GROTTAMMARE – Sono stati scelti durante il consiglio comunale del 30 settembre i revisori dei conti, ovvero l’organo di controllo interno che ha funzione di verifica, analisi e valutazione della situazione economica.La diatriba è partita il 2 ottobre con una nota stampa del Popolo delle Libertà.
Risponde l’assessore alle attività produttive Cesare Augusto Carboni «con il fine di sconfessare le falsità e le banali strumentalizzazioni del Pdl apparse sulla stampa per il tramite del proprio capogruppo Maria Grazia Concetti».

Spiega Carboni: «Durante il Consiglio Comunale è stata proposta ed accettata una interruzione della seduta affinché i gruppi consiliari trovassero le convergenze necessarie per porre a votazione la nomina di una sola lista di candidati. Alla riunione hanno partecipato il sottoscritto per la maggioranza, l’architetto Mariani per il Gruppo Futura e i consiglieri Olivieri e Marconi per il Pdl. Il capogruppo Concetti aveva preferito fumarsi una sigaretta».

L’assessore traccia una cronistoria della riunione (in allegato all’articolo, nel menù di destra) e commenta «È vero che in politica, purtroppo, si usano spesso pratiche scorrette, ma strumentalizzare le posizioni di chi è stato pregato ad assumere quelle stesse posizioni, mi pare un po’ eccessivo. E, soprattutto, non si vuol capire che il Collegio dei Revisori dei Conti non è un organo politico, ma è un organo di controllo che, in piena autonomia ed indipendenza, è chiamato a verificare la correttezza delle azioni amministrative che abbiano rilevanza finanziaria. E di ciò il collegio ne risponde direttamente alla Corte dei Conti. Voler politicizzare anche questo organo da parte del Pdl è paradossale».

Alla risposta dell’assessore Carboni segue la risposta di Raffaele Rossi, consigliere comunale per il PDL, che afferma: « I fatti dimostrati in modo inequivocabile dall’esito del voto, la maggioranza ha votato tutti e tre i revisori. Se avessero realmente voluto lasciare un componente all’opposizione, avrebbero dovuto semplicemente votare due professionisti lasciando la libertà di eleggere il terzo in modo autonomo alla minoranza.

La legge prevede che tale collegio composto da tre membri sia eletto dal consiglio comunale ed è prassi, non obbligo di legge, che uno dei tre professionisti venga eletto dalla minoranza»

Il consigliere Rossi continua, scendendo più nei particolari, affermando che «Tutte le giustificazioni addotte da Cesare Carboni, oltre a delineare una sua propensione all’inciucio, costume politico assolutamente riluttante, sono sconfessate dalle dichiarazioni del capo gruppo Maria Grazia Concetti effettuate prima e dopo la sospensione del consiglio comunale chiesta al fine di concertare un accordo.

Accordo di fatto impossibile visto che il centro-destra fatta eccezione del consigliere Roberto Marconi si era espresso a favore di Luigi Citeroni in sostituzione di Paolo Petrocchi precedentemente espresso dal centro-destra».