GROTTAMMARE – «Voglio credere che in questo momento Daniela stia facendo un giro in questo Parco con la sua Montainbike». Sono le parole commoventi della mamma di Daniela Calise (morta in bicicletta in un incidente stradale sulla Valtesino, nel settembre 1997 a 15 anni), Lamberta, a cui è dedicato il Parco ciclistico, grande opera inaugurata nel pomeriggio di domenica 11 ottobre.

Diversi i saluti delle autorità politiche e dei tecnici, come l’assessore regionale Sandro Donati che afferma: «Un’opera come questa rende la città fruibile e vivibile, dando al nostro territorio una grande opera. Grottammare è anche una città turistica e questo spazio è un vanto perché offre qualcosa in più anche alle persone che vengono in vacanza qui». Presenti anche, oltre alle Forze dell’ordine Cabarinieri e Finanza, il vicepresidente della Provincia di Ascoli Pasqualino Piunti, il consigliere della federazione ciclisti italiani Camillo Ciancetta, il Presidente provinciale del Coni Aldo Sabatucci, e ovviamente il presidente della società ciclistica Marino Marini ed il direttore sportivo Gianfranco Mozzoni.

Partendo dalle polemiche che hanno girato attorno al Parco ciclistico, il sindaco Luigi Merli ricorda come questo spazio abbia da sempre avuto una connotazione sportiva: «Su questo parco sono state fatte molte polemiche, ma i numeri smentiscono le chiacchiere. Sono molto legato a questo spazio, una quarantina di anni fa usavamo creare un campo da calcetto qui e ricordo che ad ogni autunno la piena ce lo portava via».

All’inaugurazione hanno preso parte i bambini delle scuole di ciclismo picene e maceratesi fra cui giovani campioni marchigiani, come la sedicenne Stella Tomassini (campionessa italiana di velocità su strada e keirin), Celeste Mozzoni (campionessa regionale di velocità, categoria Esordienti I anno), Andrea Pagliarini (campione provinciale cat. Allievi) e l’ex campione europeo Vincenzo Ceci.

Il parco ciclistico “Daniela Calise” si trova in via Pablo Picasso (nei pressi della rotatoria sulla Statale 16, non lontano dal casello autostrale), all’interno di un’ area acquistata dal Comune dalle Ferrovie dello Stato e di un’area contigua privata destinata a verde pubblico.
Da quella tragica esperienza, nacque l’idea di realizzare un impianto che permettesse la pratica del ciclismo in condizioni di sicurezza. Dopo vari anni di vicissitudini burocratiche – l’iter iniziò nel 2002 –  il comune di Grottammare è riuscito a concretizzarla, ottenendo un contributo regionale per la mobilità ciclistica e bandendo l’affidamento dei lavori mediante la procedura della  sponsorizzazione: con l’offerta di 226 mila euro, l’impresa Sipa Costruzioni si impegnava a realizzare la pista e a ristrutturare i due edifici inseriti nel contesto (un tempo magazzino-officina delle Ferrovie e abitazione del custode); in cambio, otteneva il riconoscimento dell’opera e l’apposizione di tre cartelloni pubblicitari all’interno del complesso per un periodo di 10 anni. I lavori sono iniziati nel dicembre del 2006 e si sono conclusi nel febbraio 2009.

L’impianto sportivo consiste in una pista ciclistica lunga 630,54 metri e larga 5. Il circuito è caratterizzato da un andamento altimetrico con pendenze che seguono quelle naturali del terreno ed oscillano dall’1 al 2%.  Nei tratti in curva e nei punti di entrata  il viadotto è protetto da pannelli ricoperti di materiale antishock. Uno degli edifici ristrutturati è stato destinato a centro servizi per gli utilizzatori dell’impianto.

La gestione dell’impianto verrà affidata tramite convenzione alla società ciclistica grottammarese “Perla dell’Adriatico”, che si occupa dell’avviamento al ciclismo di bambini e bambine dai 7 ai 12 anni. Resterà comunque aperto al pubblico, nelle ore non destinate agli allenamenti.

All’utilizzo della pista è unita la fruibilità di un parco verde recintato, dove sono state messe a dimora varie essenze per creare gradevoli spazi di relax o di sosta per i ciclisti in allenamento. Per non pregiudicare la crescita del manto erboso, alla piantumazione del prato si provvederà dopo l’inaugurazione.