SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Dalla cassa di colmata al Palacongressi, l’opposizione di sinistra alla giunta Gaspari, guidata dal consigliere comunale Daniele Primavera di Rifondazione Comunista, continua a criticare le scelte della sua ex maggioranza. Con una nota pubblicata sul proprio profilo Facebook, Primavera illustra i passaggi relativi al Palacongressi a partire dalla crisi della giunta Martinelli fino alla campagna elettorale del 2006, per arrivare alle decisioni di questi giorni, che vedono una imminente riapertura della struttura a completamento del project financing vinto dalla famiglia Calabresi.
«Il Project lo vinse la famiglia Calabresi con altri soci – scrive Primavera – i quali, diversamente da quanto inizialmente richiesto, proposero di realizzarci una multisala».
«L’allora opposizione di centrosinistra – sottolinea il consigliere comunale – si scagliò ferocemente contro il progetto, perché (com’è ovvio) il Palacongressi, costruito con soldi pubblici finiva sostanzialmente per rimpinguare le tasche di un privato senza sostanziosi benefici pubblici, e perchè la finalità del Palacongressi era appunto quella convegnistica, dovendo servire prevalentemente per attività di supporto al turismo, fonte di reddito per una grandissima parte dei sambenedettesi. Ma nel 2005 ecco che succede l’imprevedibile: l’amministrazione Martinelli, dilaniata dai dissidi interni, decide di terminare la propria esperienza. Tutti a casa: un anno di commissario, ed ecco il centrosinistra, con a capo proprio Gaspari, il leader dell’opposizione consiliare, che soltanto pochi mesi prima si domandava scandalizzato “Quale indirizzo si deve dare a una città votata al turismo? La scelta della multisala è adeguata a migliorare la spendibilità del territorio sotto il profilo turistico? Il Palacongressi serviva a far ripartire un volano. Così si perde la naturale vocazione di San Benedetto“. Su quelle posizioni Gaspari vinse le elezioni. E cosa fece? Tanto per essere tranquillo, decise di mandare avanti il Project, rivedendo le proprie posizioni iniziali».
Secondo la ricostruzione di Primavera, Rifondazione a quel punto provò a modificare gli accordi in via di definizione, chiedendo «una maggiore disponibilità delle sale (35 volte all’anno), uno spazio permamente per le attività comunali (di almeno 200 metri quadrati, sui migliaia disponibili), sulla destinazione degli spazi, sul nome da mantenere. Richieste parzialmente accolte dalla giunta Gaspari. Fu annunciato anche un fantomatico “patto per la città“, una piattaforma pubblico-privata per lo sviluppo dell’attività convegnistica. Un’altra delle solite promesse della Giunta Gaspari, fatta per tacitare le polemiche, e di cui a due anni e mezzo di distanza non si sa più nulla».
Quindi, «pochi giorni fa, a lavori pressochè ultimati, l’amministrazione approva una delibera di giunta, in cui richiede l’uso di uno spazio (50 metri quadrati), praticamente un piccolo ufficio con bagno, inadatto a qualunque attività collettiva) e stabilisce in che modo avrà accesso ai suoi 35 giorni di uso della struttura. In che modo? Ma a pagamento, naturalmente! L’amministrazione pagherà, per ogni utilizzo delle sale, cifre fino a 400 euro. Un convegno di, diciamo, 3 giorni, che utilizzi la sala principale e altre 3 sale minori, costerebbe all’amministrazione circa tremila euro (400 €/gg per la sala grande, 200 €/gg per le sale piccole). Fantastico. Il Palacongressi lo abbiamo costruito noi, lo abbiamo regalato a un privato (che a sue spese lo adatta ai propri comodi) per 30 anni, e adesso per usarlo dobbiamo pure pagarlo».
