GROTTAMMARE – Consegnati ufficialmente all’amministrazione comunale i dieci alloggi popolari al Paese Alto, nell’ex Palazzo Buttafoco in Piazza Peretti. Davvero rilevante la posizione dello stabile: un panorama eccezionale e appartamenti per ogni situazione numerica familiare.
«È un momento storico – afferma il sindaco Luigi Merli – per un intervento unico in Italia: è stato recuperato uno dei migliori scorci del Paese Alto che tornerà ad essere un pezzo di paese vissuto e non solo un paese museo».
«Il bello non è solo per i ricchi – conclude il sindaco – altrimenti finiremmo per avere società sempre più disuguali».
Soddisfazione anche dal presidente dell’Erap – Ente regionale per l’abitazione pubblica – Alessandro Filiaggi: «Un intervento che è stato un onere importante, un milione e mezzo di euro, ma anche inusuale: abbiamo operato in un centro storico, collaborando anche con la Sovraintendenza».
Lo scorso 10 settembre, l’ufficio Tecnico comunale ha rilasciato il certificato di agibilità dell’edificio realizzato dall’Erap e di conseguenza il nulla osta all’ufficio Casa per procedere alla nomina degli assegnatari degli alloggi, in base alla graduatoria pubblicata sul Bur Marche, il 17 aprile 2008.
L’elenco – che ha validità due anni dalla pubblicazione – è composto da 85 richiedenti. Oltre a questi 10 alloggi, sono in fase conclusiva di realizzazione altri 12 in via Della Rinascita (zona Piscina comunale).
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A me sembra una cosa paradossale, della quale dovremmo vergognarci.
Dare appartamenti di lusso a chi non può permetterseli, è uno schiaffo a chi con fatica paga l'affitto o il mutuo facendo sacrifici, senza chiedere un euro a nessuno.
Ecco cosa è capace di partorire la sinistra radical chic.
Davvero intollerabile.
Gundam è disinformato. Forse commentare tutto di getto non aiuta a eliminare i pregiudizi. Gli appartamenti, per quanto posizionati al Paese Alto, non sono "di lusso". Sono normali appartamenti. Come dovrebberlo essere tutti quelli dell'ex Iacp, anziché essere concepiti sempre come topaie per feccia sociale. L'idea che le case popolari debbano essere sempre in periferia e/o di scarsa qualità è, questa sì, vergognosa e intollerabile per il suo contenuto classista. Come, del resto, è reazionaria l'idea che i borghi storici debbano essere appannaggio di ricchi possidenti, gran turisti di città, speculatori, che li lasciano deserti come un museo di notte.… Leggi il resto »
Caro Lorenzo, nessuno dice che le case popolari debbano essere brutte o fatte con materiali scadenti. Fare una "bella" casa non significa dover spendere di più, semplicemente significa far lavorare architetti competenti ed avere una minima sensibilità estetica. Gli orribili casermoni popolari in Via Manara a SBT, sono brutti perché i komunisti al potere li hanno voluti così: stile Soviet Russo. Ben diverso, invece, è concedere un appartamento in una zona prestigiosa ad un canone che è meno della metà (esempio) di quello di mercato. Per quanto mi riguarda, si tratta di una regalia. E l'amministrazione non ha il diritto… Leggi il resto »
A me sembra paradossale che se si decide di recuperare un edificio ( traducasi: non consumare nuovo territorio) e di darlo a chi non può permettersi un mutuo debba essere per forza "radical chic".
Negli ultimi anni sono state costruite tantissime abitazioni a Grottammare, anzi forse era meglio cercare di recuperare più edifici ( anche se non so quanti ce ne sono) piuttosto che costruirne così tanti nuovi.
Chi negli ultimi 50 anni ha partorito certi orribili palazzoni popolari come lo dobbiamo definire?
Le case popolari non sono un invenzione dei ''komunisti'' , sono anche realizzate in varie città da giunte di cdx, com'è giusto che sia.
Questa mania di includere sempre la destra e la sinistra nei commenti su qualsiasi argomento è veramente faziosa e stucchevole, mi sembra di vivere ai tempi dei guelfi e ghibellini.
