GROTTAMMARE – Un’iniziativa del Gus, Gruppo Umana Solidarietà onlus, che si rivolge ai rifugiati politici di Grottammare, iniziato lunedì 16 novembre. È “Peschiamo il futuro”, corso di formazione professionale come operatore marittomo che ha l’obiettivo di garantire opportunità di integrazione sociale attraverso il lavoro.

Al corso, realizzato dall’Ong maceratese grazie alla collaborazione dell’Ipsia di San Benedetto del Tronto, del Comune di Grottammare, grazie ai finanziamenti del Fondo nazionale di accompagnamento e integrazione, partecipano sei ragazzi, appartenenti al programma di  accoglienza e integrazione “Together”, che coinvolge i rifugiati politici che soggiornano nel comune di Grottammare. Il periodo di formazione è di tre settimane e fornirà le nozioni base del mestiere di pescatore  attraverso lezioni teoriche, pratiche e alcune esperienze di pesca da barca e rilascerà ai corsisti una certificazione delle competenze professionali.

«Attivare percorsi di integrazione lavorativa efficaci è una sfida in tempi di crisi economica – fanno sapere dalla sede centrale del Gus – Le difficoltà aumentano se le persone da inserire in un mercato del lavoro già saturo non hanno una preparazione specifica e sono rifugiati in fuga da persecuzioni e guerre. Un compito arduo a cui il Gus, che da anni si occupa di integrazione di richiedenti asilo e rifugiati, risponde con un progetto formativo pensato tenendo conto delle caratteristiche del contesto economico di riferimento».

Il Gus è una Ong, Organizzazione non Governativa, che nasce a Macerata come associazione di volontariato nel 1993, nel nome di Guido Puletti (giornalista morto in Bosnia mentre portava aiuti alle popolazioni martoriate dalla guerra).  È presente a Grottammare dal 2007,  con uno sportello attivo all’interno dell’Informagiovani comunale (in via Crucioli) e per conto del Comune, appunto, gestisce dal 2007  il progetto “Together”, rivolto all’accoglienza e all’integrazione di rifugiati e titolari di protezione internazionale. Il progetto fa parte di una rete nazionale che coinvolge più di 100 enti locali e associazioni che insieme costituiscono il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (Sprar).

Attualmente, i rifugiati politici presenti a Grottammare sono 15 e di varia provenienza – Somalia (5), Camerun (2), Afghanistan (3), Turchia (1), Sudan (1), Nigeria (1), Costa d’Avorio (1), Iran (1). Dall’avvio del progetto “Together” ad oggi, le persone assistite sono state 51.