MONTEPRANDONE – Stefano Stracci risponde alle accuse. In merito alle polemiche apparse sulla stampa in questi giorni circa l’utilizzo del nuovo Campo Sportivo “Centobuchi”. Il Sindaco di Monteprandone sottolinea che «la nuova struttura sarà a disposizione di tutti e specialmente dei più giovani, che potranno fare dello sport uno strumento di crescita umana».

Per illustrare e chiarire le modalità di utilizzo del nuovo campo sportivo, il Vicesindaco Romano Speca e dell’Assessore al Patrimonio Sergio Loggi hanno partecipato ad una riunione indetta dalla Società Sportiva “Centobuchi“ su richiesta dei genitori dei ragazzi.

In quell’occasione l’amministrazione ha ribadito che il campo è stato costruito per essere messo a disposizione di tutti, e che per i primi tempi è bene non sottoporlo ad un uso intensivo solo per preservare un manto erboso ancora debole.

Ha spiegato infatti Stracci: «Nessuno ha mai escluso qualcuno dall’utilizzo del campo. Essere amministratori di una città, sia di maggioranza che di minoranza, vuol dire anche operare con senso di responsabilità ed offrire una corretta informazione ai cittadini, senza creare tensioni ed allarmismi che lacerano il tessuto sociale».

«Rispetto – sottolinea il sindaco – al presunto mancato invito dei Consiglieri de “La Nostra Città” all’inaugurazione, rispondo che finora abbiamo sempre invitato i consiglieri di minoranza agli eventi inaugurali, che per la cerimonia di sabato scorso sono partite delle lettere di invito delle quali possediamo gli orignali e che a presenza di alcuni consiglieri del Pdl conferma ulteriormente l’invio di queste».

Dice ancora Stracci: «Condivido la frase dei Consiglieri de “La Nostra Città” secondo cui l’inaugurazione di una nuova struttura è un evento importante che prescinde dai colori politici e non a caso mi fa piacere sottolineare il plauso espresso all’amministrazione comunale dal Presidente della Provincia Celani, e dagli altri illustri concittadini invitati alla cerimonia di inaugurazione, che hanno presenziato al taglio del nastro del nuovo campo».