MARTINSICURO – Le Ferrovie dello Stato chiedono al Comune l’abbattimento di 12 pini in prossimità di un tratto ferroviario a Villa Rosa, in quanto ritenuti pericolosi. «E’ un paradosso – scrive Paolo Camaioni sul sito di Città Attiva – che le Ferrovie impongano al Comune di abbattere i pini accollandosi le spese».
Gli alberi in questione sono siti in via Roma, a sud di via Meucci, e rappresenterebbero un pericolo per la circolazione in sicurezza dei treni: gli alberi infatti sono troppo vicini ai binari, con il rischio di cadervi sopra in caso di forte vento o di toccare i fili elettrici con i rami.
Ma rimuoverli non è operazione semplice, tanto che l’intervento potrà essere effettuato solo dopo il consenso della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici per l’Abruzzo, previa presentazione della debita documentazione comprovante sia la pericolosità delle piante in oggetto che la dimostrazione che il taglio sia l’unica soluzione possibile.
Sui 1200 euro il costo complessivo dell’operazione – curata per il Comune da Giovanni Castiglione, agronomo della Provincia di Teramo – contro i 1500 preventivati invece da una ditta di Tortoreto: la stessa che lo scorso agosto aveva fatturato al Comune un importo di 600 euro per l’analisi di stabilità biomeccanica su un pino in via Roma, e che aveva suscitato le critiche di Città Attiva per l’esborso ritenuto troppo oneroso.
«Quando si delineano i presupposti per un confronto tra le diverse opzioni – prosegue Camaioni – le spese possono essere disposte con maggiore oculatezza, con evidenti benefici per tutto il sistema. Non si tratta in questo caso di cifre in grado di condizionare un bilancio, ma nel nostro Ente la tendenza alla superficialità ed alla generale mancanza di controlli preventivi sulla congruità delle offerte accompagna molto spesso anche situazioni rilevanti per le casse comunali».
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