ASCOLI PICENO – Non è certo quello che i lavoratori si aspettavano dopo che la Manuli aveva aperto spiragli di trattativa dichiarando di voler presentare il 5 ottobre, nell’incontro con il Ministero dello Sviluppo Economico, un nuovo piano industriale per il sito di Ascoli. L’incontro è stato rimandato al giorno 13. L’impressione è che lo stesso Ministero abbia ritenuto inadeguato il nuovo Piano, spingendo così i vertici della Manuli a rivederlo.

Probabilmente la nuova strategia prevedeva comunque ingenti tagli di personale, cosa che sindacati e lavoratori non avrebbero sicuramente accettato. La Manuli aveva nell’estate scorsa dichiarato di voler chiudere l’impianto di Ascoli, mettendo così in mobilità 375 dipendenti, per delocalizzare in Cina. «Forse in Cina l’azienda non ha avuto in termini di qualità i riscontri che si aspettava – afferma Andrea Quaglietti del Sdl e Rsu aziendale- e così vuole tenere aperta una parte dell’impianto ascolano in attesa che vengano raggiunti gli stessi livelli di professionalità».

Al momento si tratta di ipotesi, ma se così fosse i lavoratori non ci starebbero a veder ridimensionare gradualmente l’azienda, convinti come sono che l’impianto ascolano debba tornare a produrre a pieno regime. «Se il nuovo Piano -continua ancora Quaglietti – dovesse comunque prevedere forti ridimensionamenti del personale noi non lo potremmo accettare». Così sindacati e lavoratori, questa volta uniti dopo aver risolto i precedenti attriti, si stanno muovendo per organizzare una nuova mobilitazione generale che, intorno alla vertenza Manuli, veda rappresentate anche tutte le altre realtà in difficoltà nel territorio Piceno.

La Manifestazione potrebbe svolgersi a Roma proprio sotto la sede del Ministero il giorno precedente l’incontro del 13 con l’Azienda.

Si teme però anche che la Manuli stia prendendo tempo per far passare il 15 ottobre, giorno in cui scadono i 70 giorni previsti per le trattavive con i sindacati e con le istituzioni, per dare avvio alle procedure di licenziamento senza alcun vincolo.