da Riviera Oggi numero 794
MONTEPRANDONE – Eletto lo scorso giugno con un quasi plebiscitario 65,40% dei consensi, Stefano Stracci ha presentato, al Consiglio Comunale del 30 settembre, le linee programmatiche del suo mandato. Con noi ha commentato i suoi primi 100 giorni da Sindaco.
Come è cambiata la vita di Stefano Stracci da quando è diventato sindaco?
«Fare il Sindaco ti cambia la vita, i cittadini chiedono una disponibilità totale e questo riduce di molto gli spazi della vita privata. La fatica e l’impegno però sono di gran lunga compensati dall’affetto dei miei concittadini».
Quali sono stati i principali passaggi della vita amministrativa in questi primi cento giorni?
«Sono stati cento giorni molto intensi nei quali appena nominata la Giunta è stata effettuata la ricognizione del bilancio e dei cespiti patrimoniali. Abbiamo poi iniziato la fase di programmazione a partire dalle opere pubbliche e attualmente stiamo verificando inoltre la riorganizzazione degli uffici comunali».
L’urbanistica è stata molto dibattuta in campagna elettorale: ci si possono aspettare novità?
«Noi intendiamo esercitare una pianificazione rigorosa e partecipata applicando strumenti avanzati e trasparenti. Nell’attuale contesto di ristrettezza delle risorse pubbliche intendiamo coinvolgere il capitale privato nel rispetto delle regole, concertando e possibilmente condividendo le scelte strategiche con le minoranze consiliari. Proprio nell’ultimo Consiglio abbiamo approvato una variante al Prg che ci permetterà di iniziare i lavori per la qualificazione dell’area del boschetto di Monteprandone con la realizzazione di un campetto polivalente, opera molto sentita dai giovani del centro».
Viabilità, svincolo della superstrada con accordo di programma, pista ciclabile sul Tronto: quanto devono aspettare ancora i cittadini?
«Per quanto riguarda la bretella di collegamento della zona industriale, il completamento è subordinato all’approvazione dell’accordo di programma come pure la realizzazione dello svincolo. Abbiamo già chiesto un incontro al Presidente della Provincia Celani per la firma del decreto e confidiamo in tempi celeri per l’inizio dei lavori. La pista ciclabile è invece in fase di realizzazione; la parte ovest che va da via dell’Industria fino a Fosso Nuovo è già stata ultimata mentre è in progettazione un’altra pista ciclabile lungo la stessa via dell’Industria».
Sono da poco ricominciate le scuole: qual è la situazione degli istituti monteprandonesi?
«Abbiamo saputo fronteggiare un’emergenza legata ad un boom di iscrizioni alla Scuola d’Infanzia, e a breve inaugureremo una nuova aula nel plesso di Colle Gioioso. A giorni inoltre sarà attivo il servizio mensa presso la Scuola Primaria di Centobuchi. Si tratta di una nuova struttura che può ospitare fino a 180 allievi per ogni turno. Inoltre nell’ultimo Consiglio abbiamo stanziato una somma pari a 50 mila euro per il consolidamento di alcuni piloni della Scuola Media “Carlo Allegretti”».
Sport: la palestra di Colle Gioioso è sovraffollata, quando saranno pronti i nuovi impianti?
«Offriremo a breve una risposta concreta e assai preziosa per le diverse associazioni sportive del territorio. Realizzeremo infatti nelle prossime settimane una copertura pressostatica che renderà la piastra sportiva polivalente utilizzabile anche d’inverno. In questo modo i tanti atleti del nostro comune potranno suddividere i loro allenamenti fra il palazzetto di Colle Gioioso e la nuova struttura chiusa ed adeguatamente riscaldata situata a Centobuchi».
Il sindaco Gaspari di San Benedetto aveva iniziato il suo mandato puntando sull’associazione dei Comuni. Il progetto, purtroppo, sembra in una fase di stanca. Qual è la posizione e la volontà dell’amministrazione monteprandonese a tal proposito?
«Guardiamo con favore tutte le occasioni di coordinamento di area vasta, ma in una Provincia già molto piccola come la nostra non mi entusiasmano forme di associazionismo pesante che sostituiscano agli organi già preposti alla funzione di coordinamento. C’è già la Provincia, ci sono gli Ambiti, i Consorzi e quindi sono favorevole ad un maggior coordinamento fra Sindaci, meno all’istituzione di nuove sovrastrutture».
Torniamo sul privato: qual è il rapporto tra i cittadini e il sindaco? Cosa chiedono maggiormente ad un primo cittadino?
«Purtroppo devo segnalare un viavai continuo nel mio ufficio di cittadini che hanno due esigenze principali: la casa e il lavoro. La crisi occupazionale che ha colpito il Piceno si è fatta sentire fortemente sui cittadini monteprandonesi e oggi ci sono famiglie che hanno gravi difficoltà per arrivare alla fine del mese».
Per il Pd provinciale le ultime elezioni amministrative sono state molto negative (a San Benedetto è sceso al di sotto del 20%), con alcune notevoli eccezioni, come Monteprandone e Offida. Come può, questo partito, uscire dall’impasse in cui è finito? La classe dirigente provinciale non si tocca?
«Io credo che questo partito debba ripartire dai circoli e dai territori, il Congresso che si sta svolgendo sarà sicuramente un utile momento di discussione e confronto. Anche a livello provinciale saranno gli iscritti e gli elettori a determinare la linea politica e chi dovrà rappresentarla».
L’opposizione comunale era stata molto combattiva durante la campagna elettorale, ma adesso sembra quasi “scomparsa”. Come sono i rapporti tra maggioranza e minoranze?
«Non credo che la minoranza sia scomparsa ma ritengo che dopo l’eccitazione della campagna elettorale sia arrivato il momento della responsabilità a cui tutti siamo chiamati, sia maggioranza che minoranza. Ho trovato in Consiglio Comunale minoranze propositive, aperte al dialogo e mai pretestuose. Mi auguro che per il proseguo si possa arrivare anche a condividere le scelte strategiche per il nostro territorio».
Fra cinque anni, Stefano Stracci per cosa vorrebbe essere ricordato per il suo primo mandato?
«Mi piacerebbe essere ricordato come un Sindaco onesto che ha servito i propri concittadini».