SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il prossimo avversario della Samb è la Fulgor Maceratese, società che nel corso di quest’anno ha rilevato il titolo dell’Ac Maceratese, fallita “in corsa” durante il campionato 2008/09 (un po’ come la Samb quando passò da Soldini ai Tormenti) e retrocessa in Eccellenza, da dove il nuovo sodalizio biancorosso è ripartito.
Purtroppo all’Helvia Recina, uno tra gli impianti più grandi e confortevoli della categoria e dell’intera regione, non ci saranno i sostenitori rossoblu, a causa della decisione del Casms (anche non si ricordano particolari motivi di astio tra le due tifoserie, che negli ultimi 30 anni raramente si sono incontrate, a parte il gemellaggio tra i tifosi della Samb e della Civitanovese, avversaria storica della Maceratese), che evidentemente non avrà fatto piacere neanche alla società dei presidenti Massimo Paci e Maurizio Mosca, per la quale il match con i rossoblu sarebbe stato sicuramente il più affollato del campionato 2009/10.
La nuova Fulgor Maceratese riprende il nome di una storica società calcistica del rione Duomo, attiva negli anni ‘60/’70, per riallacciarsi alla tradizione del calcio cittadino. La storia della Maceratese inizia nel 1922, con la fusione di quattro squadre cittadine. Il punto più alto è la partecipazione in serie B nel campionato 1940/41, terminato con la retrocessione in C. Da allora per i biancorossi molta serie C, C1 e C2, ma anche tante amarezze, con retrocessioni tra i dilettanti e fallimenti. Traumatico quello del 1989, dopo il quale una nuova Maceratese viene iscritta in 3ª Categoria; dopo due promozioni il club nel 1991 si fonde con l’As Macerata neopromosso in Eccellenza, assumendo il nome di Nuova Maceratese, e dopo altre due promozioni c’è il ritorno in C2.
Dopo il 1991 la Maceratese si alterna tra C2 e Cnd (nel vittorioso campionato 1995/96 c’è l’ultimo precedente contro la Samb, appena risalita dall’Eccellenza), fino alla retrocessione in Eccellenza del 2004. La società viene rilevata da Gaetano Malavolta, con Giulio Spadoni come ds: la Maceratese domina il campionato e ritorna in serie D, dove però incontra molte difficoltà. Vari presidenti si alternano al comando, fino al fallimento nel corso del campionato 2008/09.
Molto sfortunata l’ultima stagione dei biancorossi, culminata con la retrocessione in Eccellenza: nonostante una rosa molto indebolita in estate a causa dei problemi economici, con un conseguente pessimo inizio di campionato, e il mancato pagamento di svariate mensilità, i ragazzi di Pasqualino Minuti hanno sfiorato l’impresa, recuperando decine di punti nel girone di ritorno e mancando i playout di pochissimo. Poi, a giugno 2009, la costituzione della Fulgor Maceratese.
La nuova Fulgor è riuscita a confermare i giocatori migliori, dalla coppia difensiva Romagnoli-Benfatto, due ragazzi maceratesi che giocano da sempre in biancorosso e quindi molto affiatati, all’esterno offensivo Perrotta, in estate cercato anche dalla Samb. Tra i nuovi acquisti spiccano il centrocampista Figueroa, ex Jesina, e i bomber Landolfi e Verazzo (proveniente dai “cugini” della Vis Macerata). In panchina Alessandro Porro, ex calciatore già al Foggia di Zeman, maceratese purosangue.
L’inizio del campionato non è stato roseo come si sperava, con 5 punti in 4 giornate, ma si tratta indubbiamente di una delle squadre più ostiche del campionato, che lotterà fino alla fine quantomeno per un posto nei playoff.
Nutrita la pattuglia degli ex, tutta di marca rossoblu: il ds Giulio Spadoni (protagonista della promozione in serie D del 2004/05), Alessio Natalini e Davide Oresti, lo scorso anno a Macerata con Pasqualino Minuti (Oresti a gennaio andò al Chieti di Nucifora), Eddy Mengo (in biancorosso per metà del campionato di C2 2000/01), Fabio Gentili (per lui due stagioni in C2 tra 1998 e 2000) e Jonathan D’Ambrogio (a Macerata nel 2005/06).