SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Una memoria della nostra storia che riemerge dalla polvere del tempo. Da un vecchio album fotografico, ritrovato da Antonietta Anelli, nasce un cofanetto, curato da Gigi Anelli e Giuseppe Merlini, dal titolo “Vele ritrovate” ed edito dalla Lega Navale Italiana. Il prezioso lavoro ripropone le fattezze dell’album originale, con la copertina che imita il cartonato telato color vinaccio con decorazioni nere sopraimpresse.
All’interno, le tavole con le stampe delle cinquantaquattro foto originali: scene di vita dei marittimi di San Benedetto: dalle vele colorate delle paranze e delle lancette in mare o sulla riva per la consegna del pescato e per i lavori di manutenzione, alle attività sull’arenile.
Un documento importante per tenere in vita il ricordo di un mondo che non esiste più se non nei ricordi e negli oggetti sopravvissuti. La testimonianza di un periodo storico, databile tra la fine del diciannovesimo secolo e l’inizio del ventesimo, quando la spiaggia era ancora un paesaggio nudo e incontaminato, e i lavori di costruzione del porto non erano iniziati.
Oltre alle foto, il cofanetto contiene due documenti in folio: uno, dal titolo “La pesca nell’Adriatico”, riporta un’introduzione dello storico Gabriele Cavezzi e un breve spaccato sulle caratteristiche delle imbarcazioni e sul tipo di attività dei nostri marittimi. L’altro è una ricerca, curata da Giuseppe Merlini, sull’onomastica dei protagonisti della civiltà marinara sambenedettese nei vari mestieri a essa legati, dai lavoratori dell’industria della corda di canapa, ai marinai, alle tessitrici, alle filatrici e alle pesciarole.
Immagini e nomi per non affondare la memoria dei luoghi e delle persone che sono, di fatto, il nostro bagaglio culturale più prezioso.
Il pensiero degli autori va anche a uno dei simboli di questa storia di vele e marinai: la Genevieve. Ultimo esemplare della pesca Atlantica, la barca galleggia sulle acque del porto, in bilico tra l’indifferenza di molti sul suo destino e l’appello di quanti – con il sostegno della Lega Navale Italiana di San Benedetto – stanno tentando di salvare l’ultimo ricordo tangibile di grandi imprese marinare del passato.
“Vele ritrovate”: memorie riemerse dal nostro mare
LA RECENSIONE Scatti e nomi da un passato che è orgoglio del presente nella raccolta curata da Gigi Anelli e Giuseppe Merlini. Cinquantaquattro foto, datate tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900, che testimoniano scene di vita marinara sambenedettese e l’onomastica di chi ne fu protagonista.
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Direttore solo una curiosità ,ma il lavoro ultimato sarà posto in vendita , quante copie si troveranno , come sarà possibile caso mai averne una copia,se possibile sarà . Gradirei veramente sapere come fare ,grazie.
Mi associo alla richiesta di Sandro, grazie.
Gentili lettori,
il libro "Vele ritrovate" può essere acquistato da Nuovi Orizzonti, La Bibliofila e Bottega d'Arte Anelli.
Grazie per i vostri interventi.
L’arte nella pubblicità: davvero solo per i professionisti? di MODESTINO TOZZI “La pubblicità è l’anima del commercio”, si sentiva spesso dire in giro. In effetti lo è stata, lo è e sempre lo sarà, credo. Oltre il manifesto, o lo spot radio o TV, cosa è e dove si trova la pubblicità? Cosa c’è alla base della pubblicità? Che ruolo gioca l’arte nel momento in cui si fa pubblicità? Inizio con ordine, cioè individuando quali possono essere le situazioni in cui si fa pubblicità:…… Il Marinaio spiegò le Vele al Vento..ma il Vento non capì.. Grazie ad Emily ora e'… Leggi il resto »
Gentile annafly, onestamente mi sfugge il motivo del tentato (e mal riuscito) sarcasmo del suo intervento, mi perdoni. Di pubblicità qui non c'è intenzione. Ho solo risposto alla richiesta del lettore, pensando di fare un favore. Se per pubblicità intende il fatto che io abbia citato delle librerie, allora, mi perdoni ma qui non dovremmo pubblicare più alcuna notizia. I nomi degli enti, degli editori, delle librerie vengono fuori continuamente perchè fanno parte della "notizia". Se lei conoscesse l'anima del linguaggio della comunicazione saprebbe che la pubblicità – nella sua accezione di messaggio rivolto al pubblico al fine di persuaderlo… Leggi il resto »
Mi sono forse spiegata male emily non era mia intenzione fare polemica o sarcasmo e se cosi' e' sembrato me ne scuso. Spiace che non sia stata chiara la mia finezza non attribuibile certo a lei.
Era mia intenzione invece dividere gli argomenti e cioe' arte e pubblicita'.
Saluti
Sempre e soltanto minestre riscaldate. Questi storici che girano e rigirano sugli stessi argomenti che ci ancorano ancora nell’ ottocento.
Come si fa ad avere nostalgia di tempi in cui i pescatori erano considerato meno delle bestie. Povera gente che e stata umiliata e maltrattata dai borghesi dell’ epoca. Pensiamo che ora con tutte queste reminiscenze gli facciamo giustizia? Non è così perché ancora oggi i loro discendenti non contano niente come allora.
Eppoi la Genevieve con la nostra storia non c' entra niente.
E' stata comprata da un fallimento a Salerno ed è stata impiegata quando la nostra pesca oceanica era finita da un pezzo.
Solo chiacchiere per perditempo.
Antonio Messina… le Vele e la Memoria
Quando fra le cose reali non si riesce a trovare un respiro,forse è più conveniente consultare il mondo dell'immaginazione e, provare ad essere felici dentro un'illusione.
Un concetto affascinante dove l'accostamento nostalgico rispecchia la malinconia di uomini che avendo perso una battaglia o reduci di forti delusioni scelgono poi "le vele".
Che ne pensi Tonino?