Da Riviera Oggi n. 795

 

MARTINSICURO – «Si naviga a vista»: è l’affermazione più frequente dei balneatori in riferimento alle politiche turistiche di Martinsicuro. In particolar modo è molto sentita la mancanza di una programmazione che dia delle precise direttive su come operare a lungo termine, per rilanciare un settore di vitale importanza per l’intera città.

Ma ormai sembra che si sia entrati in una specie di circolo vizioso: in inverno operatori e Comune si incontrano per pianificare, progettare, proporre, al fine di rendere la successiva stagione turistica migliore delle precedenti. In autunno poi, con l’estate appena alle spalle, il bilancio è invece poco lusinghiero: i soliti problemi che si sono ripresentati, le poche iniziative che si sono intraprese, il malumore degli addetti del settore e i nuovi propositi di migliorare per l’anno successivo.

Basta fare un raffronto per l’anno in corso: lo scorso 29 gennaio 2009 a Martinsicuro si è tenuta l’assemblea annuale degli operatori turistici: proposte, idee e suggerimenti per rilanciare il turismo vengono discusse insieme all’amministrazione comunale.

Si parlò allora di elaborare un piano marketing, di avviare una politica per destagionalizzare e portare i turisti a Martinsicuro anche a giungo e settembre, di migliorare i servizi, sia quelli delle strutture turistiche che cittadine, di censire gli appartamenti da affittare per sapere quali e quanti servizi potessero offrire.

Gli operatori inoltre, nel corso dell’incontro avevano affermato provocatoriamente di voler avere da allora in avanti come unica referente l’assessore al Turismo Patrizia Ciufegni: «Siamo stanchi di fare il cosiddetto “giro delle sette chiese” tra assessori e consiglieri per le questioni inerenti il turismo, raccogliendo solo promesse e mai risposte concrete. Quindi consideriamo la Ciufegni una sorta di “amministratore delegato dell’azienda turistica di Martinsicuro” con la quale ci confronteremo per ogni problematica». Ma anche questo appello sembra sia restato inascoltato.