SAN BENEDETTO DEL TRONTO – In segno di solidarietà con la famiglia del marittimo disperso per l’affondamento della Diana Madre davanti al porto di Giulianova, l’Amministrazione comunale di San Benedetto del Tronto ha deciso di rinviare a data da destinarsi le manifestazioni civili inserite nel programma delle celebrazioni in onore del Santo Patrono.
«La Pro Loco di San Benedetto del Tronto (mai riconosciuta dalla giunta Gaspari ndr), pur concordando sulla decisione amministrativa comunale che ha deciso il rinvio -afferma il presidente Marco Calvaresi durante una conferenza stampa- ritiene che quattro giorni per una festa patronale sono veramente troppi e per di più non c’è stata una vera e propria rievocazione storica. Mi chiedo quale sia il filo rosso che collega la serie di eventi con la storia di San Benedetto Martire».
Dopo aver accennato ad un possibile dispetto nei loro confronti, visto che proprio la “Pro loco sambenedettese” un anno fa aveva iniziato a creare i presupposti per far diventare un vero evento la ricorrenza storico-religosa, ha aggiunto che avevano già un progetto per quel giorno.
Dopo aver dissentito sul fatto che potesse trattarsi di un dispetto e che, quanto organizzato dal Comune, non è da buttar via in toto (forse occorre collegare meglio i vari eventi), incuriositi dall’idea per la quale la “Pro Loco” aveva avuto il supporto dello storico sambenedettese Giuseppe Romani (medico), autore tra l’altro di un libro di successo sul nostro Santo, abbiamo chiesto a Calvaresi qualche dettaglio.
«Noi avremmo voluto una vera e propria rievocazione storica, con una “camminata” dal mare al paese, ovviamente in collaborazione con il Comune di San Benedetto del Tronto. Sfilata in costume intervallata da fermate nelle quali venivano ripercorso i vari passaggi che hanno fatto sì che i resti martorizzati dell’ufficiale romano arrivassero qui e fosse riconosciuto ufficialmente quale nostro patrono. La riproporremmo insieme al dottor Romani, ricercatore cronologico principe della vita di San Benedetto Martire».

Magari per il giorno in cui la festa verrà ripetuta, perché no?