SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Lunga è la strada verso il ponte ciclopedonale sul Tronto. E per la contemporanea delocalizzazione del depuratore di Martinsicuro. Due opere che sono molto sentite da entrambe le confinanti amministrazioni comunali di San Benedetto e Martinsicuro, ma sulle quali sembra non siano ancora state gettate solide e concrete basi per l’effettiva realizzazione.
«Il progetto, seppure molto importante – ha affermato il sindaco Gaspari – ha subito una battuta d’arresto a seguito del rinnovo delle due amministrazioni provinciali di Ascoli e Teramo. A tal proposito ho già chiesto al presidente Celani di riprendere i contatti con la Provincia di Teramo. Ma dovranno essere anche interpellati i rispettivi Ato di Ascoli e di Teramo, a cui spetta il compito di effettuare le dovute verifiche tecniche per accertare che il depuratore di San Benedetto abbia una portata sufficiente ad accogliere anche i liquami dell’impianto di Martinsicuro».
Un progetto quindi che a distanza di un anno dall’ultimo incontro tra i vari enti coinvolti, sembra non aver fatto molti passi avanti. Il primo cittadino definisce le due opere come delle «ipotesi progettuali» che ad oggi sarebbero ancora tali.
E il prossimo passo per la ripresa dell’iter verso la realizzazione congiunta di ponte ciclopedonale e delocalizzazione del depuratore dovrebbe essere compiuto proprio dalle due Province di Teramo e Ascoli, che avrebbero il compito di verificare la fattibilità del progetto e di trovare le relative modalità di intervento. Anche il primo cittadino di San Benedetto quindi, allo stesso modo di quello di Martinsicuro, è in attesa delle relative disposizioni sovracomunali per riprendere gli incontri.
La costruzione del ponte permetterebbe di unire i due tratti ciclabili già esistenti – da Cupra e quindi Pedaso a San Benedetto e da Martinsicuro a Roseto – in un unico percorso continuo di circa 60 chilometri, e faciliterebbe gli spostamenti di residenti e turisti tra le due coste limitrofe di Marche e Abruzzo.
La delocalizzazione del depuratore poi permetterebbe alla zona nord di Martinsicuro di essere riqualificata, dato che l’impianto da anni produce miasmi e rumori tali da creare non pochi problemi ai residenti e rende in estate il quartiere poco accogliente anche per i numerosi turisti.
Un duplice progetto quindi che porterebbe vantaggi ad entrambe le cittadine, che molti residenti attendono con impazienza di vedere realizzato, che ha già trovato accordo comune tra i vari enti coinvolti ma che, paradossalmente, dopo anni in cui se ne continua a parlare, rimane ancora nel limbo delle idee e non riesce ad imboccare la strada per trasformarsi in realtà.
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ricordo che si sta realizzando un nuovo ponte che collegherà Martinsicuro e San Benedetto; basterebbe allora collegare il vecchio ponte con l''argine del fiume (lato sud e nord) per ottenere il risultato sperato con un esborso finanziario assolutamente adeguato. La nostra classe politica, tuttavia, dovendo fare il "coperchio al mare" dovrà discutere, riunirsi, contertarsi, approfondire, progettare ecc.ecc.ecc. e, forse, da 20 anni si riusciranno a sperperare centinaria di migliaia di euro.
Evviva l'Italia
Finalmente si sono resi conto che, la delocalizzazione del depuratore permetterebbe alla zona nord di Martinsicuro di essere riqualificata, dato che l'impianto da anni produce miasmi e rumori, e rende il paese in estate poco accogliente anche per i turisti che risiedono. Si dice che il prossimo passo per la realizzazione del ponte ciclopedonale e la delocalizzazione del depuratore dovrebbero essere compiuto dalle due Province, quella Teramo e quella di Ascoli, tutte due amministrate dal centro destra, pertanto ci troviamo in una botte di ferro, stiamo nelle mani di Vagnoni, spero che sappia spendere bene quella valanga di voti che… Leggi il resto »