@LorenzoRossi: non capisco perchè se in Italia l'80% delle famiglie ha casa di proprietà dobbiamo favorire l'edilizia popolare. Considerando che siamo ben oltre altri paesi europei non mi sembra la priorità piuttosto le infrastrutture sono la priorità! Sono d'accordo con Ventura sul consumo del territorio; servono piani regolatori realistici: se non ci sono serie previsioni di crescita della città è inutile mettere nuove aree fabbricabili anzi sarebbero da ridurre al fine di incentivare la riqualificazione di quartieri degradati. Ma evidentemente non sempre le amministrazioni possono redigere i piani regolatori in autonomia… Poi io sono contrario alle case popolare perchè come… Leggi il resto »
Caro Gundam, sono d'accordo sul fatto che i casermoni di via Manara siano uno scempio e qualunque Iacp del passato (più che amministrazione comunale) l'abbia concepito ha sbagliato, continuando nella logica classista della marginalizzazione urbana dei meno abbienti (spesso famiglie della marineria sambenedettese). L'amministrazione di Grottammare non sta regalando nulla, ma ha semplicemente destinato ad uno scopo sociale uno stabile a prescindere dalla sua collocazione, stabile che verrà però gestito dall'Ater. Evitiamo confusioni. Quanto alla questione della dignità di chi fa domanda, mi trovi in disaccordo. In primo luogo, perché nessuno di noi può dare comodamente da dietro un computer… Leggi il resto »
Caro Lorenzo, io esagero un po' con i toni per rendere la discussione più avvincente, ma quello che tu scrivi si avvicina pericolosamente al pensiero di pianificazione edilizia dei paesi socialisti! Lo stato che deve favorire ed ampliare la costurzione di ediliza popolare??? Ma stiamo scherzando??? Vieni a farti un giro a Milano, dove l'edilizia popolare è stata fortemente favorita negli anni '70. Interi quartieri sono sprofondati nel degrado, chi doveva gestire le case ne ha perso completamente il controllo, ci sono occupazioni abusive difese dai komunisti dei centri sociali…insomma, hanno creato un serissimo problema. E tutto questo a Milano,… Leggi il resto »
Ma Alessandro 84, di cosa stai parlando? Trovo sconcertante che da dietro un computer, senza un confronto con la realtà viva delle cose, con i problemi della gente in carne e ossa, si scriva di distorsioni del mercato, di clusterizzare, di versioning, ripetendo a pappagallo il manualetto di economie appreso all'Università. Ostinarsi a glossare gli articoli di Sambenettoggi con pillole di neoliberismo nel momento storico del fallimento – a nostre spese – di questa dottrina (religione) economica, è nella migliore delle ipotesi un esercizio di stile. Il mercato non si autoregola e questa crisi lo dimostra: se lasciato a se… Leggi il resto »
@Gundam
Le case popolari di Grottammare sono un esempio di recupero e non consumano territorio. Quindi mi stai dando ragione involontariamente.
Quanto i "kumunisti" con kappa, beh, preferisco i discorsi seri.
Questa crociata contro l'edilizia pubblica di Gundam la trovo davvero fuori luogo. L'edilizia residenziale pubblica nelle sue molte forme (che ovviamente possono essere discusse) risponde a un principio abbastanza semplice di solidarietà. In un moderno stato avanzato non è pensabile che ci siano persone costrette a vivere sotto un ponte o in condizioni inaccettabili di degrado, e questo al di là di qualunque merito o colpa individuale. Esattamente come sarebbe vergognoso che in uno stato moderno e dal benessere diffuso qualcuno morisse di fame. Non si tratta di una cosa che ha a che fare con noi comunisti (o con… Leggi il resto »
Sono abbastanza d'accordo con il sig. Lorenzo Rossi sul fatto che edilizia popolare non vuol dire zone periferiche. Anche perchè oggi, in alcuni csi, quelle che erano zone perferiche sono diventate zone residenziali. E credo che sia molot meglio fare interventi di questo tipo piuttosto che scempi come la zona Agraria dove adesso vogliono fare anche la Torre!! Il problema saranno poi i criteri di assegnazione, i canoni che dovranno essere calmeriati ma non regalati e con i soldi supportare l'edilizia cooperativa convenzionata contro le speculazioni che tutta riviera ha subito in questi anni per colpa dei soliti noti!!
@lorenzo Rossi quello che tu dici non ESISTE! Dimostri notevole mancanze di cultura generale oltre a quelle economiche. Il mercato si autoregola in regimi di deregulation non in regimi di liberismo in quanto le regole le pone lo stato che preferisce agire da attore economico portando inefficienze nel mercato. Ovviamente si aprono notevoli opportunità per il pubblico poichè agire da regolamentatore è molto più complesso e richiedo capacità notevoli spesso non reperibili nei mercati della partitocrazia. Il fatto che confonda la deregulation con il capitalismo rende tutto quello detto da te assolutamente irrilevante poichè hai dimostrato di non sapere di… Leggi il resto »
@lorenzo Rossi: inoltre trovo il tuo atteggiamento nei confronti dell'accademia e degli studi universitari totalmente denigratorio nei confronti dell'istruzione italiana. Invece di usarla per risolvere problemi o evitare banali errori da principianti, si preferisce attaccarla, ricorda molto la storia della volpe e dell'uva….