SAN BENEDETTO DEL TRONTO – I bersaniani piceni lo contestano, i sostenitori di Franceschini non lo giudicano. Ma loro, il gruppo che ha seguito Sandro Donati nella creazione di una quarta lista regionale per le primarie del Pd del prossimo 25 ottobre, cosa dicono? Mauro Pesarini, Sandro Filiaggi e Stefano Corradetti accompagnano la loro scelta con parole di fuoco verso il gruppo dirigente provinciale, tanto da esprimere una polemica così forte che non sembra facilmente ricomponibile. Neanche il 26 ottobre, nonostante si prometta il contrario.
«Non vogliamo partecipare ad un film con una trama già precostituita, ma vogliamo poter scegliere il finale insieme a tutti gli elettori – scrivono i tre rappresentanti della lista “Partecipazione Democratica” – Sulla stampa stiamo assistendo alle solite e asettiche polemiche sulle primarie e sulle liste che si confrontano. Polemiche a cui la maggior parte dei nostri elettori assiste allibita. Esternazioni alimentate da persone pur militando nello stesso partito ci attaccano in tutte le salse».
«Un Partito, che incarnando la sua denominazione “Partito Democratico”, ha deciso di mettersi in discussione con il metodo delle primarie e propone ai suoi elettori di scegliere la classe dirigente partendo dal segretario nazionale a quello regionale, fino ai delegati delle assemblee nazionale e regionale. Una manifestazione di democrazia che alcuni dirigenti intendono distorcere, tentando di blindare, di fatto, le liste regionali Franceschini e Bersani con candidati a loro referenti, senza lasciare spazio ad altre importanti componenti del partito».
«Gli stessi dirigenti (ascolani e offidani) che non soddisfatti delle scelte e comportamenti scellerati che hanno portato alla disastrosa disfatta delle ultime elezioni amministrative provinciali e comunali di Ascoli Piceno, perseverano nel pretendere di auto referenziarsi come i padroni del partito – è la dura disanima dei “donatiani” – Per queste ragioni un nutrito gruppo di amministratori e liberi iscritti di tutto il territorio Piceno hanno superato ogni campanilismo ideologico e territoriale per costituire una lista per un Partito unito e trasparente per sostenere il candidato unico regionale Ucchielli».
«A chi vuole ingessare questo partito, allontanando il più possibile gli elettori nelle scelte interne, attaccando sui giornali il nostro capolista assessore Sandro Donati e tutti i componenti della lista con teorie infondate e pressioni personali, vogliamo ricordare che domenica 25 ottobre saranno gli stessi elettori a scegliere il finale di questo film. Un film che il 26 deve riportare tutto il partito unito e vicino ai veri problemi che in questo momento fiaccano la vita di tutti i cittadini. In Provincia di Ascoli Piceno siamo l’unico Partito capace di determinare da solo le proprie sconfitte con gli avversari che fanno la sola fatica di stare a guardare. Non vorremmo vedere lo stesso film anche con le prossime elezioni regionali» concludono i tre.