Regolatore, che accoglieva la richiesta di trasformazione dell’edificio (in costruzione sulla sponda sud del torrente Ragnola) da residenziale a ricettivo.

La Variante al Piano Regolatore era passata con 18 voti favorevoli e 7 astenuti. Zero erano stati i contrari, mentre Pasqualino Piunti, Daniele Primavera e Giorgio De Vecchis avevano preferito abbandonare l’aula.

Oggi però, proprio quest’ultimo torna sull’argomento annunciando che quella delibera è stata recentemente impugnata dal Tar, dopo che dei privati direttamente interessati all’esecuzione dell’opera si sono opposti alla possibilità di ritrovarsi a stretto contatto con una struttura a sei piani e di 22 metri d’altezza.

De Vecchis afferma inoltre di aver approfondito la pratica e di essersi accorto di una presunta clamorosa incongruenza: «Il disegno comprenderebbe pure una particella che non risulterebbe di proprietà della ditta Verdemare, bensì del demanio fluviale».

Una rivelazione che, successivamente, l’esponente del Pdl supporta con alcuni numeri: «Dai 2774 metri quadrati inizialmente a disposizione, si sarebbe passato a tremila».

All’accusa di “invasione” sul territorio non autorizzato si somma infine la denuncia del presunto mancato rispetto dei 5 metri minimi di distanza dalla linea di confine:  «Qui quell’obbligo non verrebbe affatto osservato».

La parola, ora, alla difesa.