L’ultimo affondo di Primavera è contro la città tutta: «Queste cose succedono solo in Italia, un Paese dove ognuno pensa al proprio tornaconto e non è in grado di guardare a un palmo dal naso. Il fatto che in questi anni nè le associazione albergatori, né le organizzazioni di categoria del commercio, in potenza principali beneficiari dell’intervento, e neppure i cittadini, finanziatori del progetto con le loro tasse, non abbiano detto una parola, sono segni chiari e tangibili di quanto la nostra città meriti, aspetti o sia in grado di sostenere una politica di coordinamento, promozione, pianificazione. Purtroppo siamo buoni soltanto a fare e chiedere marchette. E a lamentarci delle tasse. Il massimo che meritiamo è scegliere tra Gaspari e Martinelli».
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Non conosco i dettagli con il quale è stato redatto il project financing ma al fine di validare le accuse apportate da Daniele Primavera è importante sapere se il Project financing è di tipo BOT (build operate and transfer) o BOO (build operate and own). Nel primo caso le accuse non avrebbero molto senso visto che è paragonabile ad una concessione di uso (certamente i termini della concessione devono essere adeguatamente trattati) nel secondo caso le accuse sono fondate e rilevantissime perchè si tratterebbe di fatto di un regalo, non solo del palacongressi ma anche del cambio di destinazione del… Leggi il resto »
condivido alla lettera tutto ciò che dici ma vorrei anche chiederti, quando avvenivano tutti i vari passaggi burocratici e gli accordi per arrivare alla realizzazione del f. project,, DANIELE PRIMAVERA e il suo partito dov'erano ?
vorrei sbagliarmi, ma non ho sentito mai pronunciare una parola da voi ,sullo scempio che si è voluto compiere ,ne contro MARTINELLI ne contro GASPARI.
potresti spiegarci qualcosa al riguardo?
grazie
@roberto: Volentieri, tornando comunque a precisare che quanto riportato non è un comunicato stampa ma una nota su facebook, e che dunque i toni sono calibrati su quel mezzo di comunicazione, più condizionati dallo sfogo dell'impotenza di un amministratore di minoranza che dalla volontà di esprimere una posizione politica circostanziata. Anche perchè, in realtà, sono scoraggiato molto più di quanto non sia arrabbiato. Quanto alle posizioni politiche del mio partito, ti invito a trovare le dichiarazioni di Rifondazione negli anni 2004-2005, periodo nel quale il mio partito (me compreso) protestò vibratamente sia mediante il suo consigliere di riferimento che con… Leggi il resto »
@alessandro84: è una concessione per 30 anni affidata, in seguito a gara deserta, al proponente/promotore Calabresi
Incredibilmente sul sito del comune di SBT non c'è né la convenzione con il promotore né il progetto. Il cittadino che vuole farsi un'opinione definitiva deve andare in comune e fare un accesso agli atti? Nell'era di internet non mi sembra molto trasparente.
Dalle varie delibere si evince comunque che Primavera ha ragione, la contropartita per l'amministrazione si riduce alla saletta con annesso bagno e ai 35 giorni (oltretutto pagati). poco più di un piatto di lenticchie.
Grazie Ska77 se è una concessione rientra nella categoria BOT; hai ragione sul sito del comune tempo fai mandai una mail al sindaco per lamentare la mancanza del bilancio della multiservizi la risposta fu quella di cercare meglio.
Il fatto che Gaspari riesca a mettere d'accordo Alessandro84 e DanielePrimavera mi rallegra ma mi fa anche pensare… Hai ragione Daniele,Gaspari ci ha ingannato,e sono sicuro che ne pagherà le conseguenze. Purtroppo riconsegnando la città nelle mani di una destra,che già si è dimostrata inadeguata. E quindi in realtà quelle conseguenze ce le accolleremo noi cittadini,come sempre! Se tutti avessero l'onestà intellettuale di "noi" di sinistra,quella di saper distinguere un errore e una porcata a prescindere da chi la compia,quella di non abbassare la testa in cerca di compromessi,di do ut des,di andare contro ai nostri alleati se non mantengono… Leggi il resto »