SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Delusi e arrabbiati, si sentono figli di un dio minore rispetto ad altre situazioni di crisi aziendali nelle Marche. Sono i 40 lavoratori della ex Foodinvest, che dal primo novembre si trovano in mobilità dopo che è scaduto il loro periodo di cassa integrazione straordinaria. Sono estremamente e comprensibilmente preoccupati per il loro futuro, per il ritrovarsi a cinquant’anni in mezzo a una strada, disperando di essere riassorbiti dalla nuova società che ha preso in affitto lo storico stabilimento agroindustriale di via Verbania facendolo ripartire dopo mesi di stop (la Ortofrost di Vincenzo Ciulla, che ha potuto riprendere solo metà della forza lavoro impiegata ai tempi della Foodinvest dalla Malavolta Corporate, motivando la scelta con la necessità di una ripresa graduale della produzione).
«Noi chiediamo la cassa integrazione in deroga perché è necessario salvaguardare il sito produttivo, considerando l’unicità della ex Surgela, unica in zona per il suo know-how – afferma la dipendente Ede Talanga – è questo che dovrebbe interessare alle istituzioni. Comunque finisca questa vicenda, sappia il Governatore uscente Spacca che noi lavoratori ex Foodinvest non siamo figli di un dio minore, non ci sono lavoratori di serie A come Merloni, Sadam, Arena e lavoratori di serie B. Terminati gli ammortizzatori sociali, noi e tutti gli altri disoccupati del Piceno verremo da voi delegati dal popolo, scelti dal popolo e profumatamente pagati dal popolo».
In una conferenza stampa presso il Comune di San Benedetto, alcuni rappresentanti dei 40 lavoratori hanno ribadito il loro diritto a veder prolungato l’assistenza al reddito da parte delle istituzioni, per evitare di uscire definitivamente dalla fabbrica in cui hanno lavorato per anni: «La cassa integrazione è un nostro diritto, quelli sono i soldi che noi abbiamo versato per anni sotto forma di contributi», ribadisce l’ex rappresentante sindacale di fabbrica Gabriele Napoletani.
E poi giù esternazioni contro l’atteggiamento a loro dire tenuto dai politici regionali. Ancora Napoletani: «Spacca ci ripeteva che non bisognava spezzare il filo fra gli operai e la fabbrica, ma andando in mobilità questo filo sarà rotto per sempre. I soldi della cassa integrazione in deroga non sarebbero mica stati un regalo, quelli ce li siamo guadagnati in una vita di lavoro. L’ipotesi di non poter accedere alle deroghe non ci era mai stata prospettata, poi invece è emersa solo a fine ottobre. Siamo delusi anche dall’assessore al Piceno Sandro Donati, riteniamo che non si sia dato abbastanza da fare. I risparmi della Regione necessari a fronteggiare la crisi sociale potrebbero partire dal suo stipendio».
Gli operai poi lamentano di non aver potuto parlare con Spacca al termine del consiglio comunale aperto sulla crisi economica di venerdì scorso, tenutosi a San Benedetto. «Ma il governatore però non ha problema alcuno a passeggiare in giro per le Marche con Dustin Hoffman».
Non lesinano critiche, infine, neanche per l’assessore regionale al Lavoro Fabio Badiali. E ribadendo di non voler fare lotte strumentali a fini politici – la gran parte di loro si dichiara di centrosinistra – annunciano azioni di protesta presso la sede della Regione Marche.
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Nell'ultimo consiglio comunale,
Spacca ha sostenuto che la Regione
ha liquidità per la -cassa integrazione ordinaria e per quella straordinaria-!!
Cosa intendeva dire ?
Invito i lavoratori a ridomandarglielo espressamente,
a Spacca o a chi per lui…
Cariissimo Direttore,ormai questa storia sta diventando una Divina Commedia sarebbe ora che anche noi gli ex Foodinvest “FORTUNATI” avessimo la possibilità di dire la nostra magari iniziando a dire: Carissimi colleghi e non dico ex perchè un’Azienda ex novo che riparte a tutti i problemi immaginabili, avete sempre denigrato questo SICILIANO che noi chiamiamo Dott. Ciulla senza mai essere stati contenti che le battaglie che sono state fatte per far riaprie lo stabilimento sono valse a qualcosa i meriti non sono di certo solo di coloro che compaiono in foto ma bensi di tutti coloro che in qualche modo hanno… Leggi il resto »
Abbiamo davanti un esempio di "guerra tra poveri", questo a causa della nuova Legge fallimentare la quale consente agli imprenditori come Malavolta, Cossiri (Itac), Novico e tantissimi altri, di fare come cacchio vogliono. Si fallisce da una parte e si riapre dall'altra il giorno dopo, riassumendo addirittura con il beneficio degli ammortizzatori sociali per ottenere sgravi contributivi, fiscali e non soltanto. Quel che è peggio è che in questa provincia abbiamo una classe politica inerme ed inutile; l'altra sera ad Ascoli, Spacca è stato preso d'assedio da moltissimi lavoratori incazzati che esigevano risposte tangibili, a SBT, abbiamo ascoltato: -edilizia commerciale… Leggi il resto »
@Fortebraccio 2°: tu hai ragione dobbiamo incaxxarci tutti!!! Ma finché molti Radical Chic sambenedettesi predicano la "decrescita" si può fare ben poco! Con la decrescita abbiamo solo l'aumento della disoccupazione. Tempo fai citai alcuni metodi per risolvere il problema; chiedete ai Sindacati perchè non si è seguita quella strada.
Caro Direttore, mi risulta che la Foodinvest non esita più, in quanto dichiarata fallita 08/01/2009,basta con i sentimentalismi. in questo ultimo periodo, abbiamo sentito parlare di Know-how, professionalità, unicità della Surgela, e mi risulta che anche questa non esiste più da tantissimi anni. Allora mi domando perchè questi lavoratori non hanno sfruttato la professionalità, di cui si vantano tanto, mettendola a disposizione delle altre aziende dello stesso settore presenti nel nostro territorio ? o forse è meglio impegnarsi solamente per ricercare notorietà sui mezzi di stampa? Inoltre al Sigor Sindaco, vorrei dire, è giusto occuparsi dei lavoratori e di ammortizzatori… Leggi il resto »
Carissimo Pigno, se la provincia e il comune intervengono con la riduzione delle tariffe utenze , io presenterò loro il conto delle mie bollette dato che sono un disoccupato. Gli imprenditori che riaprono le aziende devono avere capacità economiche e manageriali, tutti sono in grado di fare gli imprenditori con i soldi degli altri!
carissimo uddiu85, concordo con lei che gli imprenditori, per essere riconosciuti tali devono avere le capacità ed i soldi, ma quando ho scritto degli impegni che si era assunto il 1° cittadino della ns. città, non pensavo minimamente al fatto di far pagare alle istituzioni le bollette dell'acqua, lo sa lei che nella nostra citta 1mc. di acqua costa € 2.4, mentre basta attraversare il tronto per pagarla € 0.8 ? ritiene possibile una cosa del genere? l'impegno chiesto al Sindaco e/o alla Provincia,sul problema dell'acqua, da 2 aziende del settore agroindustriale, ritengo sia stata una piccola richiesta, confrontati con… Leggi il resto »
Carissimo direttore la foto riportata su questo articolo dice operai ex foodinvest attualmente in mobilità. Ma anche quel signore seduto al centro in poltrona? Lui stesso ha testimoniato di aver riscattato la mobilità.Quindi Sign. N………. ti piace proprio fatti fotografare dalle testate giornalistiche se cosi fosse ti consiglierei For Men Magazine per dare un tocco di look……………..